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Via Gigante, “no” degli uffici comunali all’acquisizione delle strade private ad uso pubblico

La Redazione
Incrocio tra via Gigante e via Grossi
Il comitato: «La risposta non è minimamente soddisfacente in quanto inquadra il problema da un punto di vista "tecnico"». Perrone: «troveremo soluzioni alternative affinché le esigenze dei residenti possano trovare accoglimento»
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Non sarà facile venire a capo della situazione relativa alle strade private ad uso pubblico che si trovano nella zona di via Gigante.

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Durante il consiglio comunale del 28 novembre, il dirigente del settore urbanistica, Pasquale Casieri ha formalizzato il «parere contrario» all’acquisizione «al patrimonio comunale della strade private ad uso pubblico inserite nel Piano di lottizzazione approvato in via definitiva dal consiglio comunale con deliberazione n. 105 del 21 luglio 1989 ed oggetto di convenzione urbanistica stipulata con atto pubblico notarile del dr. Domenico Capozza il 29 luglio 1992».

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Nella risposta alla petizione depositata dal Comitato di via Gigante per l’acquisizione, emerge che le strade in questione presentano «forti ed insormontabili elementi di criticità e di contrasto con la normativa del vigente Codice della Strada, presenti sin dal momento della loro realizzazione e, proprio per questo, mai acquisite in passato dal Comune».

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A favore della petizione votarono solo tre consiglieri dell'opposizione presenti in aula.

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«Non possiamo esprimere un parere diverso rispetto a quello degli uffici» esordì Pasquale Pomodoro in consiglio. «Purtroppo però i residenti sono vittime dei piani di lottizzazione e per questo dobbiamo capire però come andare loro incontro».

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«Prevale la necessità di assicurare livelli minimi di sicurezza – aggiunse l’ex sindaco Renato Bucci – e voterò a favore della petizione non perché si procede ad acquisire le strade in questione ma per dare un input alla Giunta. Intanto – rimarcò – troviamo una soluzione per le emergenze, poi procediamo per il "super condominio"».

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«Nonostante la petizione non abbia trovato accoglimento, l'impegno politico/amministrativo sarà quello di trovare soluzioni alternative affinché le esigenze dei residenti possano trovare accoglimento e soluzioni idonee» ha poi precisato l'assessore all'urbanistica, Luigi Perrone, in una nota inviata al Comitato.

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Le motivazioni della petizione
nIn particolare la problematica evidenziata nella petizione riguarda le strade comprese fra le vie Gigante, Andria, Grassi, Falcone e Borsellino, tutte inserite nel relativo Piano di Lottizzazione della maglia di zona "C" del Piano Regolatore Generale.

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Il comitato chiedeva «l’adozione di atti istruttori, propedeutici e definitivi necessari ad acquisire al patrimonio ed al demanio comunale le “strade private ad uso pubblico” ed ogni relativo servizio.

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Si tratta di un modello di convenzione di lottizzazione ormai risalente a circa vent’anni fa nel Comune di Corato l’edificazione di fabbricati per civile abitazione, pur in pieno perimetro urbano, caratterizzata dalla diffusa realizzazione di strade, e connessi servizi, di proprietà privata ma di “uso pubblico”.

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E ancora: l’enorme numero di proprietari, originari e loro aventi causa, di unità immobiliari site in ambiti urbani serviti dalle “strade private ad uso pubblico” ha reso impossibile nel corso degli anni ogni forma di organizzazione consortile o condominiale dei beni e servizi, anche in ragione del fatto che essi sono percepiti, ed effettivamente utilizzati, come beni e servizi pubblici e di utilità per tutta la collettività.

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Infine l’ipotesi secondo cui il protrarsi nel tempo dello status giuridico di “strade private a uso pubblico” aggraverà i disagi e non apporterà alcun reale beneficio al bene comune della città».

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La convenzione
nLa convenzione urbanistica che vincola le strade fu stipulata con atto pubblico del notaio Domenico Capozza in data 29 luglio 1992. A sottoscriverla il Comune e Michele Fiore, presidente del consorzio edilizio “Barbaschello”. Con quell’atto l’intera area lottizzata, ad esclusione di via Borsellino – già ceduta al Comune –  fu asservita a tempo indeterminato al Piano a fini edificatori contribuendo allo sviluppo della volumetria più ampia.

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Il commento del comitato di via Gigante
n«La relazione di Casieri – scrive Massimo Cifarelli per il comitato – è una risposta che non ci appare minimamente soddisfacente in quanto inquadra il problema da un punto di vista "tecnico". Casieri fa riferimento a una convenzione urbanistica anacronistica che conosciamo benissimo e che risale alla fine degli anni '80.

