Quest’anno il Natale parla la lingua della pace e dell’accoglienza attraverso la musica e l’arte, grazie al murales realizzato dagli studenti del liceo artistico "Federico II Stupor Mundi" di Corato e la scuola secondaria di primo grado "De Gasperi".
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La musica è linguaggio universale, come lo sono le immagini, in grado di superare i confini linguistici e geografici, che, pur necessari, spesso sono limiti che producono conflitti. Questo è un murales della pace, del superamento dei conflitti d’ogni genere, è l’immagine dell’inclusione e dell’accoglienza.
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Il murales, nato da un’idea degli studenti della De Gasperi, la quale ha fatto della musica una sua specificità dell’offerta formativa sul territorio di Corato, unica scuola per ragazzi che ha istituito un corso musicale, offrendo una straordinaria opportunità di educare l’emotività, il sentimento e il protagonismo positivi, ha trovato fertile terreno negli studenti del liceo artistico, molti dei quali oltre a studiare la cultura artistica, sono appassionati e studiosi di musica. Il laboratorio didattico ha preso le mosse dai disegni proposti dai preadolescenti di via Sant’Elia per giungere alla creazione di un mito, capace di spiegare creativamente la storia della nascita del suono. Gli studenti del liceo artistico hanno avviato la ricerca scoprendo su internet un video della Nasa che riproduce i suoni emessi dai pianeti del sistema solare. Proprio da questa iniziale scoperta è nata l’idea del mito, la primordiale forma di razionalità: quando non c’era la spiegazione dell’origine di un fenomeno si ricorreva al mito per dare ordine e fondare la base dei comportamenti».
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Sono state dipinte 18 sequenze narrative:
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1. All’inizio un coloratissimo “Big Bang” sonoro che si è diffuso nell’Universo, reso da cinque fasce colorate (riferimento ai cinque righi del pentagramma musicale) che disegnano una specie di chiave di violino espansa e che trovano una sintesi nel giallo fascio di luce sonoro che attraversa ogni luogo nello spazio infinito.
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2. Una divinità (nei miti c’è sempre una divinità) accoglie nei suoi orecchi i suoni e ne fa dono al mondo attraverso la sua lunghissima lingua, da cui spuntano ampolle trasparenti contenenti i prototipi ideali del linguaggio musicale e degli strumenti futuri
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3. Esplode una di queste ampolle
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4. E il Suono comincia a vagare attraversa i pianeti
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5. Sulla terra, come un’alba boreale, colora il cielo
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6. Attraversa le piante, gli alberi
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7. L’acqua e tutti gli esseri viventi
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8. L’essere umano ne è trapassato
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9. Il Suono percepito con il corpo e i cinque sensi, passa al cuore il cui battito offre il ritmo ancestrale
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10. Il cervello, organo straordinario ne elaborare il linguaggio
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11. Le mani e i piedi ne riproducono i primi semplici suoni
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12. Fino ad inventare gli strumenti musicali che danno forma a invenzioni straordinarie
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13. Un omaggio a Beethoven, proprio per il 250° anniversario della sua nascita: il 16 dicembre si stava lavorando proprio al suo grande faccione
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14. Un omaggio all’espressione musicale contemporanea
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15. Il Maestro che dirige le armonie del mondo
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16. Infine il miracolo dei nuovi strumenti tecnologici, cellulare ed internet, che consentono di viaggiare con la musica in tutto il mondo
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17. Un breve racconto del mito della Nascita del Suono, immaginato e scritto dagli studenti che hanno realizzato il murales
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18. L’ultimo pannello accoglie i tre loghi delle istituzioni che hanno dato forma al progetto, intrecciati da una parietale fiorita: forze autoctone territoriali in grado di far rifiorire la città.
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«Un’esperienza importante – prosegue De Feo – perché questo lavoro ha mostrato come una superficie vuota e in degrado può essere trasformata da un’idea e dai colori che le danno forma: un’opera collettiva per la comunità. Gli studenti si sono profusi nell’impegno per rispettare i tempi della consegna del lavoro, rimanendo a dipingere anche fino alle 16,00 di pomeriggio consapevoli che oltre a realizzare un progetto interessante avrebbero restituito alla città e al quartiere di via Sant’Elia un po’ di Bellezza: cinquanta metri di Bellezza che ognuno potrà godersi passeggiando, soffermandosi, perdendosi con la fantasia nell’individuare tutte le forme e i colori. Una piccola galleria d’arte all’aperto, per tutti, gratis, da visitare, in questo momento di pandemia, nei limiti delle norme per la sicurezza, per regalarsi un po’ di buonumore e ottimismo. Perché in fondo la grande varietà dei suoni è stata resa con la pluralità dei colori dell’arcobaleno.
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L’inaugurazione è avvenuta con la presenza di tutti i protagonisti di questa buona avventura d’arte e cultura nata dall’incontro di una triplice volontà, oltre che dal supporto materiale e morale di diverse realtà del nostro territorio: la Fondazione Cannillo, la scuola De Gasperi e il Liceo artistico di Corato, l’azienda Edil Euro di Berardi Gianni & Vito, la ditta Carnicella costruzioni, la condivisione morale e culturale del governo della città di Corato, rappresentato dal sindaco Corrado De Benedittis, l’assessore alla cultura Beniamino Marcone e l’assessora alle politiche giovanili Federica Buonsante, con l’intervento dei sacerdoti Vito Martinelli e Fabrizio Colamartino, con l’importante e significativa presenza anche di alcuni dei genitori degli studenti-artisti, tutti presenti, che hanno partecipato alla “mitica” impresa del Murales del Suono. Il "Murales del Suono" inaugura le gallerie all’aperto della città?
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* docente del liceo artistico Federico II stupor mundi
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Meraviglioso… complimenti ragazzi siete stati fantastici e bravissimi. Grazie ????