Cronaca

La chiamavano “Angela”, ma si riferivano all’eroina. Scacco al mercato della droga nel Nord barese

La Redazione
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Operazione Angel
Quattro persone in carcere, sei ai domiciliari e 10 con obbligo di dimora. Un provvedimento anche a Corato
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Quattronpersone in carcere, sei ai domiciliari e 10 con obbligo di dimora. Sono inrisultati della maxi operazione antidroga condotta tra ieri notte e questanmattina tra Trani e Palo del Colle. Gli arresti sono stati eseguiti nellenscorse ore dai carabinieri del comando provinciale di Bari e della compagnia dinTrani, ma le indagini sono state condotte tra febbraio e maggio 2016.

Tuttavianè dagli apprendimenti investigativi più recenti relativi all’omicidio delnviados Aldomiro Gomes, ucciso nelle campagne di Trani nel marzo 2007, che nascenl’inchiesta oggi sfociate nelle misure disposte dal gip del Tribunale di Trani,nAngela Schiralli. A supporto delle i danni circa 10mila conversazionintelefoniche intercettate.

Ilnterritorio tranese si è confermato di cuscinetto tra il Foggiano e il Baresenper il traffico di stupefacenti, che “per la massima parte – ha spiegato il procuratore di Trani,nAntonino Di Maio, durante una conferenza stampa questa mattina a palazzo dingiustizia – viene commercializzata altrove”.nIl gruppo criminale era in grado di commercializzare ogni tipo di droga, anchense in massima parte si trattava di eroina. Da qui il nome dell’operazionen”Angel”, che nelle conversazioni telefoniche veniva chiamata “Angela”.

Figurendi primo piano della banda sono Francesco Pace e Giacomo Geronimo (nati a Grumo Appula, 32 e 40 anni) e i fratellinClaudio e Roberto Bufano (nati a Bitonto, 38 e 33 anni), che operavano su Palo del Colle ed erano capaci dinapprovvigionare stupefacenti e di gestire una rete di decine dinspacciatori. Sono tutti finiti in carcere. Ma un ruolo importante eranquello delle donne. Ce ne sono diverse tra gli arrestati ai domiciliari e trangli indagati sottoposti ad obbligo di dimora. Hanno beneficiato dei domiciliarinMaria Bensì (Bisceglie, 47 anni), Rosa Katin Dandriccio (Barletta, 32 anni), Filomena Zaccaro (Barletta, 45 anni), Maria Luigia Cappelluti (Milano, 48 anni),nGiuseppe Coletti (Milano, 45 anni) e Francesca Lozito (Bari, 22 anni). Obbligo di dimora per Savino Sabino (Bari, 48 anni),nNicola Ladisa (Bari, 24 anni), Carlo Antonelli (Terlizzi, 29 anni), Nicola Serafino (Ruvo di Puglia, 24 anni), Domenico Vulpis (Bari, 25 anni), Luigi DinChiano (Bisceglie, 39 anni), Simone Moscarella (Trani, 33 anni), Domenica Somma (Trani, 33 anni), Marika Maino (Corato, 22 anni) e Gaetano Saponaro (Bari, 43 anni).nProvengono dal capoluogo barese, diverse località della provincia e dalla Bat.

L’attivitàninvestigativa ha permesso anche di trarre in arresto in flagranza di reato 10npersone, denunciare in stato di libertà altrettante, segnalare all’autoritànprefettizia altre 8 persone e sequestrare complessivamente circa 200 grammi dineroina, cocaina, hashish e marijuana già nella fase delle indagini.

martedì 16 Gennaio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 21:18)

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
6 anni fa

Non mi stancherò mai di dirlo: questi che, ottemperando, pur se spregiudicatamente, al principio fondamentale dell'economia, quello, cioè, della domanda e dell'offerta”, offrono un prodotto richiesto, vanno giustamente dentro. Coloro che sono invece i veri responsabili dello sfascio sociale, dell'annullamento di ogni valore etico, fattori che hanno indotto la gente anche a drogarsi, o hanno una scuola, una via, una piazza a loro intitolati, o hanno il vitalizio, o predicano ancora dai pulpiti elettorali, o hanno una lapide con su scritta un'epigrafe elogiativa, o si passano tranquillamente e serenamente la loro vecchiaia…

Lino
Lino
6 anni fa

Assurdo