Cronaca

Addio a Worry, il cane amico di tutti. Per lui anche una poesia

La Redazione
Worry
Ieri mattina è morto all'età di dodici anni per un tumore al fegato. Gerardo Strippoli, presidente della Pro loco Quadratum, gli ha anche dedicato una poesia
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Worry non c’è più. È morto ieri mattina il cane che per tanti anni è stato l’amico a quattro zampe di chiunque passasse dal centro cittadino. Worry, o Scricciolo, o Pallino erano solo alcuni dei tanti nomi con cui era chiamato dai coratini che a lui si erano affezionati e lo consideravano uno di loro. Difficile non notarlo. Era sempre lì mentre schiacciava un pisolino al sole, sdraiato sulle chianche o mentre si rinfrescava nella fontana della Montagnola.

Se l’è portato via un tumore al fegato a dodici anni. L’età – incerta – è stata calcolata in base alla prima volta che Worry si è fatto vedere in centro, nel 2008. «Aveva già un paio d’anni» spiega Mariano con il quale il cane condivideva la quotidianità davanti al suo ristorante. Come Mariano tanti si sono affezionati al cane di quartiere e se ne prendevano cura. In particolare Tonia e Fedele che l’hanno accudito in casa loro quando ormai per Worry era difficile vivere per strada a causa della malattia. Fino all’ultimo giorno.

«Per tutti noi Worry aveva un lato umano – continua Mariano – più che un cane è sempre stato un buon amico. Ricordo quando portò con sé un’altra randagia che abbiamo sempre creduto fosse la mamma o la sorella. Gli diedi un po’ di carne, lui si scostò, e lascio mangiare la sua ospite. Di racconti come questi ne potrei raccontare a centinaia». «I cani di quartiere sono importanti. Sono compagni e guardiani. Tra l’altro Worry è sempre stato un giocherellone, non ha mai fatto male a nessuno». Qualche anno fa fu anche accalappiato ma i suoi amici umani riuscirono a riportarlo in libertà.

La morte di Worry ha commosso tanti, soprattutto chi gli ha donato il suo tempo, ricevendo in cambio scondinzolii, compagnia e fedeltà. Come un amico, l’amico di tutti.

Gerardo Strippoli, presidente della Pro loco Quadratum, gli ha anche dedicato una poesia.

De secùre nan’èrre de ràzze,
càne cresciùte mèzze a na chiàzze.
A ògne pìzze u petìeve acchià
e quàse mè u sendìeve agghiattà.
Ce passìeve da nànde la pòste
tùtte ‘nzìeme tu vedìeve accòste,
faciàie pe tìche ne pìcche de stràte,
pò te salutàie pe na scutuàte.
‘Nànde o menecìpie u acchìeve stìse,
paràie pròprie u patrùne du paìse.
Mè nùdde a nesciùne cercàie,
pe chère ca le dàine s’arrangiàie.
Pe tùtte èrre u amìsce de chiazzètte,
bàste ca le dìeve de pàne ne pezzètte.
Sènza scenìme ma pe la nobiltà
de chìre c’apprèzzene la libertà!
All’amico dei coratini!

lunedì 8 Luglio 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 16:38)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

E' morto, sapendo di essere unico, nel suo modo aristocratico di zampettare, di rimanere distaccato da ciò che lo circondava, nella sua consapevolezza di essere benvoluto, di essere il padrone della città. Sapeva stare al suo posto, sapeva come muoversi in mezzo al traffico e alla gente. Mancherà a chi è di animo sensibile. Come l'autore dell'articolo che parla di lui: ha saputo sottolineare, senza scivolare nella da me odiatissima retorica che caratterizza, con inutili fiumi di altisonanti parole, fatti di marginale importanza, l'indiscutibile “pathos” che circonda il racconto.

Gina Micettina
Gina Micettina
4 anni fa

Proprio perché LIBERO era benvoluto da tutti. Una rarità in questo paese di servi dei padroni. La sua purezza era quasi umana, quella purezza ormai persa nel nostro DNA. Riposa in pace Worry.

Angela  Mazzilli  Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
4 anni fa

I cani (e gli animali in generale) ; puri,sinceri,fedeli (mah!!!),col valore (oramai fuorimoda) della gratitudine. Amano incondizionatamente,sempre e comunque,anche se sei povero,perdente,brutto,antipatico,puzzolente… ma siamo davvero sicuri che l'uomo in Natura (maiuscolo Natura) sia l'essere superiore??? Se usa (bene) il cervello, sì. Se no, meglio l'istinto.