Con l’Addolorata comincia il Venerdì Santo per i coratini: per i confratelli pronti ad iniziare i due giorni di processioni e per i musicisti delle bande; per chi esce di casa quando ancora è buio per aspettare che il bianco candido del volto della vergine squarci l’oscurità della notte; per chi si affaccia al balcone solo dopo aver sistemato il lenzuolo bianco con il drappo nero.n
Così è, da tempo immemorabile: le immagini della galleria fotografica ce lo ricordano. Ma così non sarà, in questo Venerdì Santo 2020: nessuna processione, nessuna banda, nessun “Mistero”.n
Le lenzuola bianche ed i drappi neri, sì. Quelli ci saranno e sventoleranno dai balconi. Per molti saranno il segno tangibile di una mancanza, l’ennesima in questo momento storico in cui ogni vecchia abitudine sembra essere diventata un bene essenziale per l’esistenza. Quelle stoffe e quei pezzi di corredo tramandati di madre in figlia capaci di “accarezzare” l’Addolorata, di farsi compassionevoli, di accompagnare quell’incedere lento ed affaticato, quest’anno resteranno soli. Non avranno nessuno da salutare ma, forse, saranno capaci di diventare memoria e al tempo stesso speranza.n
Alle 10, un po’ in anticipo rispetto all’orario in cui solitamente la statua della Madonna rientra nella chiesa di San Giuseppe, l’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo vivrà un momento di preghiera a porte chiuse: «mi premurerò di raggiungere le città della diocesi, per raccogliermi in preghiera, a porte chiuse, nei luoghi cari alla pietà popolare del nostro popolo» aveva annunciato nei giorni scorsi. CoratoLive.it trasmetterà in diretta questo momento di raccoglimento.n
n