Cronaca

​Follia sulla ex 98: sassi dalla complanare contro l’ambulanza del 118

La Redazione
​Follia sulla ex 98: sassi dalla complanare contro l'ambulanza del 118
Il fatto è avvenuto a circa un chilometro dal centro abitato di Corato, nei pressi dello svincolo per Trani
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Episodio increscioso ieri sera poco prima delle 23 lungo la strada provinciale 231.

Un’ambulanza del SerCorato in servizio per conto del 118, che stava tornando da Andria a Corato dopo aver trasportato una persona in codice rosso, è stata colpita da un sasso o da qualcosa di simile, lanciato probabilmente dalla complanare che costeggia la strada proncipale. Il fatto è avvenuto a circa un chilometro dal centro abitato di Corato, nei pressi dello svincolo per Trani.

L’impatto, considerando anche la velocità del veicolo, è stato molto violento: l’oggetto ha colpito il parabrezza sul lato destro del veicolo e lo ha in parte sfondato. Nonostante l’urto, l’autista è riuscito a mantenere il controllo del mezzo di soccorso senza finire fuoristrada.

I vetri hanno però colpito un infermiere che ha dovuto fare ricorso alle cure dei medici. Nessuna ferita ma tanto spavento per gli altri due soccorritori che erano a bordo dell’ambulanza.

Subito dopo almeno un’altra auto è stata colpita, come risulta anche da una denuncia presentata al commissariato di polizia, pur senza riportare danni significativi.

Sul posto per i rilievi sono giunti gli uomini della polizia locale: nessuna traccia degli autori del fatto, che potrebbero essere fuggiti attraverso i terreni circostanti, favoriti anche dall’oscurità.

«Ancora una volta prendiamo atto di danni alle nostre ambulanze, anche se non crediamo che si tratti di un attacco diretto a noi» ha commentato il presidente del SerCorato, Fedele Tarantini. «È però evidente il problema della sicurezza sulle strade dove, complice l’assenza di vigilanza, ognuno si sente libero di fare ciò che vuole. Se in quel momento sull’ambulanza ci fosse stato ancora il paziente in codice rosso che avevamo appena trasportato, questi sarebbe probabilmente morto».

giovedì 3 Ottobre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 12:41)

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Pino Risi
Pino Risi
4 anni fa

L'alcol, qualche pippotto in più, la manga fatiche,

Pier Luigi
Pier Luigi
4 anni fa

Mamma mia che falliti nella vita, 'sti qui non sono nemmeno buoni a prendere la 104.

Antonio
Antonio
4 anni fa

siamo alla frutta sicuramente a qualcuno prudono le mani e non sanno cosa fare….

Taken
Taken
4 anni fa

La troppa libertà fa male ci vuole ordine con una legge severa e giustizia x questi bastardi la droga e alcol fa brutti scherzi

carlo mazzilli
carlo mazzilli
4 anni fa

incredibile…ma è un segno dei tempi. e mi viene da pensare che non sarà l'ultimo.

Luigi CIALDELLA
Luigi CIALDELLA
4 anni fa

Spezzare le rotule a questi imbecilli sarebbe comunque poco… bravo l’autista che con la propria professionalità di guida ha evitato spiacevoli conseguenze. E se ci fosse scappato il morto? Troppe volte si perdona ai giovani l’essere COGLI…I

Giovanni Randolfi
Giovanni Randolfi
4 anni fa

La mamma degli imbecilli è sempre incinta o fa anche la prostituta… se quel mezzo di soccorso, messo fuori uso ieri sera, fosse dovuto servire per soccorrere una delle madri di sti cretini? Avrebbero inconsapevolmente avuto sulla propria coscienza il ritardo dei soccorsi. Troppo buoni sono i nostri giudici; questi sarebbero da processare per tanti reati che dovrebbero stare in galera 20 anni almeno!

Antonio il biondo
Antonio il biondo
4 anni fa

I nostalgici

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Perché chiamare “folle”, un gesto del genere? Il folle è uno che non sa nemmeno quello che fa, mentre l'autore del gesto era sicuramente nel pieno delle sue facoltà mentali. Solo che, come capita sempre più spesso con i giovani, nessuno li aiuta a farle funzionare per il verso giusto.

amenduni francecso
amenduni francecso
4 anni fa

e speriamo nel karma, che possa rendere a questi farabutti la giusta mercè delle loro azioni. io cedo nel karma, anche perchè nella giustizia italiana, la giustizia dei “sinistri”(brrrr….), quella tesa alla rieducazione, al recupero, alla riabilitazione e a tutte le belle favolette della notte di natale, non ci credo più… grande solidarietà e onore a quei poveri cristi dei Volontari Soccorritori, che fanno una vitaccia, per dare un servizio impagabile alla comunità.