Le campane in città. Le cicale tra gli ulivi che circondano il binario unico, quello tra Corato e Andria. Sono ancora una volta i suoni a guidare i ricordi, quelli mai sbiaditi del tragico incidente ferroviario.
Alle 11.07, lì dove un anno fa persero la vita 23 persone, oggi c’erano i loro familiari. Con loro il vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, che ha affidato all’amore di Dio le anime dei defunti e la sofferenze dei loro parenti. E tante telecamere, pugliesi e non: per non dimenticare. Per chiedere ancora una volta «giustizia per le vittime e più sicurezza per i viaggiatori».
Tanti i fiori e le candele, i cuoricini bianchi e rossi pronti a volare verso il cielo. Sui binari, scritti con la vernice rossa, i nomi delle vittime. Tra le persone arrivate per affidare alla terra l’ennesimo saluto ai propri cari anche qualche dipendente di Ferrotramviaria spa.
Nelle prossime ore, su questa pagina, le parole dei familiari delle vittime coratine – Luciano Caterino e Francesco Ludovico Tedone – e l’intervista a mons. Mansi.