Cronaca

Strage dei treni, il presidente Mattarella risponde alle famiglie delle vittime

La Redazione
Mattarella incontra le famiglie delle vittime
«Le indagini preliminari si sono concluse, ne è stato dato avviso agli imputati ed alle persone offese. È necessario attendere i tempi tecnici per gli ulteriori adempimenti processuali»
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I parenti delle vittime del 12 luglio non mollano e continuano a chiedere giustizia per i loro cari. Daniela Castellano, presidente dell’associazione Strage Treni in Puglia 12 Luglio 2016, ha scritto nuovamente al presidente Mattarella «perché – dice – il rallentamento della Procura di Trani “mi turba parecchio”».

Questa volta «è arrivata la risposta» annuncia, e pubblica su facebook una fotografia della missiva arrivata dal Segretariato generale della Presidenza della Repubblica. A firmarla è il direttore Stefano Erbani.

«Nel rinnovarle la vicinanza e la partecipazione all’immenso dolore per la vicenda umana che ha vissuto in seguito alla tragica morte di Suo padre – scrive Erbani – le assicuro che la costante attenzione del Presidente Mattarella per le problematiche delle vittime di tali reati.

In seguito al informazioni acquisite, risulta che le indagini preliminari relative al disastro ferroviario del 12 luglio 2016 si sono concluse e che ne è stato dato avviso agli imputati ed alle persone offese.

Pertanto, tenuto anche conto della complessità del procedimento, è necessario attendere i tempi tecnici per gli ulteriori adempimenti processuali. La invito inoltre ad avere la massima fiducia nell’operato della Magistratura, che esercita con impegno la sua funzione in applicazione della legge.

Nel rinnovarle i sensi della più sincera vicinanza al suo dolore, voglia gradire i più cordiali saluti del Presidente Mattarella ai quali unisco volentieri i miei personali».

«Vorrei avere fiducia massima – conclude la Castellano – ma sono quasi tre mesi che l’indagine è chiusa. Ma i rinvii tardano ad arrivare. Spero che il mese di marzo porti risposte esaustive».

mercoledì 7 Marzo 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 18:02)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

…uno splendido esempio di “burocratese”, vuota retorica, difesa ad oltranza delle istituzioni, anche quando è evidente che non ne esistono i presupposti. La giustizia lenta è un altro dei motivi per i quali l'Europa ci bacchetta: occorrerebbe una reazione di massa, un partito che prendesse a cuore il problema, ma anche in questo caso gli italiani e la politica ci hanno fatto il callo. Comunque, in un regime costituzionale post fascista, dove “guai” a dare un pizzico di potere e di autonomia decisionale ad una singola persona, cosa avrebbe potuto fare o dire Mattarella?