Cronaca

​Covid: momento delicato, occorre prudenza. I numeri del contagio a Corato

Giuseppe Cantatore
Giuseppe Cantatore
Le disposizioni divulgate dal Comune per l'emergenza Coronavirus
​Con il virus bisogna convivere, ma rispettando le tre regole d'oro: indossare la mascherina nei luoghi chiusi e all'aperto se non è possibile mantenere il distanziamento interpersonale; evitare assembramenti e igienizzare le mani
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Il momento è delicato. Sarebbe inutile, anzi sbagliato, nasconderlo. A dirlo, lasciando fuori dalla porta ogni allarmismo – ma anche ogni sottovalutazione del pericolo – sono i numeri.

Partiamo quindi dai dati. Come confermato ieri da Palazzo di città, le persone attualmente positive a Corato sono 21.

A questa cifra si arriva – incrociando le varie contabilità portate in questi mesi dagli organi preposti – con una semplice operazione: i casi totali registrati a Corato dall’inizio della pandemia (quindi da marzo scorso) sono 40. Da questi, vanno sottratte le 18 persone sinora guarite e il nostro concittadino che purtroppo è deceduto a maggio.

Come avvenuto a livello nazionale, anche in città i contagi non hanno avuto un andamento costante, ma altalenante.

Ce ne sono stati 8 tra marzo e aprile, poi uno a luglio. Dopo un periodo di relativa calma, sono emersi 13 casi ad agosto, numero rimasto invariato sino ai primi giorni di settembre. Poi il trend è cambiato: dal 5 settembre ad oggi i contagi registrati sono infatti stati ben 18, di cui 7 solo negli ultimi 4 giorni.

L’aumento dei casi ha inevitabilmente portato anche alla crescita del numero di persone in quarantena o in isolamento fiduciario, perché contatti stretti dei positivi: ad oggi, secondo una stima attendibile, sarebbero circa una cinquantina.

Questa la fotografia attuale. Assolto il doveroso debito con la trasparenza dei numeri – per cui chiediamo sempre massima collaborazione da parte delle autorità – occorre però tirare le somme anche da un altro punto di vista.

Al momento non sono stati segnalati casi gravi in città, ma è altrettanto vero che circa il 10% degli attualmente positivi in tutta la Puglia è stato costretto al ricovero in ospedale (224 ricoverati su 2.433 positivi secondo l’ultimo bollettino regionale).

In più la curva è in salita ed è lecito attendersi un fisiologico ed inevitabile aumento dei casi in seguito all’apertura delle scuole, come d’altronde già avvenuto al Cifarelli. Stando così le cose, appare naturale un forte richiamo alla prudenza e al rispetto delle regole.

Il Comune ha già annunciato una stretta sui controlli – scarsi sinora – attraverso una presenza più capillare di tutte le forze dell’ordine. Nella speranza che questo avvenga quanto prima, è ovvio che non si possano e non si debbano attendere le sanzioni per capire che alcuni comportamenti siano sbagliati. Meglio: dannosi. Per sé stessi e per l’intera comunità.

L’elenco delle buone pratiche, ormai, lo abbiamo ascoltato sino alla nausea. Eppure la soglia d’attenzione generale è scesa. Con il virus bisogna convivere, ma rispettando le tre regole d’oro: indossare la mascherina nei luoghi chiusi e all’aperto se non è possibile mantenere il distanziamento interpersonale; evitare assembramenti e igienizzare spesso le mani.

In alcune norme e in molti comportamenti – va detto – non mancano contraddizioni e ipocrisie. Anche il coordinamento tra i vari enti preposti alla gestione dei contagi presenta le sue falle, soprattutto nei tempi e nei modi della comunicazione.

Ma questo, più che giustificare comportamenti sbagliati – inclusa la “caccia al contagiato” che rende il Covid un virus anche sociale – dovrebbe ulteriormente rafforzare in tutti la necessità di rispettare le regole.

Ognuno faccia la sua parte.

mercoledì 30 Settembre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 20:42)

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Prof Nico
Prof Nico
3 anni fa

Giusto, ben detto e scarichiamo immuni

carlo mazzilli
carlo mazzilli
3 anni fa

basta un pò di buonsenso e di buona educazione, cose in verità piuttosto rare da queste parti. ci siamo illusi di essere fuori dal tunnel là là là del contagio, ma in realtà stiamo vanificando, lo ripeto, VANIFICANDO, l'enorme sacrificio fatto in inverno, grazie alla stupidità di pochi, all'ignoranza di molti e al fiato dato ai vari negazionisti, menefeghisti, virologi e immunologi da Scuola Radio Elettra … sarebbero auspicabili maggiori e più severi controlli e relative sanzioni … ma dubito se ne faranno.

Ares
Ares
3 anni fa

Una stretta dei controlli? Dove è quando? Nel paese regna una totale indifferenza ed anarchia. Qui regna il menefreghismo totale del rischio.

fc
fc
3 anni fa

Inutile allarmismi??? Ma qua nessuno rispetta nessuno, assembramenti ce no sono a quantità. Scrivere inutile allarmismi e non denunciare che i controlli non ci sono e non ci sono mai stati, è solo dare una informazione parziale e questa sì dannosa.

domenico
domenico
3 anni fa

si invita costantemente al senso civico dei cittadini e poi vediamo sale ricevimenti che sotto periodo di comunioni hanno ospitano fino a 700 ospiti superando persino la capienza consentita. ci vogliono piu' controlli e sanzioni molto pesanti e non limitandosi a una multa, ci vuole la chiusura immediata e l'allontanamento immediato degli ospiti presenti e denuncia dei titolari per procurata pandemia!

cittadino
cittadino
3 anni fa

le tre regole d'oro???Ma di che stiamo parlando??Basta girare un po nei locali al chiuso..c'è ancora gente senza mascherina che ti ride pure in faccia, figuriamoci all'aperto..assembramenti nel centro che non controlla nessuno e sembra che non interessi a nessuno il covid..

Coratino Emigrato
Coratino Emigrato
3 anni fa

Il problema serio sono i controlli che non esistono,ho letto che ci sono sale ricevimenti che hanno ospitato fino a 700 persone.Vero, adesso mi chiedo lo sappiamo tutti di sta cosa eccetto chi deve controllare? Poverini i nostri controllori non sapevano nulla.O forse stavano anche loro tra gli invitati?

Luigi Pisicchio
Luigi Pisicchio
3 anni fa

La situazione a Corato… centro storico movida ZERO rispetto delle regole, nessuno indossa la mascherina e distanziamento inesistente. Per di più la morbida sa che dopo le 21,30 la Polizia Locale non ha più nessuno in giro, tanto meno la Polizia di Stato. I Carabinieri per quanto po ho sono devono controllare un’intera città per cui vige il “fate tutto tranquillamente”. Le sale ricevimenti qui non hanno il minimo rispetto delle regole controllate le auto nei parcheggi e c’è ne renderete conto!!!! SVEGLIAAAAAAAA