Cultura

Cercare la felicità attraverso la matematica. Lorella Carimali parla al “Tannoia”

La Redazione
Lorella Carimali
L'incontro, organizzato dal Presidio del libro di Corato, si terrà sabato 9 marzo alle 11 nell'aula magna dell'istituto
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Nell’intento di promuovere il piacere della lettura nelle scuole, il Presidio del libro di Corato – in collaborazione con l’Itet “Tannoia” – ha organizzato un incontro con Lorella Carimali, la “migliore prof. d’Italia”, finalista al Global Teacher Prize nel 2018.

Prendendo spunto dal suo romanzo “La radice quadrata della vita”, edito da Rizzoli, Lorella Carimali dialogherà con gli studenti sul ruolo della matematica come chiave per la ricerca della felicità, come strumento per superare stereotipi e preconcetti e superare i problemi.

L’incontro si terrà sabato 9 marzo alle 11 nell’aula magna dell’Itet “Tannoia”.

Bianca, giovane supplente d’italiano, cresciuta a Milano da genitori iraniani, incontra Donatella, prof di matematica vicina alla pensione. E scopre che nel mondo dei numeri c’è la chiave per vivere meglio, pensando fuori dagli schemi e affrontando le difficoltà con più fantasia. Con un linguaggio semplice e accattivante, inserisce in un tessuto narrativo una serie di consigli e insegnamenti validi anche per chi la scuola l’ha finita da un pezzo, ed è convinto di essere negato per equazioni e formule. Perché tutti i problemi hanno una soluzione, basta saperla vedere.

“La matematica è una palestra in cui l’errore non è un fallimento ma una tappa nel viaggio che porta alla soluzione. Certo, puoi sbagliare, ma puoi sempre recuperare”.

mercoledì 6 Marzo 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 23:55)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Ho “insegnato” (le virgolette sono d'obbligo poiché, pur avendo affrontato e superato, nel mio corso di studi, un esame di Matematica all'Università, non sono certo un “professore”) la trigonometria all' UTE (Università della terza età): quel giorno ho cercato di far capire ai “giovani” discepoli l'uso del “seno”, del “coseno”, della “tangente”. Li ho fatti sentire, credo, importanti, perché potevano dire ai loro nipoti come calcolare l'altezza di un palazzo, stando ai suoi piedi. La Matematica è essenziale per “sciogliere” il cervello e, capiti i meccanismi, è anche accessibile. Riguardo all'ultima frase dell'articolo, il riferimento all'errore e alla possibilità di correggerlo, vale per qualunque circostanza della vita. Ci vuole preparazione, costanza, umiltà (nel riconoscerlo).