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​«Come in cielo così in terra», la Sacra Famiglia “dona” alberi al quartiere

La Redazione
​«Come in cielo così in terra»
Così è intitolato il progetto estivo della parrocchia Sacra Famiglia che si è concluso qualche giorno fa e ha coinvolto diversi giovani
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«Come in cielo così in terra»: così recita il Padre Nostro e così è intitolato il progetto estivo della parrocchia Sacra Famiglia. Quella stessa terra che ora nutrirà gli alberi piantumati nella piazzetta don Ciccio Tattoli e in via Lago di Viti dai giovani che hanno aderito all’iniziativa, una quarantina, seguiti da una ventina di animatori.

Somministrando un questionario tra i giovani attraverso il quale si è potuto constatare quanto sia grande negli adolescenti il desiderio di rivedersi e di intraprendere delle attività in comune, tornare a vivere esperienze di collaborazione, fraternità, dialogo dopo il periodo della quarantena. Una quarantena che non ci ha resi migliori.

«Diversi dati finora raccolti, tuttavia, – scrivono dalla parrocchia – non descrivono, almeno nel quartiere interessato dalla parrocchia, una situazione particolarmente felice: il desiderio di dimenticare quanto vissuto, di voltar pagina rispetto alle numerose restrizioni in molti pare essersi spesso tradotto in un atteggiamento di notevole irriverenza nei confronti delle norme e delle strutture della vita comune. La parrocchia è ben consapevole delle proprie responsabilità e potenzialità in ambito educativo: il gruppo degli educatori, impegnati nella pastorale giovanile, percepisce questo tempo come l’opportunità per innescare un certo riscatto rispetto alle numerose fragilità della vita sociale constatate».

Da questa premessa nasce il progetto “Come in cielo così in terra”, una costellazione di iniziative che ha visto impegnati i ragazzi di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni per tutto il mese di agosto. Il progetto ha previsto tre diversi ambiti di azione: il primo riguarda il settore sportivo-relazionale con l’istituzione di attività ludiche e cinematografiche, il secondo la conoscenza del territorio urbano ed extraurbano attraverso itinerari guidati da esperti nel settore, il terzo consiste in attività laboratoriali volte alla creazione di manufatti artigianali, ripristino di aiuole, piantumazione di alberi, riqualificazione del territorio adiacente alla Parrocchia.

Proprio quest’ultima è stata tra le più apprezzate perché ha ridato vita a spazi condivisi non solo dai fedeli della parrocchia ma dall’intera collettività. «La fornitura dei 16 alberi, – racconta il referente Claudio Bucci – piantumati da ragazzi, volontari e da don Fabrizio Colamartino, è stata frutto della generosità dei parrocchiani e di alcuni fondi messi da parte negli ultimi anni attraverso le attività dei giovani mentre la rimozione di vecchie radici da alcune aiuole è stato svolto dall’impresa edile Diasparra e da altri privati. In via Lago di Viti sono stati piantati dei lecci, come quelli già esistenti mentre nei pressi della rotonda di via Gravina sono stati utilizzati dei pioppi. Misti, invece, gli alberi della piazzetta intitolata a don Ciccio Tattoli».

Nei giorni precedenti era stato anche ridipinto e valorizzato il muro di cinta dell’istituto De Gasperi. «Il tema deriva direttamente dal toponimo: via Lago di Viti. – spiega il referente Gianluca Cannillo – Abbiamo ripreso l’immagine delle vigne, dei viticci, delle foglie, dell’uva e della pioggia che una volta formava per l’appunto un “lago”. Lo stile è tutto geometrico per riprendere quanto già si nota nel quartiere. Nulla di dinamico, di disegnato con linee morbide, ma squadrato per rispettare lo stile del quartiere. Ci ha aiutato Francesco Pio Marcone, un ragazzo di Corato, studente dell’accademia di belle Arti e pittore».

Il murale non è ancora concluso. In sede di progetto si era pensato di inserire il titolo del murale accanto a quelli già creati, ma probabilmente saranno ricoperte anche le altre pareti del muro in via Lago di Viti. Il verde continuerà ad essere manutenuto. In piazza Tattoli verranno piantati ancora tre alberi ma il progetto non si ferma e continuerà, con dolcezza, a prendersi cura del quartiere.

giovedì 3 Settembre 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 22:10)

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coratino
coratino
3 anni fa

Esempio da seguire. Coinvolgere ed insegnare ai giovani ad avere rispetto e cura degli spazi comuni. Complimenti.

Franco
Franco
3 anni fa

Si sta piano piano sostituendo la teologia con l'ecologia.

Franco
Franco
3 anni fa

Diceva Pio X: “I modernisti predicano una carità senza fede”.

Giovanni RANDOLFI
Giovanni RANDOLFI
3 anni fa

Grande Don Fabrizio le idee dei giovani restano sempre tali, non invecchiano mai. Ben venga la sana emulazione di queste iniziative.

Ella
Ella
3 anni fa

Braviiiii e bello vedere ragazzi che si impegnano per il sociale ora tocca a noi rispettare il loro operato!! Complimenti