Cultura

​Addio a Luis Bacalov, il ricordo del Maestro Molinini: «Non aveva nulla meno di Morricone»

Francesco De Marinis
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Corato. Il premio Oscar Luis Bacalov in "Poetry Soundtrack"
Nel 2016 si esibì al Teatro Comunale. «Nelle notti estive in piazza del Campo, con il suo fedele porto rosso nel bicchiere, ricordava e raccontava...» dice il Maestro Antonio Molinini che fu suo allievo alla Chigiana
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Sfinito da una brutta influenza, Luis Enríquez Bacalov non rinunciò a sorprendere il pubblico del Teatro Comunale. Si risparmiò il bis e disse: «Abbiate pazienza ma ho bisogno di andare a riposare». Quella sera Corato accolse il compositore argentino naturalizzato italiano, con un lungo applauso.

Bacalov è morto ieri, al San Filippo Neri di Roma, a seguito di un’ischemia. Suonò nella nostra città nel gennaio 2016 per “Il sorriso di Antonio”, onlus dedicata ad Antonio Carone e che si dedica alla lotta al linfoma di Hodgkin. Con Cosimo Damiano Damato portò in scena “Poetry Soundtrack”, celebrazione dei grandi poeti del cinema del 900 attraverso celebri colonne sonore composte dal Maestro italoargentino.

Interpretò anche quella de “Il postino”, che gli valse l’Oscar nel 1994. Eppure Bacalov non era solo autore di colonne sonore. Antonio Molinini, arrangiatore e compositore coratino, è stato suo allievo presso l’Accademia Chigiana di Siena per tre estati, dal 2005 al 2007.

«Purtroppo il Maestro è noto solo per quel premio Oscar, ma è stato un compositore molto poliedrico, affezionato al tango, retaggio delle sue origini argentine. Ne applicò riminiscenze ritmiche alla Misa Tango, messa sinfonica come può esserlo quella di Verdi. Un capolavoro».

Celebre il dualismo con Ennio Morricone. «Non aveva nulla meno di Morricone. Erano amici e rivali. Morricone si arrabbiava quando gli si diceva che componesse solo colonne sonore, al contrario di Bacalov che si occupava anche di libera composizione. Di questo si parlava nelle notti estive in piazza del Campo. Lui, con il suo fedele porto rosso nel bicchiere, ricordava e raccontava. Aveva perso un po’ la memoria, ma bastava un particolare per far riaffiorare nuove storie».

Molinini ha ricevuto due borse di studio da Bacalov in tre anni. Un riconoscimento che il Maestro coratino ricorda ancora con affetto. «Un giorno mi vide triste a causa dei miei problemi di salute, si chiuse con me in una stanza della Chigiana e mi disse: “A prescindere dalle borse di studio che assegno, se dovessi avere necessità di affidare una composizione a qualcuno, di tre persone dell’Accademia mi fiderei ciecamente. Una di queste sei tu”. Questo è il ricordo di Bacalov che mi è rimasto impresso nella mente».

giovedì 16 Novembre 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 0:50)

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