Politica

Corato cambia la periferia, un milione e mezzo per infrastrutture e servizi pubblici

La Redazione
Il progetto per Corato
Il finanzaimento è arrivato grazie al progetto "Periferie Aperte" vincitore del "Bando periferie" della Presidenza del Consiglio dei Ministri portato avanti dalla Città Metropolitana
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Corato cambia la periferia. Grazie al progetto “Periferie Aperte” vincitore del “Bando periferie” della Presidenza del Consiglio dei Ministri portato avanti dalla Città Metropolitana, la città potrà provvedere all’adeguamento delle infrastrutture e dei servizi pubblici nei quartieri periferici nella zona Sud.

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Gli interventi per Corato
nNell'ambito del progetto sono invece state inserite e approvate tre proposte per Corato, con la richiesta di un finanziamento di 1.450.000 euro. La prima è la sistemazione della bretella di collegamento tra via Prenestina e via Gravina con la realizzazione delle aree per mercati all'aperto e la stazione autobus, per un importo di un milione di euro.

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Altri 300mila euro sono stati richiesti per la sistemazione a verde e a parcheggio delle aree esterne degli uffici della Polizia Municipale, del settore ambiente e del settore servizi sociali. Infine 150mila euro sono finalizzati per sistemare il verde pubblico delle aree comunali che si trovano in via Aurelia, a ridosso dei fabbricati dell’ex Istituto case popolari.

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Il commento del sindaco metropolitano, Decaro 
n«Questo è per noi un risultato straordinario. A due anni dall’istituzione della Città metropolitana oggi presentiamo un progetto di riqualificazione di un territorio che va ben oltre i singoli confini dei Comuni, dimostrando nei fatti che la Città metropolitana è, a tutti gli effetti, un ente che funziona, nonostante tutte le difficoltà organizzative dovute alla fase di transizione, e che può essere un punto di riferimento per tutti i Comuni e per i cittadini. 

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In questi due anni oltre a questo risultato abbiamo portato a casa un altro risultato importante, il Patto per lo sviluppo della Città metropolitana siglato con il Governo lo scorso maggio che sta prendendo corpo in queste settimane ma, soprattutto, abbiamo acquisito un metodo di lavoro che ci vede collaborare, mettere a servizio dello sviluppo complessivo del nostro territorio le energie e le risorse di ognuno di noi per il bene di una comunità che vanta oltre 1 milione di abitanti.   È questo il caso di dire che ognuno ha ammainato la bandiera del proprio campanile per salire sul campanile più alto della Città metropolitana per guardare il futuro. 

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Per quanto riguarda il progetto Periferie aperte, che si è classificato sul podio della graduatoria della Presidenza, siamo orgogliosi della qualità di tutti gli interventi proposti che sono coerenti e connessi tra loro secondo una logica di riqualificazione e fruibilità da parte dei cittadini con una vocazione spiccata per la bellezza, le attività del tempo libero, lo sport e il verde pubblico. 

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Siamo partiti dall’idea che ogni periferia può e deve diventare centro di attività e integrazione urbanistica e sociale, per questo abbiamo prestato attenzione non solo alla funzionalità dei progetti, al rapporto di questi con gli hub trasportistici dell’area metropolitana, ma anche alla bellezza degli stessi progetti, affinché le periferie non siano percepite solo come luoghi degradati, ma spazi urbani belli da vivere e di cui prendersi cura. Siamo soddisfatti, infine, delle risorse attivate intorno a questo progetto, visti tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti per un ammontare di oltre 60 milioni di investimenti tra pubblico e privato».

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All’unanimità i sindaci intervenuti hanno espresso soddisfazione non solo per i finanziamenti ottenuti, ma soprattutto per il metodo innovativo e partecipativo avviato dalla Città metropolitana di Bari nella co-pianificazione e co-progettazione degli interventi predisposti, un metodo di lavoro – hanno sottolineato gli amministratori – che rende protagoniste le comunità dell’area metropolitana nella costruzione di interventi pubblici condivisi ed efficaci. 

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Il commento del vice sindaco Abbaticchio, delegato alla Pianificazione strategica
n«L’idea progettuale di fondo che ci ha accompagnati nella progettazione degli interventi è stata quella di rendere più sicure le periferie trasformandole in luoghi di incontro tra la gente e di amore per l’arte. I Comuni hanno risposto tempestivamente e coerentemente con questa linea guida consentendoci di ottenere un grande risultato». 

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“Periferie aperte” si sviluppa attraverso 37 interventi strategici di riqualificazione dello spazio pubblico in 36 Comuni. Il progetto complessivo prevede la riqualificazione di 11 piazze, la creazione di 17 parchi urbani polifunzionali, il rafforzamento del greening urbano in 18 Comuni, 11 nuove aree sportive attrezzate, l’implementazione di nuovi dispositivi di sorveglianza e gestione della sicurezza in 17 Comuni, la riqualificazione di 9 vettori di mobilità ciclo pedonale, per un totale di 2 milioni di metri quadri di superficie riqualificata e riconvertita.

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A tracciare un filo conduttore di questo intervento sarà un’azione di sistema sull’arte pubblica che prevede la creazione di un museo diffuso e periferico del contemporaneo attraverso la realizzazione di 41 opere d’arte site specific disegnate da giovani collettivi di artisti e urban designer (installazioni, sculture, writing, street art, lighting).

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Il progetto “Periferie aperte” ha un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, di cui 40 milioni finanziati dal Bando e oltre 60 milioni di cofinanziamenti pubblici e privati, entro un quadro di ulteriori 315 milioni di euro di investimenti complementari e coerenti, ricadenti sulle aree oggetto di intervento e che riguardano la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico residenziale, la riconversione di complessi immobiliari in abbandono e il rafforzamento delle infrastrutture di mobilità.

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martedì 3 Gennaio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 18:21)

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