Cultura

Verso Sud, in principio era un festival

Ingrid Vernice
Verso Sud
Una "conferenza stanca" per presentare la nuova veste di Verso Sud, trasformatosi da festival di strada a rassegna biennale ricca di eventi
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A oltre un anno dall’ultima edizione, Verso Sud torna e lo fa in grande spolvero. A partire dalla “conferenza stanca”, una conferenza anomala, in perfetto stile Verso Sud, con antiche sedie, poltrone e bracieri a fare da sfondo nell’atrio di Palazzo Gioia. Un primo appuntamento per svelare, ma non troppo, il futuro della manifestazione che in soli tre anni è riuscita a mettere d’accordo pubblico e critica.

«Il nostro è un festival agricolo, nel senso che coltiva le esperienze, anche quelle nate dalla stessa manifestazione» ha detto Giuliano Maroccini, direttore artistico di Verso Sud. «Se nella precedente edizione il focus era sul tema dall’abbandono, per questa abbiamo deciso di occuparci della cura, con continuità, visto che il festival sarà diviso in più momenti».

È stata l’artista Claudia Fabris, da sempre vicina al festival, ad aprire la conferenza, ricominciando dal canto con cui aveva salutato Corato con l’ultima edizione di Verso Sud. Dopo la lettura, ad opera della Fabris, di alcuni testi di Vittorini, Maroccini, Lincoln, Fabris e Gesù, il giornalista Luca Basso ha dato avvio a una piacevole chiacchierata con Giuliano Maroccini, Luigi Piccarreta, Stefania Dubla e il sindaco Massimo Mazzilli.

Tema del festival, che nel frattempo ha vinto il bando regionale Piiil, è la cura. Cura del territorio, della cultura e della comunità. L’obiettivo è quello di lavorare con la comunità e per la comunità.

«State aiutando la vostra comunità a rigenerarsi, a cambiare il moroso di vedere la propria città, a vederne finalmente la bellezza, anche laddove regna l’abbandono. È questo il vostro grande merito» ha sottolineato il sindaco Mazzilli.

Quest’anno, in più, i ragazzi di Verso Sud hanno deciso di prendersi cura del poeta della scorsa edizione Paolo Maria Cristalli. dandogli la possibilità di lasciare gli affari del mondo e occuparsi solo di poesia. Sulla piattaforma Eppela è attivo il crowdfunding “Un paese adotta un poeta”, utile per raccogliere i fondi necessari a garantirgli una sorta di “pensione di genialità”. Dal 22 al 30 dicembre un particolare “trerruote” girerà la città, spesso con a bordo lo stesso paolo, per promuovere i manifesti elettorali che caratterizzano la campagna.

martedì 26 Dicembre 2017

(modifica il 22 Luglio 2022, 22:26)

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