Cronaca

Covid, Emiliano: «Da venerdì 30 scuole chiuse in Puglia». Aperta solo l’infanzia

La Redazione
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L'annuncio questo pomeriggio su Sky Tg24, poi la nota ufficiale. Si torna alla didattica a distanza anche per primarie e medie, escluse dal provvedimento le scuole dell'infanzia
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Il presidente Michele Emiliano, intervenuto questo pomeriggio su Sky Tg24 durante la trasmissione “I numeri della Pandemia”, ha annunciato: «Abbiamo dovuto prendere una decisione difficile, quella di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

«Nelle scuole primarie abbiamo numeri pesantissimi, restano escluse dal provvedimento le scuole per l’infanzia, dove la frequenza non è obbligatoria. Abbiamo verificato che l’aumento dei contagi è coinciso con la riapertura delle scuole. Domani la didattica in presenza sarà possibile per coloro che devono frequentare i laboratori, poi ci sono gli studenti più fragili che potranno andare in presenza, ma gli altri dovranno cominciare la didattica a distanza, anche nelle primarie dove abbiamo numeri pesantissimi. Rimangono escluse solo le scuole per l’infanzia, dove non c’è la frequenza obbligatoria. Stiamo comunicando la decisione al governo e poi provvederemo».

Proprio ieri la federazione dei pediatri di famiglia aveva formulato questa richiesta al presidente Emiliano e al suo assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco, in un momento in cui il sistema per la richiesta di tamponi per i bambini che frequentano le scuole e che si assentano è praticamente in tilt.

«Da venerdì 30 ottobre è sospesa l’attività didattica in presenza nelle scuole pugliesi di ogni ordine e grado» ha poi confermato Emiliano in una nota ufficiale, preannunciando l’ordinanza sulla scuola che sarà emanata in serata.

«Le attività in presenza – spiega Emiliano – saranno possibili solo per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali. La decisione è stata presa di fronte all’evidenza dei dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione. L’impegno encomiabile dei bambini, degli studenti e di tutto il personale scolastico non è stato un argine sufficiente a tenere il virus fuori dalle nostre scuole. Sono almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid. Tutto questo in un solo mese di apertura e nonostante in Puglia la scuola sia iniziata il 24 settembre, ben 17 giorni dopo altre regioni. I dati ci dicono che sono almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi positivi tra docenti e personale scolastico. Questa decisione tiene conto anche dell’appello dei pediatri pugliesi. Ci auguriamo che i dati epidemiologici consentano al più presto il ritorno alla didattica in presenza».

La decisione è stata comunicata al Ministro della salute, al Ministero dell’Istruzione – Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, al Presidente dell’ANCI, al Direttore dell’Ufficio Scolastico regionale

«Dai dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione – spiega il prof. Pier Luigi Lopalco – emerge un notevole incremento dell’andamento dei contagi correlati a studenti e personale scolastico degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Ciascun evento di positività attiva una ingente carico di lavoro sul servizio sanitario. Essendo i soggetti inseriti in una classe. Uno studente positivo genera almeno una ventina di contatti stretti più quelli familiari. Se ad essere positivo è un docente che ha in carico più classi, questo numero si moltiplica ulteriormente. Tradotto significa: migliaia di persone in isolamento fiduciario di almeno 10 giorni per contatto stretto, con tutti i disagi a carico delle famiglie specie quando sono i più piccoli a essere messi in quarantena. Ma significa anche migliaia di ore di lavoro per gli operatori dei dipartimenti di prevenzione, perché devono effettuare i tamponi, la sorveglianza sanitaria e le attività di tracciamento, a cui si aggiunge l’enorme carico di lavoro dei laboratori per l’analisi dei tamponi. Inoltre gli studi dei pediatri nelle ultime settimane sono stati presi d’assalto dalle centinaia di genitori che avevano bisogno dei certificati per la riammissione a scuola».

mercoledì 28 Ottobre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 19:10)

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antonio musci
am
3 anni fa

e fra un po' il lockdown generale…abbiamo esageratoooooooooooo

tonico
tonico
3 anni fa

E' la conseguenza, scontata, della Pubblica Amministrazione, (Stato) che non funziona.! Se ci vogliamo salvare è' il momento di azzerare tutti i privilegi che bloccano il funzionamento dello Stato.

Costantino
Costantino
3 anni fa

Sono d'accordo.

MARIO IACOVACCI
MARIO IACOVACCI
3 anni fa

SI CHIUDONO LE SCUOLE E RESTANO APERTI I LUOGHI PUBBLICI DI ASSEMBRAMENTO (PIAZZE E STRADE) DOVE SPECIALMENTE I GIOVINCELLI DAI 13 ANNI IN SU SI RIVERSANO SENZA CONTROLLI NE' DEI GENITORI NE' DI FORZE DELL'ORDINE. CARO LO PALCO E CARO EMILIANO SE LE SCUOLE SI SONO INFETTATE E' PERCHE' GLI ASSEMBRAMENTI DI PIAZZA NON SONO MAI CESSATI ED E' LI' CHE I RAGAZZI SI SONO INFETTATI TRASMETTENDO POI ALLE FAMIGLIE ,AGLI AMICI E AGLI INSEGNANTI IL VIRUS. E' LA MIA MODESTA OPINIONE DI CITTADINO CHE PUR USCENDO LO STRETTO NECESSARIO GUARDA E VEDE

Giuseppe Pisicchio
Giuseppe Pisicchio
3 anni fa

Vergogna. Chiudere le scuole. Ovviamente sono tutto pronti alla didattica a distanza. Tutti i bambini delle periferie di Bari tutti con tablet, PC e Webcam. Ma non fatemi ridere. Ovviamente tutti a strapparsi i capelli per i bar chiuso ma contenti per le scuole.

Rosanna Putignano
Rosanna Putignano
3 anni fa

E come faranno i bambini della scuola primaria a rimanere da soli a casa dato che i genitori lavorano? E la connessione internet avete già provveduto a farla avere gratis a tutti gli alunni di qualsiasi scuola?

Sabrina
Sabrina
3 anni fa

Non sono d accordo con la chiusura delle scuole anche perché penso che le scuole sono le uniche strutture organizzate bene per il covid….. Se si chiudono lo scuole bisogna anche non farli uscire da casa i ragazzi, solo così andrà bene perché chiudere e poi comunque i ragazzi escono non so se severe tanto

cappilli46@gmail.com
cappilli46@gmail.com
3 anni fa

Emiliano apri di nuovo le discoteche!! A giusto le votazioni sono passate!! Che dire senz parole

Imma
Imma
3 anni fa

La scuola dell'infanzia non ha ordine e nessun grado…nel 2020 ! Che pena!

Serenella Visaggio
Serenella Visaggio
3 anni fa

Il problema organizzativo della sanità è ricaduto sulla formazione culturale dei bimbi ledendo i loro beni primari….che ingiustìzia

Enrica l.
Enrica l.
3 anni fa

Pagliacci, invece di guardare a questi numeri che non dicono nulla sulla vera contagiosità fatevi un esame di coscienza su ciò che non è stato fatto per arginare il problema. Sanità e trasporti giocano un ruolo chiave ma con tutti i soldi che il governo ha stanziato per questi due settori, la regione Puglia non ha fatto assolutamente nulla.

Francesco Potenza
Francesco Potenza
3 anni fa

Emiliano vi siete fatti i cazzi vostri tutto quest'estate cn apertura discoteche e votazioni…in Francia e Spagna le scuole primarie sono aperte!