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Il nostro scoraggiamento, dopo la lettura tecnica di Casieri, aumenta proprio dal fatto che ad oggi non si è tenuto conto che proprio suddetta convenzione urbanistica prevedeva la costituzione di un consorzio che avrebbe dovuto vigilare e garantire la corretta ripartizione delle spese in ordine al rifacimento delle strade, della pulizia, dell'illuminazione, della gestione del verde, per elencarne le principali, nella misura di un terzo a carico del comune e due terzi a carico dei residenti.

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Però questo consorzio, denominato "Barbaschello", non solo non ha mai funzionato ma risulta "sciolto e liquidato" dal 2004 contravvenendo agli accordi tra pubblico e privato stipulati proprio a garanzia dei residenti. Questi ultimi ad oggi non solo si accollano – ove possibile – tutte le spese correnti ma continuano a lamentare la totale assenza della pubblica amministrazione.

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Il senso della petizione, con la quale si è chiesto al Comune di dirimere questa penosa stortura amministrativa all'epoca generata, è l'ultimo, in ordine temporale, tentativo dei residenti di sollecitare l'amministrazione comunale a scrivere la parola fine al problema delle "strade private ad uso pubblico". Di fatto tale dizione è errata in virtù del fatto che dette strade sono realmente pubbliche poiché è pubblico il loro utilizzo.

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Attendiamo soluzioni politiche anziché relazioni tecniche. Giovedì 22 dicembre alle 19 incontreremo i residenti dell'intero quartiere nella sede del nostro comitato, in via Paolo Borsellino 6: è una riunione urgente».

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lunedì 19 Dicembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 19:39)

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Maurizio
Maurizio
7 anni fa

Ma chi ha vigilato quando le imprese edili costruivano in questo modo le palazzine? Assumetevi le responsabilità. Metteteci la faccia, non lo fate solo quando ci sono le elezioni con i vostri volantini o il vostro stazionare vicino alle scuole del quartiere.

PASQUALE DI GRAVINA
PASQUALE DI GRAVINA
7 anni fa

BUONGIONO A TUTTO LO STAFF DI CORATO LIVE, SONO RESIDENTE UN VIA EGNAZIA CHE SI TROVA ALL’INTERNO DI VIA MASSARENTI FACCIO NOTARE CHE ANCHE LE STRADE CHE ATTRAVERSANO TUTTA LA ZONA COMPRESA VIA TRAIANA SONO STRADE PRIVATE AD USO PUBBLICO E RRIVATI IL MOMENTO CHE IL COMUNE SI FACCIA CARICO DI QUESTA SITUAZIONE…..SPERO CHE QUESTO APPELLO VENGA PUBBLICATO……NEL RINGRAZIARE LO STAFF DI CORATOLIVE AUGURO BUONE FESTE…..

Michele Di Gennaro
Michele Di Gennaro
7 anni fa

Da elogiare l’iniziativa intrapresa ma una domanda deve essere fatta a chi porta avanti le nobili idee del comitato. Durante il lungo periodo in cui gli stessi promotori dell’azione erano membri delle maggiori istituzioni cittadine, è stato fatto qualcosa in merito? Il problema, se non sbaglio, esisteva anche allora…..

nerdrum
nerdrum
7 anni fa

strade private ad uso pubblico. per quel che capisco: il cittadino le illumina a proprie spese, se le asfalta e ci fa la manutenzione, ci passano tutti, il comune ci porta le fogne, le pulisce, ma si vende alcuni spazi (mercato settimanale). poca chiarezza! all’italiana direi.

Carla bruni
Carla bruni
7 anni fa

Quindi?Ma se ci troviamo coinvolti in un sinistro,cosa succede?

Giuseppe Ferrante
Giuseppe Ferrante
7 anni fa

Si precisa che essendo strade ad uso pubblico se pur private, se avviene un sinistro le autorità sono tenute ad intervenire e a redigere rapporto, in caso di loro inadempienza vengono denunciate alla Procura della Repubblica per mancato soccorso ed omissione d’ufficio, altresì dicasi per i mezzi di soccorso ( VV.FF.,Ambulanze ecc.).- Per quanto attiene alla sicurezza siamo messi malissimo. Si tenga conto che l’amm.ne comunale già da oltre 2 anni consente lo svolgimento del mercato settimanale in aree circostanti le strade “private ad uso pubblico”, ci si chiede perché consente questo assembramento di persone in aree NON sicure?? – Immaginate cosa farebbe un mezzo pesante che nel transitare sulla SP.231 (ex SS.98) per mere cause fortuite con il cedimento/esplosione grave di un pneumatico ( ant.dx) finisse fuori strada sulla complanare ?? – Strage, spero NON annunciata. Amm.ri riflettano.