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Nonna Filomena, un secolo nella pandemia: «Il sorriso e la preghiera contro ogni difficoltà»

La Redazione
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Nonna Filomena
La sua "ricetta centenaria": «Mi sono sempre occupata dei fatti miei e non sono mai stata gelosa di nessuno. Ho sempre sorriso alla vita, anche quando mi ha riservato momenti difficili»
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«È scoppiata a piangere quando le abbiamo spiegato cosa stava accadendo nel mondo a causa del Covid 19 e subito dopo ha iniziato a pregare: non ricorda di aver mai vissuto nulla del genere». Eppure, Filomena Piombino, la seconda guerra mondiale l’ha vissuta tutta: è nata il 14 maggio del 1920 e qualche giorno fa ha compiuto i suoi primi cento anni.

Degli anni del conflitto ha sempre raccontato ciò che incuteva terrore, come «il rumore degli scarponi dei tedeschi che passavano per strada. Bussavano alle porte con le armi quando facevano il rastrellamento, andavano alla ricerca dei giovani donne e uomini. Io correvo a nascondermi sotto il letto. Si usciva il meno possibile e spesso si rimaneva senza cibo, bisognava farsi bastare il pane duro».

Ad una donna che nella vita ne ha viste e vissute tante, la mascherina a cui ormai tutti si sono abituati fa sorridere.

«Ha iniziato a vederle in tv e poi anche sui nostri volti» racconta Francesca Inchingalo, la nipote che per tantissimi anni ha vissuto con lei. «All’inizio non capiva, pensava fosse uno scherzo. Poi le abbiamo detto cosa stava accadendo. Lei si era accorta solo del fatto che non stavamo più andando a prenderla per portarla in campagna o al bar vicino casa per bere il suo amato caffè. Per il resto è già abituata a stare a casa con la sua badante e quindi il tempo è passato senza troppe preoccupazioni. Una volta capita, per quanto possibile, la gravità della situazione non ha perso tempo: si è affidata alla preghiera ed ha ricominciato a sorridere».

Filomena è rimasta vedova circa quarant’anni fa, suo marito era carpentiere: al suo fianco sono rimasti due figli (uno residente a Corato e l’altro a Milano) e quattro nipoti. È nata ed ha vissuto sempre a Corato, dedicandosi alla famiglia, al suo lavoro di sarta – per molte persone è “la maestra” – ed alla campagna: per lei “vacanza estiva” significa trasferirsi nella sua villetta all’Oasi.

«Quando il nonno è morto – racconta sua nipote Francesca – ho iniziato a dormire con lei, avevo 4 anni. I miei genitori abitano nel suo stesso stabile e grazie a questo lei non è mai rimasta sola. Ci piace pensare che proprio l’affetto della famiglia abbia contribuito a conservarla così luminosa e solare per così tanti anni.

Nel 2014 abbiamo temuto di perderla: a causa di una caduta si è procurata un ematoma che ha reso necessario un intervento alla testa; i medici ci avevano avvertito, c’era il rischio che il suo cuore non reggesse. Invece, come vedete, il cuore della nonna è stato forte. E giovedì, con la torta davanti, è lei che ha fatto gli auguri a noi».

A parte qualche sintomo di demenza senile, sta benissimo. Certo, la memoria a breve termine e l’udito fanno qualche scherzetto. «Dopo 10 minuti aveva già dimenticato che stavamo “festeggiando” il suo compleanno. A causa della situazione legata al Covid ci siamo concessi solo di andare a trovarla e portarle la torta; speriamo di poter recuperare presto, di poter accogliere le sue allieve che vorrebbero venire a trovarla.

La nonna ha insegnato il mestiere a tante donne e, soprattutto, ha trasmesso loro la sua caparbietà. Ogni volta che si dava un obiettivo, faceva in modo di raggiungerlo: le serviva una nuova macchina da cucire? Lavorava senza sosta e metteva da parte il denaro necessario per comprarla. Ha cucito per noi fino a qualche anno fa; ancora oggi il filo entra nell’ago senza bisogno degli occhiali; e così legge e scrive. Per certi versi “fa invidia” a noi giovani».

Cent’anni e non sentirli, come si suol dire. «Esatto» conclude Francesca. «La nonna ricorda la data del suo compleanno ma si è meravigliata nel sentire che quello di quest’anno è il numero cento. “Oh Signore” ha esclamato, quando ha visto le candeline. Nei suoi occhi c’era la meraviglia che si trova nei bambini, quella che non ha età».

Quando le si chiede il suo segreto non ha dubbi nella risposta: «mi sono sempre occupata dei fatti miei e non sono mai stata gelosa di nessuno. Ho sempre sorriso alla vita, anche quando mi ha riservato momenti difficili».

domenica 17 Maggio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 3:12)

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Mary
Mary
3 anni fa

Molto belle e” toccanti queste parole x definire questa bellissima nonna che d'altronde io conosco perche ' sono amica dei suoi nipoti peccato per l'errore del mese del suo compleanno però complimenti …

Maria Strippoli
Maria Strippoli
3 anni fa

Tanti auguri di buon compleanno alla mia maestra da Maria Struppoli