L'anniversario

12 luglio: tre anni, ma sembra ieri. Ricordare serve a chiedere giustizia. Il video

La Redazione
12 luglio: tre anni
Questa mattina alle 8, nel piazzale della stazione, il ricordo ha preso le sembianze di una corona di alloro deposta in memoria delle 23 persone che hanno perso la vita nello schianto
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Le stesse lacrime. Lo stesso dolore. E una rinnovata sete di giustizia.n

È il giorno del ricordo per la città che oggi fa memoria del disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta fra Corato e Andria.n

Sono trascorsi tre anni da quella tragica giornata, ma è come se fosse accaduto ieri. Nel cuore e nella mente di tanti c’è ancora la normalità di una mattinata estiva qualunque, improvvisamente interrotta dal telefono che squilla. Poi la corsa, il caldo, gli elicotteri, la polvere, il rumore, i feriti, le spighe di grano, gli ulivi, le cicale, la scena surreale di due treni uno dentro l’altro, le bare di alluminio, la speranza, la disperazione, lo stridere delle lamiere che venivano tagliate, la pena nel cuore.n

Ricordare oggi serve prima di tutto a chiedere giustizia. Giustizia per le 23 vittime e per i loro familiari, sopravvissuti in un inferno di dolore; giustizia per i feriti, che hanno scampato la morte ma non la sofferenza; giustizia per tutti coloro che sono coinvolti, perché le responsabilità, in un processo che procede a singhiozzo tra contestazioni e ricusazioni, siano accertate con esattezza senza gli “scarica barile” all’italiana.n

Tutto questo mentre dopo tre anni, la tratta verso Andria è ancora chiusa. Da alcuni mesi, invece, la stazione di Corato ha riaperto i battenti, anche se solo a mezzo servizio, visto che i vagoni hanno ripreso a viaggiare solo verso Bari.n

Questa mattina alle 8, nel piazzale della stazione, il ricordo ha preso le sembianze di una corona di alloro deposta in memoria delle 23 persone che hanno perso la vita nello schianto.n

Dopo la benedizione di don Gino De Palma, due agenti della polizia locale l’hanno collocata proprio accanto all’ingresso che conduce ai treni, sotto gli occhi delle famiglie delle due vittime coratine, lo studente 17enne Francesco Ludovico Tedone e il macchinista Luciano Caterino. A rappresentare le istituzioni, il sindaco Pasquale D’Introno, numerosi amministratori comunali ed esponenti delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco.n

«È stato un giorno che ha segnato profondamente la nostra comunità» ha affermato il sindaco D’Introno. «Ricordiamo oggi tante persone che con la loro morte stanno dando tanti esempi positivi nello sviluppo di questo paese, contribuendo a realizzare opere nuove in favore dei giovani e del territorio, ma anche opere di sicurezza per i viaggiatori e per chi prende quotidianamente un mezzo di trasporto. Da questo incidente parte oggi una visione nuova del territorio molto più armonica che deve donare sviluppo.

Ricorderò sempre il 12 luglio 2016 anche come un giorno di impegno di tutte le forze dell’ordine e di quanti si sono impegnati, anche con le associazioni civili, per portare soccorso e parole di conforto alle persone che si trovavano di fronte a qualcosa che non avevano mai visto prima. Questo è il simbolo della nostra migliore comunità e questo noi dobbiamo esprimere continuamente, portando la nostra vita a vantaggio de territorio e del prossimo.n

Grazie alle famiglie che continuamente assistono a questa Via Crucis, ma so che dopo la Via Crucis c’è una risurrezione. Tutti crediamo il sangue versato non è andato perso. Oggi avvertiamo l’assenza delle persone, ma sono sempre qui vicino a noi e lo vediamo: questo (indicando la gente sul piazzale, ndr) è un simbolo dell’unione. Uniamoci sempre di più, discutiamo delle sorti del territorio e rimbocchiamoci le maniche affinché possiamo concretamente realizzare tutto questo».n

La città si raccoglierà nuovamente oggi alle 19, in chiesa Matrice, dove sarà celebrata una Santa Messa.n

venerdì 12 Luglio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 16:32)

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