Prima via Frascolla, ora piazza Cannizzaro. Dopo la palazzina pericolante puntellata nel centro storico proprio all’indomani del tragico crollo di Barletta, anche per un altro fabbricato cittadino – stavolta all’angolo tra piazza Cannizzaro, via Mascagni e via Giotto, alle spalle di viale Cadorna – è stato disposto l’immediato sgombero e la messa in sicurezza.
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Il tratto di strada è stato transennato ed interdetto al transito veicolare e pedonale in corrispondenza dei numeri civici 30-32 di via Giotto, 9-11 di pazza Cannizzaro e 1-3 di va Mascagni.
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Alla luce di questi episodi, considerato lo stato di allerta che si è venuto a creare nelle cittadinanza coratina a seguito del crollo del fabbricato di Barletta e dopo l’invito al monitoraggio della stabilità degli edifici diffuso dalla Prefettura di Bari, la Giunta comunale ha nominato una commissione composta da professionalità individuate nell’ambito della struttura comunale, per la valutazione degli immobili a rischio per la pubblica e privata incolumità.
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A coordinare la commissione è l’arch. Pasquale Antonio Casieri, Dirigente del Settore Urbanistica. Ne fanno parte anche l’ing. Giuseppe Amorese, Dirigente del Settore Lavori Pubblici, l’ing. Gianrodolfo Di Bari, Dirigente del Settore Ambiente e l’arch. Simona Gagliardi, Funzionario del Settore Urbanistica.
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La nomina della commissione è stata effettuata per dare immediate risposte alla cittadinanza e realizzare un’accurata ricognizione degli edifici pericolanti ma, soprattutto, per programmare e pianificare in tempi brevi eventuali interventi da eseguire sugli edifici in stato di degrado statico.
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Molte delle numerose ordinanze di messa in sicurezza notificate sino ad oggi ai proprietari degli immobili degradati – fa sapere il Comune – sono infatti state puntualmente rimaste inevase, soprattutto nel centro storico.
Su via Roma il palazzo “de r pete pezzute” DA ANNI delle gravi crepe a pietre portanti sono mantenute con un semplice palo metallico…. tutti noi vediamo, col temp ci sembra normale e nessuno agisce. Ma vedo che stiamo aprendo degli ombrelli dopo il DRAMMA DI BARLETTA.