Smottamenti nella maggioranza del sindaco De Benedittis. Ieri il consigliere Salvatore Mascoli ha protocollato a Palazzo di città un documento nel quale sancisce la sua fuoriuscita dal gruppo consiliare del Pd e il passaggio nel gruppo misto.
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Alla base della scelta, spiega lo stesso Mascoli confermando l'accaduto, c'è «il forte dissenso con il modus operandi del segretario del Pd, tra l'altro mai eletto da nessuno». Proprio pochi giorni fa il partito ha fatto sapere, via social, di aver rinnovato i propri organi ufficiali, confermando Di Girolamo nel ruolo di segretario, coadiuvato dai vicesegretari Francesco Marcone e Francesco Mascoli e dal tesoriere Ciccio Colonna.
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«Mi hanno proposto per il ruolo di presidente del consiglio, ma poi non mi hanno detto che non mi avrebbero votato» aggiunge Salvatore Mascoli. «Resto fedele alla maggioranza – precisa poi il consigliere – ma analizzerò volta per volta i provvedimenti e prenderò le mie decisioni, guardando anche alla coalizione di Vito Bovino che si è sempre dimostrata leale».
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«Il sottoscritto Mascoli Salvatore – si legge nella lettera protocollata in Comune – eletto consigliere comunale nella lista del Partito Democratico, comunica la decisione di dimettersi dal predetto gruppo consiliare e di proseguire l’esperienza in seno al consiglio comunale aderendo al gruppo misto, poiché fermamente convinto di poter meglio operare per il bene del nostro comune dalla posizione di autonomia che tale scelta consente. Tale decisione non pregiudica ad assumere la presidenza della commissione consiliare "Servizi sociali – sanità", considerata la quarantennale esperienza di operatore sanitario e le conoscenze acquisite nel campo delle linee politiche organizzative della sanità e delle preminenti tematiche dell’area socio-sanitaria».
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La mossa di Mascoli – il consigliere più suffragato tra i quattro eletti nelle file del Partito Democratico – rappresenta certamente uno strappo, ma non si tratta di un fulmine a ciel sereno. Le prime avvisaglie erano infatti già emerse nel corso del consiglio comunale d'esordio convocato il 21 dicembre scorso. Nelle prime due votazioni per l'elezione del presidente dell'assemblea (avvenuta, com'è noto, a scrutinio segreto), due componenti della maggioranza (composta da 15 consiglieri più il sindaco) votarono diversamente dal resto del proprio schieramento. Alla terza votazione, quando poi venne eletta Valeria Mazzone, il "franco tiratore" rimase invece solo uno.
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La decisione formalizzata da Salvatore Mascoli, in ogni caso, alza il livello di tensione nella maggioranza e dà vita a quel gruppo misto che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe accogliere anche altri presunti scontenti.
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Ah, non è di Italia Viva?…scus, scus
Perché, prima non leggeva e decideva volta per volta?
La malapolitica dei saltimbanchi, purtroppo, è ancora da estirpare.
Nulla di nuovo. Personaggio della vecchia politica
Lo chiamavano cambiamento, la chiamavano convergenza…
Neit'… Accum'nzam…
Vecchi anzi vecchissimi personaggi e nuova politica. Così erano e così sono rimasti, da destra vanno a sinistra e da sinistra vanno a destra, in una miscela che continuerà a bloccare la città. A conferma che le chiacchiere e i selfie stanno a zero.
Ora capisco, questo intendevate per ” cambiamento”.
Bravo, Salvatore! Hai capito finalmente di che pasta sono quelli del PD!
Ricordo che per le ultime elezioni comunali, il sig. Mascoli sebbene candidato nella lista PD aveva già precisato di essere “INDIPENDENTE”
Si vede che non volete bene a corato x i problemi della nostra città pensate solo alle vostre poltrone è potere assoluto la prossima volta non voto più a nessuno avete rotto…….
E adesso sono 4 consiglieri in meno su cui il Si davo deve contare se andavamo avanti così l’amministrazione cade prima dell’estate… non a caso ci sono altri “scontenti” in maggioranza. Poveri noi e soprattutto chi ha creduto nella rivoluzione civile… come diceva Totò “… ma mi faccia il piacere…”
Non sono un grande amico di Salvatore Mascoli, ma ho avuto modo di constatare personalmente la sua umanità, disponibilità e professionalità, ebbene se ha preso questa decisione avrà avuto le sue buone ragioni, probabilmente avrà constatato che nelle parole di CAMBIAMENTO e RIVOLUZIONE GENTILE sono solo parole vuote e come entrare in un tunnel lunghissimo dove sarà difficilissimo intravedere la luce.
e avrà preso esempio dal suo capo, dal gran rottamatore, che con giustificazioni da supercazzola minaccia di lasciare il paese senza governo in una situazione simile. io se fossi al posto della bellanova, di scalfarotto e di quell'altra signora di cui non ricordo il nome , mi sarei ficcato la faccia sotto 40(dicansi quaranta) matarazzi per la vergogna. ma d'altro canto, caro Corrado, te lo dovevi aspettare …
non mi auguro che questa amministrazione vada cadendo…ma se si perdono i pezzi? anche se il voto dei consiglieri-diciamo scontenti- il Sindaco dovrebbe averli…sempre?