La Procura della Repubblica di Trani ha aperto un'inchiesta (al momento a carico di ignoti) in seguito all'esposto anonimo presentato lo scorso 6 marzo nei confronti di un istituto di vigilanza privata operante a Ruvo. Le circostanze a cui si fa riferimento si sarebbero verificate nell'estate del 2015 e nel gennaio 2016.
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Nella denuncia è scritto che alcune guardie giurate, «approfittando dei compiti di sorveglianza del cimitero cittadino affidatigli dal Comune di Ruvo, si introducevano clandestinamente all'interno dell'edificio destinato a obitorio, facendosi ritrarre in posa con alcuni defunti che purtroppo stazionavano per la notte prima del rito funebre».
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Nell'esposto si precisa che «tra le mansioni dei vigilanti non è compreso anche il controllo all'interno dell'obitorio, il quale invece deve essere chiuso per la notte a chiunque e partanti tali accessi avvenivano in maniera abusiva».
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Le immagini, di cui è stata inviata documentazione in Procura (che vi mostriamo in parte a corredo dell'articolo), «dopo essere state scattate con il cellulare venivano condivise in un gruppo whatsapp» (in cui sono presenti numerosi dipendenti dell'istituto di vigilanza, ma anche i vertici aziendali coratini), suscitando «il macabro divertimento dei partecipanti che si concretizzava con commenti di ilarità», come si legge nel testo.
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Nell'istanza si chiede di «valutare la sussistenza di eventuali responsabilità penali a carico dei soggetti coinvolti».
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SCIAPITISMO!!
Goliardata che infanga un Egregio Istituto di Vigilanza.
I politici invece si fanno i selfie con il popolo e nessuno parla dei cervelli “morti” che li votano.
Immaturità, un male che ci attanaglia giornalmente. E se nessuno la inculca, non si può acquistare al supermercato.
Atteggiamento irrispettoso ed ingiustificabile…altro che goliardia…vergogna!