Cultura

Rosa Ventrella, il Sud e la “Malalegna”

La Redazione
Rosa Ventrella
Il romanzo verrà presentato sabato 15 giugno alle 19 nella libreria Ambarabacicicocò
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Sabato 15 giugno alle 19 nella libreria Ambarabacicicocò verrà presentato il romanzo di Rosa Ventrella “Malalegna”, edito da Mondadori. A conversare con l’autrice saranno Giada Filannino e Stefano Di Bitonto.

Da questo libro nascerà presto un film prodotto dalla 11 Marzo Film Production, la casa di produzione cinematografica che sta producendo la serie colossal sul rifacimento del Nome della Rosa di Umberto Eco.

La trama. Teresa e Angelina sono sorelle diverse in tutto: tanto delicata, schiva e silenziosa è Teresa, la voce narrante di questa storia, quanto vitale, curiosa e impertinente è Angelina, la sorella più piccola. Siamo all’inizio degli anni ’40 a Copertino, nelle terre d’Arneo, un’immensa distesa di campi coltivati nel cuore della Puglia. Qui, Teresa e Angelina crescono in una famiglia di braccianti, povera ma allegra e piena di risorse: i nonni sono dei grandi narratori, briganti, lupi e masciare diventano vivi nei loro racconti davanti al camino, mentre la madre Caterina ha ricevuto in sorte una bellezza moresca, fiera, che cattura gli sguardi di tutti gli uomini, compreso quello del barone Personè, il latifondista più potente del paese. “La tua bellezza è una condanna” le dice sempre nonna assunta. Una bellezza – e una condanna – che sono toccate in eredità ad Angelina. Quando il padre parte per la guerra lasciando sole le tre donne, Caterina per mantenere le figlie non ha altre armi se non quella bellezza, ed è costretta a cedere a un terribile compromesso. O, forse, a un inconfessabile desiderio. È qui che comincia a essere braccata dalla malalegna, il chiacchiericcio velenoso delle malelingue, un concerto di bisbigli che serpeggia da un uscio all’altro e la segue ovunque. Questa vergogna, che infetta tutta la famiglia, avrà su Angelina l’effetto opposto: lei, che non sopporta di vivere nella miseria, inseguirà sfacciatamente l’amore delle favole. Anche a costo di rimanerne vittima. Sono la nostalgia e il rimpianto a muovere con passo delicato la voce di Teresa, che, ricostruendo la parabola di una famiglia, ci riconsegna un capitolo di storia italiana, dalla seconda guerra mondiale alle lotte dei contadini salentini per strappare le terre ai padroni nel 1950.

Rosa Ventrella è nata a Bari ma vive a Cremona da più di vent’anni. Una laurea con lode in storia contemporanea e un Master di II livello in Dirigenza Scolastica. Metà della sua famiglia vive in Venezuela. Di qui forse la sua passione per la letteratura di matrice ispanica e per il guaguancò. Ha insegnato danze latino-americane e suonato in un gruppo di percussionisti esibendosi in molti locali del nord Italia. Per molto tempo ha scritto su riviste storiche specializzate e ha tenuto diverse conferenze sulla condizione femminile nella storia. Ha lavorato come editor per una casa editrice e da anni cura laboratori di scrittura creativa per ragazzi e adulti presso il CPIA di Cremona. Insegna Lettere da diciotto anni. Con la Newton Compton Editori ha pubblicato Innamorarsi a Parigi e Il giardino degli oleandri, ottenendo con entrambi un grande successo di critica e pubblico. Il suo ultimo romanzo, Storia di una famiglia perbene, è stato definito “il nuovo miracolo italiano” (Cristina de Stefano, Elle), oltre che il caso editoriale dell’anno. Ancora prima dell’uscita in Italia ha infiammato la Fiera del libro di Londra 2018 e, dopo solo un mese dall’uscita in Italia, è stato venduto in Spagna, Olanda, Francia, Germania, Usa, Brasile, Norvegia, Portogallo, Rep. Ceca, Polonia, Lituania, Serbia, Romania, Grecia, Israele, scatenando agguerrite aste in tutta Europa.

giovedì 13 Giugno 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 18:10)

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