Cronaca

Protesta dei migranti nel Centro di accoglienza: «Non c’è rispetto per i nostri diritti». Foto

La Redazione
La protesta dei migranti nel Centro di accoglienza
Rifiuti fuori dal cancello e bidoni utilizzati come barricate. Questa mattina i migranti ospitati nel centro di prima accoglienza di via San Magno hanno manifestato così il loro disagio
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Rifiuti fuori dal cancello e bidoni utilizzati come barricate. È la forma di protesta con cui questa mattina i migranti ospitati nel Centro di prima accoglienza di via San Magno (un paio di chilometri oltre l'Oasi) hanno manifestato il loro disagio.

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Uno stato di agitazione iniziato già intorno alle 7 e proseguito fino a metà mattina, quando nel centro è tornata la calma. Diverse le lamentele dei richiedenti asilo.

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«Non c'è rispetto per i nostri diritti» dicono i ragazzi, tutti giovani e provenienti da Paesi africani, in un misto di inglese e francese.

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«Aspettiamo i documenti da mesi e dormiamo in tanti in stanze non adeguate, visto che qui viviamo in 107 (sarebbero una settantina, invece, secondo i gestori della struttura, ndr).

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In più qualcuno di noi si è sentito male a causa dei cibo che mangiamo: ce lo hanno detto i medici stessi» affermano ancora gli ospiti della struttura. Poi c'è la questione economica: «Ci danno ogni giorno un "pocket money" di 2,5 euro in schede telefoniche, ma noi li vorremmo in contanti».

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Nel tentativo di far conoscere a tutti le condizioni in cui vivono, i migranti hanno impedito agli operatori e ai gestori della struttura di entrare.

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«Sono le richieste di sempre e non ci aspettavamo che mettessero in essere questa protesta» – ha spiegato il direttore del Centro, Luciano Cafagna. «I ragazzi sono qui da circa cinque mesi e non ci hanno mai dato problemi. Eppure oggi, da una situazione di totale calma, ci ritroviamo in queste condizioni. La verità è che sono molto impazienti. Con il mediatore e stiamo cercando di capire come risolvere la questione».

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I Centri d'accoglienza operano i virtù di norme fissate direttamente dalla Prefettura.

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«C’è un lavoro lungo per far capire loro il rispetto delle regole. Loro sono circa 70 e ci sono ben 25 operatori si occupano di loro, sono assistiti anche dal punto di vista sanitario. Comprendiamo l’esigenza di ottenere i documenti, ma chiediamo loro di avere pazienza perché l’emergenza immigrazione è sotto gli occhi di tutti e questo – ha concluso Cafagna – provoca rallentamenti nelle procedure burocratiche».

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Dopo qualche ora la protesta è rientrata con la promessa di risolvere almeno alcune delle questioni poste entro il prossimo 5 novembre.

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Sul posto, a garantire l’ordine pubblico, gli agenti di polizia di Stato e gli uomini della polizia locale.

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giovedì 27 Ottobre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 22:42)

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Daniela Manzitti
Daniela Manzitti
7 anni fa

Sta arrivando la resa dei conti! I denari scarseggiano e gli animi incominciano ad infuocarsi! Quella struttura ospita oltre un centinaio di immigrati, come mai, il Sindaco e le altre autorita’ non si sono degnate di fare un sopralluogo? Eppure il malcontento era talmente evidente che persino nelle nostre case se ne parlava. Il limite dei migranti a Corato e’ stato ampliamente superato, mi auguro che non venga in mente a nessuno di accoglierne altri neanche ai soliti “buonisti” che stanno portando alla rovina il nostro Paese ( Italia).

GeertWilders4president
GeertWilders4president
7 anni fa

Si sono ammalati per il nostro cibo? Che strano, a noi non succede.

Maurizio
Maurizio
7 anni fa

Io non riesco a capire! Ma questa gente cosa pensa? Cosa vuole? Qui non c’è più trippa per gatti, come si suol dire! Al al posto di gigioneggiare tutto il giorno, con le loro forti spalle possono andare a fare i lavori socialmente utili per la collettività che gli accoglie, che non significa che devono elemosinare davanti ad ogni supermercato.

