«Mi sarebbe piaciuto salutare i miei colleghi». Giuseppe Di Pietro, commissario della Polizia Locale, è andato in pensione il primo di aprile. A causa del lockdown per l’emergenza Coronavirus, non ha potuto celebrare gli oltre quarant’anni di servizio con quella che è diventata la sua seconda famiglia. Ha però potuto dedicar loro alcune righe di commiato.
«Il rapporto con la città è sempre stato meraviglioso – commenta Di Pietro, andriese, ma ormai coratino d’adozione – Alla comunità coratina ho dato molto e ho ricevuto altrettanto. Mi mancherà soprattutto il rapporto costante con i cittadini».
Aveva preso servizio nel 1978. Da allora la città è cambiata molto e anche il lavoro del vigile urbano. «Una volta eravamo considerati le guardie dei Comuni – racconta – ora il nostro ruolo ha assunto un valore diverso». Col tempo, con lo studio e con le capacità riconosciute da colleghi e cittadini è riuscito a diventare un punto di riferimento all’interno del comando.
Sono tantissime le mansioni ricoperte nel corso di questi 42 anni. Dal comando della Polizia Locale di Minervino, al ruolo di vice procuratore onorario alla pretura di piazza Sedile. Da quello di docente al Tannoia per un progetto europeo sulla legalità fino alla qualificazione professionale di cerimonialista (ovvero chi si occupa di pianificare incontri e ricevimenti di autorità) conferita dall’Ancep.
«Si è sempre migliorato nel corso della sua carriera. Tant’è che durante il periodo lavorativo è riuscito a prendere due lauree in giurisprudenza». Parole di Vitantonio Patruno che con Di Pietro ha condiviso ben trentacinque anni di lavoro, gomito a gomito. Patruno è stato per anni comandante dirigente della Polizia Locale di Corato. «Competente, bravo ad approcciarsi alla gente, fermo ma gentile – continua Patruno – Di Pietro è stato davvero un ottimo collaboratore, il mio braccio destro. Un “asino da lavoro”, perché non lasciava mai una carta sulla scrivania. Inoltre ha sempre avuto un grande senso della perfezione. Nonostante l’esperienza maturata sul campo veniva ancora nel mio ufficio a chiedere spiegazioni su tante cose».
Anche Luigi Perrone, nei suoi dieci anni da sindaco della città, ha potuto conoscere a fondo le doti di Di Pietro: «Conosco il commissario Di Pietro da parecchi anni in quanto, assieme ad altri ufficiali e sottoufficiali, ha fatto la storia recente del corpo. Ne ho sempre apprezzato le doti umani e professionali, l’attaccamento al lavoro unitamente ad un pronto riscontro alle questioni che di volta in volta si presentavano. Gli auguro una buona pensione ma soprattutto di mettere a disposizione questa sua esperienza in altri settori».
Nel suo lungo percorso non sono mancati i momenti tristi e quelli felici. «Quella del 12 luglio 2016 è una tragedia che non potrò mai dimenticare, nel modo più assoluto. Di momenti lieti, invece, ce ne sono stati tanti, ma sono contento di essere riuscito ad instaurare un buon rapporto con i cittadini, mantenendo intatta l’autorevolezza del ruolo. Dicevo sempre: “Varcate la soglia della mia stanza se cercate la legalità”».
Spero continui facendo del volontariato, vista la sua esperienza. Sarebbe stato bello che continuasse a prestare servizio in questo momento così difficile.
Competenza, gentilezza e garbo senza limiti. Uomo e gentil uomo di altri tempi.
