Cultura

Fiero del libro si fa in dieci e trasforma i libri in stelle cadenti

La Redazione
Piazza Marconi
​Parte domani, 16 luglio, la decima edizione di Fiero del libro, il festival letterario di Corato che si snoderà in dieci incontri per raccontare la voglia e il bisogno di ripartire, attraverso un decalogo di desideri da accendere
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I libri come stelle cadenti a cui affidare i desideri. Parte domani, 16 luglio, la decima edizione di Fiero del libro, il festival letterario di Corato che, a differenza delle scorse edizioni, si snoderà in dieci incontri per raccontare la voglia e il bisogno di ripartire, attraverso un decalogo di desideri da accendere. Si inizia dalla nostalgia, per poi ritrovarsi intorno a un desiderio di luce, e così via via continuando con un desiderio di libertà, di tempo restituito, di verità, d'amore, di sviluppo, di scoperta e di felicità.

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«I libri saranno stelle cadenti a cui affidare i nostri desideri – dicono gli organizzatori – perché abbiamo bisogno di ripartire dai sogni per riprenderci la dimensione della speranza. Coltivare sogni, esprimere desideri e, soprattutto condividerli, diventa indispensabile per ritrovare la strada verso il possibile che verrà. Dopo l'azzeramento di tutti i progetti durante la lunga notte della pandemia, abbiamo smesso di immaginare il futuro, che non è mai troppo lontano quando, invece, si può legare a un desiderio. Così nasce l'idea di un libro per ogni tuo desiderio: con la convinzione che i libri debbano essere sempre intesi come il punto di partenza e mai d'arrivo, come strade per intraprendere cammini verso riflessioni più ampie, come occasioni preziose per aprire dibattiti e conversazioni critiche e creative. I libri possono e devono farci guardare dentro, per aiutarci a conoscere noi stessi e gli altri».

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Fiero del libro, impostato sul geniale gioco di parole che sposta l'attenzione dalla "fiera" del libro alla "fierezza" di essere lettori, con il sottotitolo che recita festival dei lettori fieri di esserlo, sin dal suo esordio, ha stabilito di mettere al centro dell'attenzione lettori, libri e lettura, compiendo una piccola rivoluzione all'interno delle dinamiche concettuali dei principali festival letterari esistenti, che spesso finiscono con il relegare i libri e l'importanza della lettura a livelli subordinati rispetto agli autori dal nome noto e altisonante. Gli autori, infatti, a fiero sono invitati principalmente in veste di lettori, che si scambiano i libri e che si presentano a vicenda, in un clima dialettico, vivace e coinvolgente.

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Le novità. Ogni serata, svolgendosi nella piazza antistante al teatro comunale, prenderà in prestito la terminologia delle pièces teatrali, appunto, e avrà un prologo e un epilogo il cui contenuto sarà di volta in volta affidato a personalità di spicco nel contesto territoriale. Nel prologo si inizieranno a tratteggiare i contorni e gli aspetti emblematici dei dieci desideri proposti, che verranno declinati in apertura di serata da figure d'eccellenza di Corato, tra docenti, formatori, studiosi, imprenditori, poeti, scrittori, attori, artisti, giovani e bambini. Poi sarà la volta dei libri e degli autori chiamati in scena come primi lettori, capaci di far innamorare altri lettori dei libri che a vicenda presenteranno e intanto ad animare momenti di lettura ad alta voce ci saranno gli attori del gruppo Arca di Corato. In chiusura, nell'epilogo, secondo un'idea completamente nuova, saranno protagonisti alcuni giornalisti della carta stampata o delle emittenti televisive o dei network locali, a cui spetterà l'onere e l'onore di raccontare la loro speciale e specifica visione del bisogno di esprimere desideri, oggi, nel momento straordinario che stiamo vivendo. Anche il pubblico avrà il prezioso compito di raccontare i propri desideri, che a sorpresa potrebbero essere letti dal palco e che, comunque, saranno raccolti in un libro

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Il primo incontro è in programma domani, venerdì 16 luglio, con "Un deisderio di nostaglia" definito dall'associazione culturale Fos, con il patrocinio del Comune.
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nSarà la nostalgia degli abbracci? Forse. Abbiamo visto tutti quanto sia stato commovente per gli italiani l'abbraccio di fine Europei tra Mancini e Vialli.
nSarà la nostalgia di "normalità"? Forse. Siamo testimoni ogni sera ad ogni angolo di strada di quanto ci sia una disperata, forsennata voglia di normalità tra le persone.
nSarà la nostalgia di una stagione, quella climatica o della vita? Lo racconteranno i libri "E la chiamano estate" e "Una storia qualunque".
nSarà la nostalgia di futuro? Probabilmente ne parlerà il giornalista, scrittore Valentino Losito.
nSarà la nostalgia di una dimensione che abbiamo smarrito? Potrebbe confermarlo lo scrittore, attore Antonio Montrone.
nNostalgia di un ideale, un'idea, di un moto dell'anima, di uno stile, un costume, un sogno, magari di un oggetto?

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«Lo scopriremo nel prologo affidato all'ottimo professore Cataldo Tommasicchio, e nell'epilogo di serata con il giornalista poliedrico Franco Tempesta; lo ascolteremo nelle letture del Gruppo Teatrale Arca di Corato con i bravissimi Lia Maino e Antonio Varesano. Dalle 20 in piazza Marconi a Corato cominceranno a cadere libri come stelle cadenti e il pubblico raccolto intorno alla bellezza della lettura e dei suoi prodigi racconterà i suoi sogni e forse potrebbe accadere di vedere premiato proprio il racconto del suo desiderio».

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giovedì 15 Luglio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 5:42)

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Maria P.
Maria P.
2 anni fa

Ma com'è che si fanno tante fiere del libro e poi i libri nessuno li compra (tantomeno li legge)?