Politica

Rigenerazione urbana, i cittadini scelgono il centro storico

La Redazione
Rigenerazione urbana
«Ben il 57% dei cittadini vorrebbe la riqualificazione e la ristrutturazione di ciò che è stato e di ciò che può e deve ancora essere cuore pulsante della città, soprattutto per le giovani generazioni» precisano dal Comune
1 commento 407

Porre i cittadini al centro del processo di rigenerazione urbana. È l’obiettivo che l’amministrazione comunale si è posta con gli incontri sul tema e la passeggiata sui “luoghi”.

«I cittadini – scrivono dal Palazzo di città – si sono recati in modo davvero appassionato al terzo appuntamento del progetto #RigenerazioneUrbanaCorato».

Una idea che deve partire dal basso, e che «ha bisogno del contributo e delle manifestazioni di interesse di chiunque, insieme alle istanze che già numerose e preziose sono emerse, a beneficio di questo progetto pensato per migliorare la nostra Corato» come ha sottolineato il sindaco Massimo Mazzilli al termine dell’incontro in sala consiliare.

«Il centro storico che deve dunque tornare a vivere: è questo il contenuto dell’auspicio della maggioranza degli intervenuti agli incontri, ed anche di coloro i quali hanno compilato un apposito questionario. Ben il 57% dei cittadini indica infatti il borgo antico come “oggetto” della rigenerazione, che significa riqualificazione e ristrutturazione di ciò che è stato e di ciò che può e deve ancora essere cuore pulsante della città, soprattutto per le giovani generazioni» precisano dal Comune.

Questo è stato il frutto della “passeggiata” che ha permesso la visita aree meno conosciute del centro storico e spesso oggetto di degrado anche perché poco abitante: chiostra d’Onofrio, Pendio Brisighella, larghetto Mastrosanto, via Gentile, fino ad arrivare all’ex liceo classico “Oriani”, ad un passo dal perimetro delle storiche mura che chiudevano il borgo antico come testimonia la vicina Torre Gisotti.

La visita all’ex Liceo Classico, già convento francescano del ‘600, è stata molto partecipata dalla cittadinanza, vista anche la curiosità di rivedere un luogo dove molte generazioni si sono formate e ormai chiuso da 36 anni, come misura cautelativa dopo il terremoto dell’Irpinia. La struttura è già stata oggetto (dopo la chiusura) di interventi di messa in sicurezza per garantire la staticità dell’edificio che occupa un intero isolato e ingloba l’ex chiesa di San Francesco raggiungibile anche dal secondo piano del plesso tramite matroneo, con una superficie di oltre 5mila metri quadri.

Altri interventi hanno proposto incentivi per il recupero di immobili abbandonati da parte dei privati, con supporto a ristrutturazioni e sviluppo di nuove attività commerciali nell’ottica di una “area commerciale naturale”. Partendo dal progetto, che è stato anche proposto dal Forum dei Giovani, il “Made.in” per il recupero e sviluppo dell’ex liceo classico come “un ecosistema” per politiche giovanili e sociali attive pensato come spazio per il mezzogiorno d’Italia con un network di partner potenziali che spazia da Microsoft a Slow Food.

Nel corso dell’incontro in sala consiliare l’arch. Tattoli e il dirigente dell’ufficio tecnico ing. Casieri hanno presentato i risultati dei questionari compilati nei precedenti due incontri. Hanno evidenziato anche le richieste di maggiori spazi verdi, e la domanda di sicurezza dei luoghi di sviluppo di spazi per politiche culturali, giovanili e per rivitalizzare le attività artigianali come motore economico per questa particolare area della Città. Tra le proposte, è emersa la possibilità di poter sviluppare un “anello green”, vista la conformazione particolare del centro storico coratino, anche attraverso politiche di incentivazione a mobilità e architetture eco-sostenibili.

Partecipare per la rigenerazione urbana è possibile fino al 25 settembre, sono liberamente scaricabili i moduli di proposta sul sito del Comune di Corato. È possibile inviare le proposte a rigenerazioneurbana@comune.corato.ba.it o attraverso messaggio privato alla pagina social.

giovedì 21 Settembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 4:06)

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Rino Di modugno
Rino Di modugno
6 anni fa

Il centro storico vive se riusciamo a mantenere attive tutte le funzioni in esso contenuti, in primis le attività commerciali, che animano le strade almeno fino alle nove di sera. Con la conguintura economica sfavorevole e la crisi dei piccoli negozi al dettaglio, servono azioni di detassazione ed incentivo per favorire le attività commerciali. Se chiudono i negozi il centro storico muore.