Angela  Mazzilli  Ventura
Angela Mazzilli Ventura
7 anni fa

Ovvio che questa “gente” distrugga le strutture italiane . Mica le hanno pensate, costruite, pagate, loro. Mi auguro che quel porcile dei loro (stessi) rifiuti sia stato recuperato da chi l’ha “creato” . Temo di no ; sarà stato “recuperato” da qualche italiano, che lavora. Ci sono milioni di disoccupati in Italia (purtroppo) a cui nessuno rimborsa le spese telefoniche, o prepara piatti caldi , OGNI GIORNO in porzioni monouso . è davvero troppo ; povera la nostra amata Italia. Dov’è l’arte, la poesia, la musica, la fantasia, la moda, l’unicità degli italiani ??? Prego il sindaco , il senatore, e l’amministrazione di pensare un pò di più ai problemi della nostra gente , alle difficoltà dei nostri commercianti di Corato , “strozzati” da tasse ,scadenze ,doveri di ogni tipo. GRAZIE , Angela Mazzilli-Corato .

Domenico cialdella
Domenico cialdella
7 anni fa

Iniziamo anche a trovare altre situazioni abitative, perché su via San Magno sono un pericolo pubblico quando ogni giorno fanno quei 3 Km a piedi o con le bici. Prima o poi qualcuno avrà sulla coscienza qualche decesso per incidente. Percorro quella strada ogni giorno !!!!

disco disco
disco disco
7 anni fa

Via da corato!! Non è normale che chi paga fior di tasse, chi fa la differenziata, chi offre la mancia fuori dal supermercato … deve vedere questo scempio! Non si tratta nè di razzismo nè di classismo, ma da gente che fugge da posti INCIVILI, SPORCHI e IRRISPETTOSI si pretende CIVILTA’, PULIZIA e RISPETTO!! Non si lamenta chi SI GUADAGNA I POCHI SOLDI LAVORANDO, ma si lamentano loro che stanno tutto il tempo a rilassarsi … iniziassero a pulire le strade, a raccogliere i rifiuti, ad aiutare gli anziani, ad accompagnare i clienti alle auto prima di chiedere soldi CONTANTI. Allora si che potrebbero pretendere qualcosa. E gli assessori e i politici dove sono?? Ospitassero tutti nelle loro case … ah, no, è vero, loro non hanno ancora il diritto di voto!

Anna de leo
Anna de leo
7 anni fa

Da buonista dico che bisogna credere in ciò che si fa, quindi dedicarsi al proprio lavoro con passione non burocratizzandolo e vedremo la differenza

Ziko
Ziko
7 anni fa

Ah che brutta fine che faremo…poveri nosti figli….le conseguenze le avremo fra tanti anni…e saranno amarissime…povera Italia….la stanno rovinando….insieme all’Europa…e chissà per quale motivo..

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Due commenti antitetici, anche se entrambi caratterizzati dai toni pacati. Chi non vuole l’invasione si limita, eccetto che in casi isolati, a protestare alla televisione. Chi invece accetta volentieri l’invasione, “disorientato” dalla religione o da una ideologia ormai ampiamente superata, non concede di certo la propria casa, ma pretende il sacrificio di tutti. Due modi morbidi, ugualmente criticabili, di affrontare questo enorme problema. L’Italia è sempre stata al centro di esodi e trasferimenti biblici di gente proveniente dai quattro punti cardinali, spinta dagli stessi motivi di oggi. Ma mentre prima questa spesso si adattava, ora vi è la richiesta umanamente legittima di essere accolti e curati nel più dignitoso dei modi. Di integrazione bilaterale, se ne parla poco. Per non parlare poi, di sfruttatori e speculatori…

Luigi Maldera
Luigi Maldera
7 anni fa

Adesso dove sino tutti i buonisti accoglienti e i ragazzi che hanno contestato Matteo Salvini a Corato???? Perché non sono corsi ad ospitare i loro “fratelli africani” tutti buoni con il culo degli altri!!! Non sono razzista, ma trovo intollerabile che qieste persone che NON SCAPPANO da nessuna guerra o meglio, solo il 3% scappa realmente da un conflitto, sputi sull’acvoglienza che gli viene offerta!!! Credo che in Italia si stia superando ogni limite, non possiamo accogliere tutta l’Africa, e su questo Salvini ha ragione, considerando che i nostri indigenti vivono in auto o per strada e a nessuno gli frega neanche un pò delle condizioni in cui versano!!!
Il prossimo voto lo darò a Noi con Salvini, l’unico movimento politico che sta dimostrando che oltre agli slogan c’è anche la sostanza!!!

