Il defibrillatore può salvare la vita. Potrebbe essere una frase scontata cui magari si dà poco peso. Ma le cose cambiano nel momento in cui è necessario usarne uno.
È capitato giovedì sera allo Sporting Club Serrone. Durante una partita di calcetto, un uomo di 55 anni ha improvvisamente perso conoscenza e si è accasciato sull’erbetta. È stato soccorso prima dagli amici, poi dal personale della struttura.
Fortunatamente il Serrone è dotato di un defibrillatore, donato due anni fa dal Rotary Club nell’ambito del progetto di defibrillazione pubblica “Battiti per la città”. Il personale è stato debitamente formato dalla Gifes e ha subito adottato la corretta procedura: prima il massaggio cardiaco che ha garantito l’ossigenazione celebrale e poi l’utilizzo del defibrillatore. Dopo l’intervento di primo soccorso è arrivata un’ambulanza che ha portato via l’uomo.
Non si conoscono le cause del malore, ma gli estremi per l’intervento con il defibrillatore (mancanza di coscienza, respiro insufficiente ecc.) c’erano tutti. «Sono stato chiamato dal titolare della struttura per il cambio delle placche – ha raccontato Domenico Varesano, referente CdF Irc “Gifes” e promotore di “Battiti per la città” – e faccio il mio plauso al soccorritore che ha messo in pratica il procedimento corretto. Se non fosse stato presente il defibrillatore o fosse mancato personale formato, le conseguenze sarebbero potute essere più gravi. Per questo motivo continuiamo a lavorare per aumentare la cardioprotezione di tutta la città e la formazione di quante più persone possibili».
Peccato…. Se il defibrillatore fosse stato presente 11 anni fà probabilmente avrebbe salvato mio fratello.
Bravissimi! Cerchiamo di dotare il più possibile col defibrillatore tutti i luoghi d'incontro (sportivi e non) della nostra Corato!
Forse non vorrei essere inopportuno ma credo ci si riferisca al mio caro amico Gianni Pisicchio. Impossibile dimenticarlo, appena 26 anni di vita!