L'emergenza

Piazza Venezuela, esposto dei residenti: «Degrado ​sottovalutato, ora vogliamo risposte chiare»

La Redazione
Piazza Venezuela
Sottoscritto e inviato al sindaco, al prefetto di Bari e ai rappresentanti delle forze dell'ordine, un esposto un cui descrivono la situazione in cui sono costretti a vivere
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Non solo il doppio accoltellamento di sabato scorso. Ma una lunga serie di violenze ed episodi di degrado che si trascina da tempo. È un quadro a tinte fosche quello descritto dai residenti e dagli esercenti di piazza Venezuela che hanno sottoscritto e inviato al sindaco, al prefetto di Bari e ai rappresentanti delle forze dell'ordine, un esposto un cui descrivono la situazione in cui sono costretti a vivere. Chiedendo, nella circostanza, risposte «chiare, immediate e risolutive».

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«Alla luce anche dei fatti cruenti verificatisi nel tardo pomeriggio e nella serata del 20 febbraio – scrivono i cittadini residenti, domiciliati e anche esercenti di attività commerciali nel quartiere in cui è ubicata piazza Venezuela – segnaliamo lo stato di degrado, pericolo e insicurezza in cui siamo costretti a vivere da alcuni anni. 

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È sufficiente ripensare a quanto è avvenuto in diverse occasioni proprio negli ultimi anni ed in particolare negli ultimi mesi, per rendersi conto che chi di competenza ha sottovalutato o quanto meno non provveduto a risolvere le situazioni di effettivo degrado e pericolo maturate nella zona. Eppure sulla piazza Venezuela si affaccia l'ingresso di una scuola per l'infanzia molto frequentata, nelle immediate vicinanze c'è un ufficio postale con annesso sportello bancomat, la stessa piazza accoglie nell'arco della giornata numerosi bambini, anziani e famiglie che sulle panchine e al riparo dal traffico automobilistico cercano riposo e svago, purtroppo sempre più spesso in compagnia di personaggi poco rassicuranti ed in stato di evidente alterazione per l'uso di alcolici o altro».

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I cittadini sottolineano «quanto è accaduto proprio il 20 febbraio scorso è un avvenimento che non può lasciare indifferenti le autorità preposte all'ordine pubblico ed alla sicurezza dei cittadini. A questo si aggiunga anche il fatto che è sicuramente a conoscenza di carabinieri e polizia di Stato che nella zona si pratica la vendita e lo spaccio di sostanze stupefacenti, considerazione questa riveniente dall'essersi verificati più volte interventi delle forze dell'ordine proprio in zona».

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Ieri, dopo la riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, Palazzo di città ha fatto sapere che «quanto accaduto nello scorso fine settimana è da ricondurre a situazioni di degrado, marginalità sociale, alcoolismo e instabilità psichica su cui l'amministrazione è già impegnata e su cui ha ribadito il proprio intervento con determinazione, sia attraverso i necessari controlli, sia con politiche sociali di prevenzione».

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I sottoscrittori del documento chiedono quindi «un intervento deciso e risolutore delle Istituzioni e delle forze dell'ordine. Tergiversare può portare solo ad aggravare una situazione già compromessa gravemente, può addirittura incoraggiare chi voglia continuare ad adottare comportamenti irrispettosi ed irrisori del vivere civile, che si fonda sì sulla comprensione delle difficoltà in cui può versare qualcuno nell'odierna pandemia, ma si basa sul rispetto delle norme e dei codici di comportamento civili. Fiduciosi attendiamo una risposta chiara, immediata, risolutiva».

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mercoledì 24 Febbraio 2021

(modifica il 3 Agosto 2022, 10:36)

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Maurizio
Maurizio
3 anni fa

Mi spiace per i residenti ma questi avvenimenti si chiamano inclusione con tanto di reddito di cittadinanza……

Antonio
Antonio
3 anni fa

Ma cosa dite… come dice in sindaco professore e filosofo, a Corato è tutto SOTTO CONTROLLO. Scusa sindaco ma dove vivi? Sulla luna??????

dina di
dina di
3 anni fa

Se ci fosse stato Perrone, avremmo avuto più carabinieri in giro ed i vigili urbani sempre pronti a controllare il paese. Ma da un Sindaco cattocomunista che pensa di eliminare la delinquenza con la ” inclusione sociale” che cosa possiamo aspettarci!

Giovanni la Quaglia
Giovanni la Quaglia
3 anni fa

Come sempre qualunque cosa si dice o si fa è colpa del sindaco. La gente che commenta solo contro il sindaco dovrebbe imparare a leggere gli articoli e a capire chi è il soggetto. Poi bisogna farsi un esame di coscienza e chiedersi: perché la città è arrivata a questa situazione? .cosa è successo negli ultimi anni ? Chi ha governato negli anni passati? Quanto tempo sono durati in carica gli ultimi sindaci eletti? Perché i sindaci non hanno potuto fare il loro lavoro? Perché i cittadini hanno scelto il professore?

Luigi Musci
Luigi Musci
3 anni fa

Purtroppo è così… se il Sindaco non si vede mai in giro , ed è COSÌ, è ovvio che il problema sicurezza in città non esiste. Se lui va a letto alle 22 e non gira in città non si renderà mai conto della situazione dell’ordine e della sicurezza a Corato. Ieri doveva chiedere il rafforza dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Inoltre nel programma elettorale è previsto il rafforzamento dell’organico della Polizia Locale. Iniziamo e quanto meno diamo modo di far vedere la laboriosità della nuova amministrazione. Ricordo ai sinistroidi che con PERRONE ai primi 100 gg. di amministrazione, la città era un cantiere aperto! Inoltre cambiamo i lampioni stradali a led, più luce e meno costi uguale più deterrenza.

ALDO GRAMMATICA
Aeldus
3 anni fa

Siamo una nazione di sinistra, una regione di sinistra, un comune di sinistra. La legge è che ognuno può fare che c…. zo vuole.
Troveremo migliaia di buonisti e giuristi che diranno che non si può pretendere che ad un coratino o un extracomunitario o chiunque sia impedito di fare ciò che vuole.
Poi non appena un poliziotto “sfiora” un rompiscatole che infastidisce un povero anziano o un bimbo o una donna apriti cielo : “fascista, assassino,…”