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Rientri da Spagna, Malta e Grecia: «Se tampone è negativo, si interrompe la quarantena»

La Redazione
Tampone
La Regione: «In caso di esito negativo al test tampone, anche chi proviene da Spagna, Malta e Grecia potrà interrompere la quarantena, purché non siano casi di "contatti stretti" o "confermati"»
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In caso di esito negativo al test tampone, anche chi proviene da Spagna, Malta e Grecia potrà interrompere la quarantena, purché non siano casi di “contatti stretti” o “confermati”. Così scrive il Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia dopo l’ordinanza emessa ieri (la numero 335) dal Presidente della Regione Puglia che obbligava i pugliesi di rientro dalle vacanze nei posti citati alla quarantena preventiva oltre ché all’auto segnalazione.

«I Dipartimenti di Prevenzione – è scritto nella nota – assicurano la registrazione nel sistema informativo regionale dei provvedimenti di prescrizione della permanenza domiciliare (quarantena) a carico dei soggetti provenienti dalla Spagna, da Malta e dalla Grecia.

Per i soggetti sottoposti a quarantena fiduciaria, della durata massima di 14 giorni, i Dipartimenti di Prevenzione, nell’ambito dei loro poteri di sorveglianza sanitaria, dispongono l’esecuzione del test tampone non prima di 72 ore dal rientro in Puglia.

Ove i medesimi soggetti non presentino sintomatologia Covid 19 e conseguano l’esito negativo del test tampone, purché non siano casi di “contatti stretti” o “confermati”, possono interrompere l’isolamento fiduciario su disposizione dei Dipartimenti di Prevenzione. Per queste attività, le Asl utilizzeranno gli operatori delle Usca che assicureranno adeguato supporto operativo per la registrazione».

mercoledì 12 Agosto 2020

(modifica il 20 Luglio 2022, 23:40)

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Franco
Franco
3 anni fa

Questa volta Emiliano aveva esagerato ed è stato costretto a una rapida retromarcia anche da Governo e Presidenti di Regione, oltre che cittadini adirati.
Nel giro di 24 ore ha dovuto correggersi ed emanare misure meno drastiche della quarantena obbligatoria per tutte le migliaia di ragazzi pugliesi (e le loro famiglie) che avevano trascorso le vacanze in Grecia o Spagna anche se non erano positvi. Ora si faranno i test sierologici, ma a pagamento.