Quattro anni dal disastro ferroviario

12 luglio, quattro anni dal tragico schianto che uccise 23 persone

La Redazione
12 luglio
Le misure sanitarie anti-Covid impediscono la commemorazione al piazzale della stazione. Alle 19.30 una messa in chiesa Matrice
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Le cicale friniscono ancora in quella distesa di ulivi divisa dai binari. Il processo per stabilire chi e quante responsabilità abbia per la morte di 23 persone continua. Immutata la rabbia, l’amarezza e il dolore dei familiari. Intanto sono passati quattro anni dalla mattina del 12 luglio 2016 che, in pochi secondi, spezzò 23 vite e fece conoscere, nel modo più atroce, Corato al mondo.

Già da ieri pomeriggio, a fianco al portone della chiesa Matrice, ci sono i volti di Francesco Ludovico Tedone, giovane studente di 17 anni e Luciano Caterino, il macchinista 37 enne di servizio proprio su uno dei due treni coinvolti nell’incidente. Questa sera, alle 19.30, verrà celebrata una messa dal vicario zonale don Giuseppe Lobascio come ieri è stato fatto ad Andria.

L’emergenza sanitaria impedisce altre iniziative per commemorare il 12 luglio. Non ci sarà il momento di raccoglimento nel piazzale della stazione ora intitolato alle 23 vittime mentre l’associazione Francesco Tedone ricorderà la strage in forma privata con il suo Komorebi. Memoria che rimarrà vivi tra amici e parenti che, questa mattina, si recheranno sul luogo della tragedia per omaggiare con dei fiori i loro cari.

Un ricordo che toccherà anche tutti i coratini, stretti attorno alle famiglie Caterino e Tedone, in un giorno che non dimenticheranno e non dimenticheremo mai.

domenica 12 Luglio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 1:08)

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Antonia Piccarreta
Antonia Piccarreta
3 anni fa

Come si fa a dimenticare quel 12 luglio di quattro anni fa, una giornata afosa e irrespirabile, una tragica giornata per quelle famiglie che hanno perso i loro cari per un errore umano, non c'è giustizia che possa risanare quel dolore, né fiori in loro memoria che possa colmare il vuoto di una persona cara. Unica cosa è unirci in preghiera, ognuno dove vuole e quando può per la pace e la salvezza delle 23 anime.

L'eterno riposo dona a loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.

Artista di strada
Artista di strada
3 anni fa

Quella mattina stavo rientrando dal lavoro in anticipo…..e nel sentire le notizie, mi meravigliavo del fatto che nel 2016 la Ferrotramviaria S.p.a. non avesse ancora adottato il sistema satellitare di comunicazione……..eppure becca molti soldi da utenti e regione……mi sento vicino a molti parenti dei deceduti tra cui molti amici……aggiungo che purtroppo la giustizia non sarà come al solito equa……..tanto come recita un detto coratino…..il morto è povero a chi lo piange!

Tina Quatela
Tina Quatela
3 anni fa

Nonostante il disastro combinato, questa società ha ancora in gestione tutto il tratto ferroviario. Come mai accade tutto ciò? Rispetto per le 23 vittime e per le loro famiglie