Il ricordo

Addio a Giovanni Mazzilli, penna storica del giornalismo pugliese

La Redazione
Giovanni Mazzilli
Per oltre vent'anni ha raccontato le vicende del Bari Calcio - e non solo - dalle colonne del Corriere dello Sport e, prima ancora, da quelle della Gazzetta del Mezzogiorno. Il ricordo di Salvatore Vernice
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Quest’oggi è improvvisamente venuto a mancare Giovanni Mazzilli, penna storica del giornalismo pugliese. Aveva 71 anni.

Per oltre vent’anni ha raccontato le vicende del Bari Calcio – e non solo – dalle colonne del Corriere dello Sport e, prima ancora, da quelle della Gazzetta del Mezzogiorno.

Sono diverse le redazioni che con cui ha collaborato nei lunghi anni della sua carriera. E oggi in tanti lo ricordano. Perché prima di essere un giornalista attento ed equilibrato, Giovanni era una persona rispettosa e sensibile.

Il commosso ricordo della redazione di CoratoLive.it è affidato a Salvatore Vernice, che con Giovanni Mazzilli ha condiviso buona parte del suo percorso professionale.

«Caro Giovanni, non sai quanto mi è difficile premere i pulsanti di questa tastiera per cercare di offrire il mio ricordo a un amico (in primis) e a un collega giornalista che, nell’ormai lontano 1987, offrì ad un giovane aspirante giornalista, la possibilità di entrare a far parte della grande famiglia di un giornale “importante” del nostro territorio: La Gazzetta del Mezzogiorno. I tuoi consigli mi sono stati sempre di aiuto e rappresentano, tuttora, quei punti cardine che un buon giornalista deve sempre avere nel fare questo grande mestiere, forse bistrattato, spesso contestato e anche pagato male, ma che alla fine inorgoglisce quando consente di raccontare della tua città, nel bene o nel male, ma sempre con grande professionalità e, soprattutto, con onestà intellettuale.

Il nostro rapporto di amicizia non era “giornaliero”, ma bastava incontrarsi anche per un solo attimo per ripercorrere tutti i momenti dall’ultimo incontro, passando dalla politica cittadina, di cui sei stato anche un esponente importante, allo sport e magari a quei sani sfottò che tra il tuo essere tifoso rossonero e io nerazzurro, ci portavano alla fine a ridere di queste nostre sane passioni. Lo Sport e il calcio in particolare erano la tua seconda passione, dopo la famiglia che mettevi sempre davanti a tutti e a tutto, perché la vita regala soddisfazioni che solo una famiglia unita come la Tua ha saputo darti. In questo momento immagino il grande dolore che Josè, Marcella e Gianvito stanno provando e a loro posso solo dire che hanno avuto il grande privilegio di essere stati vicini ad una grande persona, un grande genitore e che il grande affetto di tantissime persone che in queste ore si stringono attorno a loro, se fosse possibile, possa servire per lenire questo grande dolore.

Ciao Giovanni, un amico come te non si dimentica. Un amico come te è per sempre, e se avessi l’opportunità di tornare indietro e rivedere una persona importante ebbene, amico mio, quella persona saresti tu, perché dall’ultima volta in cui ci siamo incontrati, avrei ancora molte cose da dirti ma non me ne hai dato il tempo. Ecco, questo non me lo dovevi fare. Però Ti perdono ugualmente, perché il Tuo ricordo sarà sempre con noi, perché quando ci verrà voglia di ripensarti, sarà proprio il ricordo di Te che ci accompagnerà, conscio che non sei andato via per sempre».

I funerali si svolgeranno mercoledì 20 alle 16 nella parrocchia di M. SS. Incoronata.

lunedì 18 Marzo 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 23:22)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Ho conosciuto Giovanni nell'ottobre del 1961: iniziammo la scuola superiore. Lo rammento sempre sorridente, mai fuori dalle righe. Anche in casa sua si respirava un'atmosfera di serenità, direi, di “classe”. Ricordo che un giorno (1963), scherzando tra di noi, un amico comune (Antonio C., figlio di una persona importante che lavorava al Comune) gli ruppe involontariamente gli occhiali, facendogli entrare pezzi di vetro nell'occhio. Lo portammo all'ospedale (era ancora quello vecchio, dentro Corato): gli tolsero con una pinzetta le schegge. Non un lamento, non un accenno di disappunto. Non è vero che, quando uno muore, diventa, agli occhi di chi rimane, sempre una “brava persona”: Giovanni era un “grande” davvero.

Gaetano Bucci
Gaetano Bucci
5 anni fa

Condivido e partecipo del bel ricordo di Giovanni Mazzilli scritto da Salvatore Vernice.
Giovanni Mazzilli l'ho conosciuto come un gentiluomo, una persona affabile e generosa, un professionista serio e competente, un cittadino partecipe e un attivista politico esemplare per serietà e discrezione. Insomma, un coratino di cui essere tutti orgogliosi. Che la terra gli sia lieve. Alla famiglia le più sentite condoglianze. Gaetano Bucci