«Sicurezza non è soltanto ordine pubblico, ma anche salute pubblica. E questa, oggi, è la massima priorità nel Paese e nei nostri territori alla luce dell'attuale dedicata situazione epidemiologica. Ed allora, uno strumento immediato ed efficace per innalzare la sicurezza della salute di tutti è lo smart working». Così la senatrice Angela Anna Bruna Piarulli, componente del Comitato sicurezza del Movimento 5 stelle, alla luce dell'ipotesi francese di introdurre delle sanzioni a carico delle aziende che si rifiutino di fare lavorare i propri dipendenti in smart working.
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«Tale scenario costituisce un motivo di seria riflessione – analizza la parlamentare – e credo che anche ai lavoratori della pubblica amministrazione dovrebbe essere concesso di lavorare da remoto in tutte le ipotesi in cui ciò sia possibile. Infatti – spiega – se c’è una cosa che questa pandemia ci ha insegnato, soprattutto nel periodo delle più dure restrizioni, é che lo smart working non incide sulla produttività delle aziende e degli enti pubblici. Benché, grazie al vaccino è calato il numero dei ricoveri – fa notare la senatrice Piarulli – dobbiamo limitare soprattutto i contatti sociali “evitabili”, e lo smart working potrebbe costituire un limite importante alla diffusione di questa fastidiosa variante Covid».
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Ma quale Smart? Fateli lavorare sto sfaticati!
Ne’i dipendenti pubblici si lamentano che devono fare 11 ore di lavoro in questa modalità’.Ma ci rendiamo conto.Io ne faccio 12 a ciclo continuo senza lamentarmi mai e non sono uno statale.Ma ‘andate al diavolo.Comunque sono d’accordo
,ma no per gli statali che hanno gia’le loro belle agevolazioni.
Scusi xxxxxx specifichi di quali sfaticati parla.perche’qui c’è gente che si sbatte 14 ore di lavoro senza sosta e senza lamentarsi mai.A differenza di statali ……
Anzi d’accoro
Per gli statali così fanno nel mazzo????????????????????