Cronaca

Operazione “Bed and Black-fast”, la finanza scova affittacamere irregolari in città

La Redazione
close
Operazione "Bed and Black-fast"
Strutture a nero, prive della certificazione di inizio attività, B&b che non segnalano le presenze degli ospiti all'autorità di pubblica sicurezza: accertata evasione di circa un milione e mezzo di euro
scrivi un commento 5474

Oltre un milione e mezzo di euro non dichiarati al Fisco da gestori di Bed & Breakfast e affittacamere irregolari.

È il bilancio dei controlli della Guardia di Finanza della Compagnia di Trani, nell’ambito dell’operazione denominata “Bed&Black-fast”, per il contrasto del fenomeno dell’evasione, dell’abusivismo e del sommerso nel settore turistico-ricettivo.

I finanzieri hanno scandagliato le numerosissime strutture ricettive di Trani Bisceglie e Corato, individuando affittacamere e B&B per appurare l’effettiva sussistenza dei requisiti necessari per l’accesso al più mite trattamento tributario destinato alle strutture gestite secondo i canoni della “non professionalità”.

Nel corso delle attività di controllo sono stati riscontrati elementi che denotavano un’offerta ricettiva prestata in maniera “non occasionale” e “con una organizzazione di mezzi tali da realizzare l’esercizio di una vera e propria attività d’impresa”, in violazione delle disposizioni della Legge Regionale sulla “Disciplina dell’attività ricettiva di Bed and Breakfast. I finanzieri hanno scoperto che qualche struttura ricettiva era completamente abusiva, avendo omesso di presentare apposita S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al rispettivo Comune.

Per tali violazioni, sono state comminate ai titolari delle strutture sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore a 60mila euro. Due titolari di strutture, invece, sono stati denunciati per non non aver effettuato la comunicazione degli alloggiati all’Autorità di Pubblica Sicurezza, mentre sul piano fiscale, in relazione alle numerose strutture abusive individuate, è stata quantificata una evasione alle imposte sui redditi e l’omesso versamento dell’Iva dovuta sulle prestazioni ricettive che ha portato ad una proposta di recupero a tassazione per circa 1,5 milioni di euro complessivi.

giovedì 27 Settembre 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 7:58)

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti