Cronaca

Centro storico: altra serata, altra rissa. Gli psicologi: «È la fase del branco»

La Redazione
Controlli della polizia nel centro storico (immagine di repertorio)
Il presidente dell'Ordine degli Psicologi di Puglia, Vincenzo Gesualdo, sottolinea la necessità di intervenire tempestivamente su questo genere di episodi, al fine di scongiurare conseguenze più gravi
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Lo scrivevamo giusto due giorni fa: nel centro storico ogni sera si verifica una rissa. E la giornata di ieri, purtroppo, sembra non aver fatto eccezione. Diverse testimonianze raccontano infatti di nuovi momenti di tensione che si sarebbero verificati poco dopo mezzanotte, ben oltre l'inizio del coprifuoco fissato alle 23: un gruppo di giovanissimi avrebbe aggredito un uomo in via Mercato, strada che da piazza Di Vagno conduce verso corso Garibaldi.

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Su questo genere di episodi interviene anche Vincenzo Gesualdo, presidente dell'Ordine degli Psicologi di Puglia. «I mesi chiusi in casa, la convivenza forzata, una vera e propria condizione di cattività hanno amplificato uno stato di tensione e stress che da alcuni ragazzi è stato introiettato e rivolto contro sé stessi procurando un innalzamento esponenziale di situazioni depressive, comportamenti autolesivi, suicidi e tentati suicidi. Da altri adolescenti invece è stato agito contro gli altri alimentando risse ed aggressioni con le modalità tipiche del branco».

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Gesualdo sottolinea: «bambini, preadolescenti e adolescenti sono i soggetti che hanno subìto le maggiori ripercussioni durante la pandemia. Il loro naturale e fisiologico bisogno di relazioni reali finalizzate alla conoscenza di sé e dell’altro sono stati spazzati via da centinaia di ore dietro gli schermi controllati da docenti e genitori in un contesto nel quale solo la performance ha costituito un valore. Moltissimi hanno mollato. Si presume che. circa 200.000 ragazzi abbiano abbandonato la scuola.

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La precarietà esistenziale e la mancanza di un orizzonte che nessuno ha indicato, né scuola, né scienza, né politica, né famiglia, hanno disorientato i nostri ragazzi rendendoli ancor più fragili. Alcuni si sono isolati, altri hanno costituito branchi che si caratterizzano per la orizzontalità generazionale e la necessità di avversari o nemici per l’affermazione della propria identità gruppale. La lotta per la sopravvivenza ci ha portato a litigare per l’accaparramento dei vaccini, poi per la loro somministrazione abbiamo costruito le categorie dei privilegiati, dei furbetti, dei dimenticati, degli arrabbiati e dei depressi» continua Gesualdo.

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«La pandemia ci ha lasciato il deserto dell’anima, delle passioni, della vitalità: il languishing. Alla prevalenza del linguaggio verbale delle piattaforme che ci hanno virtualmente connesso, abbiamo contrapposto il linguaggio del corpo sia esso mortificato in sé stesso o nell’agire l’aggressione. Abbiamo bisogno di recuperare spazi di condivisione e di ascolto, territori di comunità e solidarietà» conclude Gesualdo. «Abbiamo bisogno di presidi sul territorio per l’accoglienza del disagio e della sofferenza a partire dalla scuola e dalla famiglia dove occorre riconquistare la semantica del contatto, della vicinanza, dell’abbraccio in una sorta di un rinascimento del valore della affettività e delle relazioni in cui l’altro non è il nemico da combattere o il soggetto da bullizzare ma chi permette di costruire la propria identità nella differenza e nella diversità come valori e non come stigma».

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giovedì 27 Maggio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 7:51)

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State Comodi
State Comodi
2 anni fa

Ci sarebbero tanti lavori da fare “in branco”…tipo andare a spietrare la murgia. Così anche da essere stanchi, oltre che soddisfatti, per poi non riuscire a far tardi la sera e poter dormire tutti belli abbracciati…in branco.

Aldo
Aldo
2 anni fa

Beeeella la fase del branco, bella assaje! E la fase d' r' mazzat', quando?

Costantino
Costantino
2 anni fa

Degrado sociale e famigliare allo stato puro, specialmente da parte dei genitori di questi ragazzi. Gente priva di valori e doveri. Purtroppo si trova la scusante della pandemia,ma non sono per niente d'accordo. Allora tutti i ragazzi andrebbero per conto loro?EDUCAZIONE MERCE RARA .

No comment
No comment
2 anni fa

Con tutto il rispetto per il sig. Gesualdo, questi episodi si verificavano anche prima della pandemia, e in diversi orari e luoghi. Quindi non attribuiamo sempre tutto alla pandemia. Vogliamo poi parlare “dell'educazione”? Ad iniziare dal rispetto delle regole, non meno importante il “coprifuoco”? E inutile anche chiedersi dove sono i genitori, di questi ragazzi che sono fuori casa dopo le 23:00……

Aldo
Aldo
2 anni fa

A proposito di psicologi: ricordo una scena del film “Sole a catinelle”…

Luigi CIALDELLA
Luigi CIALDELLA
2 anni fa

Ma quale effetto pandemia e branco… questa è solo maleducazione ed emulazione di falsi stereotipi che la tv propina. Basti vedere ogni film non c’è ragazzo normale tutti problematici e complessati; i ragazzi non fanno altro che imitarli e comportarsi di conseguenza. Basti vedere nei mesi precedenti anche con la zona rossa, c’erano tanti ragazzi in giro per cui non posso credere ai mesi chiusi in casa perché quasi nessuno ha rispettato le regole.

ML
ML
2 anni fa

Ci vuole un orientamento lavorativo per i ragazzi e farli entrare da subito nel mondo del lavoro. Per chi vuole continuare un percorso di studi incentivi e motivazione. Tutto questo di cui è carente la scuola al giorno d'oggi

nerdrum
nerdrum
2 anni fa

la forzata ricerca delle risposte nella psicologia dell'adolescenza ha dato questi risultati. bla, bla, bla. una giustificazione, un risvolto x tutto. la gente di mezz'età conosce bene cosa ha voluto dire essere educata e crescere nel rispetto degli uomini e delle cose. nn mi venite a parlare di violenza, di prevaricazione, di sottomissione alla patria potestà. nessuno è mai rimasto traumatizzato da qualche ceffone, dalle “spalmate” del maestro, da qualche punizione e/o privazione. se il potere genitoriale è morto, nn facciamo morire quello delle forze dell'ordine che dovrebbero trattare questi ragazzi come veri e propri malviventi….coloro che mal vivono.

Franco
Franco
2 anni fa

Poche chiacchiere e giustificazioni sociologiche-psicologiche, una bella secchiata dal balcone è sempre la più efficace.

Ricdomy
Ricdomy
2 anni fa

(Parte1)
Leggere delle scusanti così aberranti non si possono sentire.
Senza offesa alla figura degli psicologi, ma voi pensate veramente che questo mal costume, maleducazione, menefreghismo, violenza gratuita, eccc sia lo scotto della pandemia??
Ma veramente dite??
Dovete analizzare il loro vissuto e la loro vita iniziando dalle famiglie che non danno regole (sono loro senza regole in primis) da come si comportano a scuola (se vanno)..
Ci vogliono regole in tutto
Purtroppo le pene come ben sappiamo non esistono in Italia e questo rafforza il loro pensare malato. Se con il coprifuoco tutti gli sfaciannati sono liberi di incendiare le auto, molestare la gente ecc, figuriamoci senza.
Come più volte ho ipotizzato, siamo arrivati al punto di girare armati e ognuno si fa giustizia da sé.

Mest Catal
Mest Catal
2 anni fa

Se continuiamo solo a giustificare questa gentaglia dando sempre la colpa alla società, alla pandemia, al bisogno di affetto al disagio sociale andremo sempre peggio. Il punto di vista degli psicologi avvallato da una parte della politica può anche essere valido ma non è realistico. Se io mi incontro con gli amici, mangio e bevo qualcosa e passeggio normalmente sono civile. Se io invece esco di casa mi faccio 3/4 birre e poi cocktail e poi canne divento incivile perchè non sono più in grado di ragionare. Ma io ho necessità di comportarmi così? Mi obbliga qualcuno a farlo? Guadagno qualcosa? Se a queste domande rispondo SI forse non sono forte e sicuro come voglio e credo di essere piuttosto sono un debole deficiente e testa di C…o che segue le stupide mode.

Ricdomy
Ricdomy
2 anni fa

(Parte2)
Adesso qualcuno si pronuncerà con buoni sentimenti, di tolleranza e benevolenza….
Ma quando mai noi alla loro età eravamo fuori la notte, andavamo in giro distruggendo e picchiando…
Purtroppo quello che non si ammette è che i giovani d oggi non sanno fare niente, vengono coccolati da una parte, lasciati soli con i loro stupidi giochi on line, chat, tik tok, ecc. Secondo voi questo è il miglior modo di crescerli? Ti senti dire che devono essere liberi, non gli puoi negare questo o quello, ma a chi?? Quanto mai?? È voi continuate a dare la colpa al covid. È vero sto maledetto Covid ha stravolto le vite a tutti,per i motivi che tutti sappiamo ma giustificare queste azioni no. Ci vogliono più controlli, pene e regole.

U SPLAT
U SPLAT
2 anni fa

Quello che dicono gli psicologi è esatto perchè i ragazzi sono un branco ma è più giusto dire che sono un branco di pecore. Sono tutti uguali con lo stesso taglio di capelli, con lo stesso modo di vestire, con lo stesso modo di parlare, con lo stesso modo di fare e di pensare. Sembra che ci sia un pastore che guidi tutto il gregge e che lo porti al pascolo. Così è più facile annullare le diverse volontà in modo da poterle controllare più agevolmente e indirizzare il futuro. Comunque se ai giovani va bene così ci aspetta una società allo sbando.

Ss
Ss
2 anni fa

Ne’ma questi stanno proprio frecati????????????????.Gli psicologi peggio di loro.

Ss
Ss
2 anni fa

Se in Italia esistesse la legge,che non e’uguale per tutti,certe m….starebbero nel posto che meritano.Ovvio tutto parte dalla scuola,gli insegnanti oramai hanno perso valore,visto che ci si rivolge a loro chiamandoli prof.Ammesso è concesso che
L’abbiamo frequentata la scuola,poi ci sono i genitori social che sono peggio dei figli.

Gigi Gusto
Gigi Gusto
2 anni fa

Prima del covid facevano le stesse cose. Basta a nasconderci dietro la pandemia

catall
catall
2 anni fa

Grossolano errore sostenere che certi comportamenti siano propri solo degli adolescenti.
La maleducazione è, per restare in tema, un virus che colpisce tutti a prescindere dall'età.
Purtroppo non si fa nulla per impedire a questa gentaglia di mortificare questo paese che sembra davvero allo sbando.

annavenitucci@libero.it
annavenitucci@libero.it
2 anni fa

è bello che di fronte ha un problema intervengono i sapienti senza concludere niente,parlano,parlano e basta il problema vero è che non c'è chi fa rispettare le regole della vita, questi ragazzi hanno bisogno di esempi e lezioni anche dure per farli uomini e donne
. non serve il psicologo serve uno stato che sia duro con certi individui.