Pietro198
Pietro198
7 anni fa

Accolti, lavati, vestiti, ospitati a spese nostre ora pretendono pure contanti. I contanti gli farei dare dai proprietari delle strutture che gli ospitano i quali riscuotono un bel compenso per ospitare queste persone. Per carità gli aiuterei pure questi sfollati, ma pensiamo prima ai nostri disoccupati, i senza casa ecc. ecc. Farei un bella cosa: dopo averli accolti e rifocillati gli metterei di nuovo sulle navi e li rimanderei tutti indietro fino a quando lo capivano. Sicuramente anche queste sono spese per la collettività ma per lo meno dopo un pò di tempo, credo, che non gli conveniva più passare per l’Italia visto che poi si ritrovavano al punto di partenza.

M.G.
M.G.
7 anni fa

Sono daccordo con il sig.maldera…..tutti coloro che dicono che noi dobbiamo ospitali possono prenderli in casa e gestire al meglio la cosa…..anche perché ho notato che questi ragazzi. ..vanno in giro anche la notte. ..quindi state tranquilli che così facendo prima o poi qualcosa succede……..e poi ne piangeremo le conseguenze.

Oriana Ceschin
Oriana Ceschin
7 anni fa

Non è bello che creino problemi perchè sono già un problema. Devono capire questo. Ci sono 25 operatori e l’assistenza medica. Al loro paese non avevano tutto ciò. Non dobbiamo però strumentalizzare questa protesta. Peronalmente manderei Savini dentro il centro ad ascoltare storia per storia, uno per uno. Poi veda cosa si può fare, anche per mandarli a casa loro.

Angelo
Angelo
7 anni fa

Ci sono giovani laureati a casa perchè il JOB ACT non li accetta (maggiori di 29 anni), ci sono anziani che non arrivano a fine mese, NON ci sono piu’ i sindacati, non ci sono bambini perchè le NUOVE GENERAZIONI non possono ECONOMICAMENTE! poi ci sono loro, gli immigrati che per ragioni economiche vengono in Italia. Qualcosa non torna, c’e’ “qualcuno” che si stà arricchendo!!!!! E quel qualcuno la gente…..lo VOTA ancora…

Angela  Mazzilli  Ventura
Angela Mazzilli Ventura
7 anni fa

Una domanda senza (ALCUNA) polemica, dico davvero , al signor Francesco Losciale, che non è un “superfifiale razzista” come noi che abbiamo commentato, magari con poca ipocrisia . Volevo chiederLe : Lei, che (ripeto, non è un razzista “superciale” – neanche io lo sono, mi creda sulla parola) QUANTI (numero) migranti africani ha ospitato a casa sua , assieme con la sua famiglia ??? Ci aspettiamo una risposta precisa , chiara , esaustiva , senza “giri di parole” . GRAZIE , distinti saluti e cordialità . Angela Mazzilli – Corato .

giampaolo mosconi
giampaolo mosconi
7 anni fa

se non stanno bene qui da noi riprendessero il loro barcone e se ne ritornassero da dove sono venuti. niente altro.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Leggo il solito luogo comune: “la nostra bassa natalità”. Vi sono trecento milioni di italiani, dalle prime emigrazioni alle ultime, che si sono sparsi per il mondo: quando una persona è costretta, per trovare lavoro, a lasciare il proprio paese, la propria provincia, la propria regione, la propria nazione, significa che in quel paese, in quella provincia, in quella regione, in quella nazione, esiste già una persona di troppo. Oltretutto noi, facendo di “tutta l’erba un fascio”, siamo considerati arruffoni, inquinatori, casinisti, indisciplinati, maleducati, anarchici, e già in due facciamo più confusione di cento svizzeri messi insieme. E questo conta molto, nel considerare la densità demografica da non invidiabile record europeo, di una certa zona d’Italia. Noi avremmo bisogno, per il ricambio, di persone migliori di noi: altrimenti, bastiamo già noi.