Medico, infermieri e anche operatori socio sanitari. Dal primo pomeriggio di oggi il personale in servizio ieri mattina al pronto soccorso dell’Umberto I di Corato è stato posto in quarantena domiciliare precauzionale.
Questo è il dato certo – confermato da fonti ospedaliere – che emerge in una vicenda in cui non mancano gli aspetti da chiarire, a causa della totale assenza di conferme ufficiali, nonostante le numerose richieste avanzate dal giornale direttamente a Palazzo di città.
La quarantena è stata disposta dopo che il personale sanitario è venuto a contatto con un possibile paziente affetto da Coronavirus – sulla cui positività, come detto, manca ancora l’ufficialità – giunto ieri mattina nel presidio ospedaliero cittadino.
Inevitabile, a quel punto, l’isolamento degli operatori in servizio ieri mattina e i conseguenti accertamenti avviati. Il pronto soccorso è comunque regolarmente aperto.
Resta però ancora da capire con assoluta certezza quanti siano davvero i casi di Coronavirus a Corato. Il vuoto di informazione determinato dall’assenza di comunicazioni ufficiali da parte del Comune rende ancora più complessa una situazione già delicata e lascia campo libero solo a speculazioni e voci incontrollate.
Lo dico da giorni il nostro commissario prefettizio dovrebbe avere l'educazione e buon senso di aggiornare i cittadini di Corato. E UN NOSTRO DIRITTO, DIRITTO ALLA SALUTE.
Il vadecum dice : Posso andare direttamente al pronto soccorso o dal mio medico
di famiglia?
No. Se accedi al pronto soccorso o vai in un ambulatorio senza prima
averlo concordato con il medico potresti contagiare altre persone. Se fosse vero che questa persona positiva ha fatto il contrario, c'è da chiedersi dove c'è stata la falla e quali provvedimenti prendere. Spero che la notizia non sia vera per tutti gli operatori dell ospedale, che sono in affanno già da giorni, sia per le persone che sono state vicine al “pseudo paziente”.
A tutti i nivelli ci sono comportamenti da CHIACHIELLI. Poi si assiste all'ipotetico all'eroismo
Essere in quarantena al proprio domicilio, rischiando altri contagi e non in isolamento totale è una vera presa per i fondelli
di corato nn si hanno dati. i dati di corato anziché viaggiare su canali ufficiali viaggiano su facebook, che è tuttodire. approssimazione e fake hanno sostituito comune e prefettura che poi sono la stessa cosa.
Siamo alla solita tragicommedia italiana. Tutti se ne infischiano delle regole, che se ben attuate porterebbero rapidamente al stop dell'epidemia, salvo poi lamentarsi dell'autorità che non…. . Certo e che se il personale di prima linea fosse dotato di DPI appropriati non ci sarebbe bisogno di quaranteme varie, ma soprattutto e l'assoluta assenza delle istituzioni a fornire informazioni adeguate ai cittadini perché questo aiuterebbe a difendersi attivamente dal contagio.
E' da più di un mese ormai che dicono, anche in aramaico, di non recarsi in caso di sintomi in pronto soccorso o dal proprio medico di base, ma di telefonare al 118 o al numero verde regionale.
Però niente, certa gente proprio non ci arriva.
Riflessione: cosa cambia sapere il numero di contagiati se si OTTEMPERA a quanto previsto dai decreti attualmente in vigore?
Il ritorno ad un lontanissimo stralcio di normalità sarà lentissimo. Ci vorranno mesi, se e solo se TUTTI faremo del sacrificio e dell'isolamento vera motivazione quotidiana.
http://www.comune.corato.ba.it/index.php?entity=news&idNews=1006507
Al link sopra riportato c'è la risposta del commissario prefettizio di Corato in merito alla mancanza d'informazione; ora potete stare tranquilli.
Detto ciò io credo che il commissario non debba quotidianamente puntualizzare ciò che è ovvio ovvero che non ci sono nuovi casi covid accertati a Corato, se non lo comunica è perché non ce ne sono, fine della storia.
Noi tutti abbiamo il dovere di restare a casa e rispettare le regole che ormai tutti conosciamo.
Abbiate pazienza e ne verremo fuori.