Auguri Comm. Di Pietro, da oggi Peppino, goditi la vita e la tua bella famiglia, sono onorato di essere stato tuo collega ed amico. Michele Zitoli
Congratulazioni Peppino per la tua straordinaria carriera, complimenti per tutto e soprattutto benvenuto nel club dei pensionati. Sei un grande amico
Paolo diasparradiasparrap
Faccio al commissario di P.L. Giuseppe Di Pietro le mie più sincere felicitazioni per il suo pensionamento. Caro Peppino, ho avuto per tutto il tempo della nostra attività lavorativa, l”onore e il piacere di averti non solo come collega ma sopratutto come amico. Ho avuto modo di apprezzare le tue doti professionali e umane e non riesco a contare mentalmente quante volte anche solo con dei consigli mi hai di fatto aiutato. Bene, è con tantissima emozione, seppure in questo momento storico così difficile, che ti auguro ogni bene, tanta salute per te e per la tua splendida famiglia e sopratutto il mio augurio è di poterti godere la meritatissima pensione. Un abbraccio fortissimo.
Che possa godersi al meglio la pensione.
Mio caro amico nonché ex collega Peppino, i miei più cari auguri per la tua nuova ” attività” che ti cambierà del tutto la vita. Potrai dedicare il TUO tempo ai tuoi affetti (nipoti, figli e famiglia) e, se ne hai, anche ai tuoi hobby. Vedrai che avrai sempre da fare. Benvenuto allora nella categoria dei pensionati. Con tutta la stima, che sento reciproca, un caro saluto, un abbraccio ed un arrivederci.
un grande in bocca al lupo con tutto il mio affetto. Sei stato stato e lo sei una persona sempre disponibile, garbato, competente e molto preparato.Mancherai tanto alla nostra città . Ora è il momento di goderti la tua meravigliosa famiglia.Un grosso abbraccio.Filippo
Auguri Peppino. Uomo di altri tempi. Hai indossato l’uniforme sempre con amore e spiccato senso del dovere.
Goditi il meritato traguardo. Ancora auguri.
Caro PEPPINO ti auguro ogni bene e goditi la tanto meritata pensione. Sei sempre stato molto preparato e colloquiare con te è sempre stato motivo per apprezzare la tua preparazione e la tua disponibilità umana. Peccato non ti si possa clonare!!! Un abbraccio forte!
Era ora
Un sentito e commosso grazie a tutti. Le Vostre affermazioni di stima mi daranno la forza di guardare avanti nella piena consapevolezza che Vi porterò sempre nel mio cuore. Ancora grazie. Con affetto, Giuseppe Di Pietro.
Domenico Galise
Nel 1978 ero capitano dell'Aeronautica, e lavoravo nel centro di Roma Radar. Compiuti sessant'anni, considerata la nostra una “categoria usurante” (lo era senz'altro all'inizio, quando non c'erano i radar e il traffico aereo era caotico, non certamente dopo, quando l'alta tecnologia ha semplificato il lavoro), fui mandato in pensione, ancora nel pieno delle mie capacità. Oltretutto ero “capo sala”, e non svolgevo più mansioni operative, ma solo logistico-organizzativo-disciplinari. Giuseppe avrà forse più di sessant'anni, e il distacco dal servizio sarà senz'altro meno traumatico del mio. L'ho apprezzato come “cerimoniere”, gestendo le varie ricorrenze, nelle quali la mia associazione d'Arma interviene. Lo ritroverò: chi è bravo, non può privare la società del proprio contributo. Auguri.
È stata una persona molto educata e devo dire di una professionalità, mai vista!
Auguri e complimenti.
ho apprezzato il nn piegarsi alla litania dei “sessantenni” sulla pensione… persi tra un opzione donna, una quota 100, un ape volontario, una 104. mai sentito, a differenza della gran massa, contare la “stecca”. forse x questo si è mantenuto giovanile.
Uomo e persona fantastica
Ho avuto modo di conoscerlo tramite il mio papa in quanto suo caro amico,conservero nel mio cuore sempre la sua gentilezza e il suo fenomenale garbo
Buona pensione
è sempre stato all' ''ALTEZZA'' della situazione . Caro Peppino non ci vediamo da anni ma ti auguro tutto il bene possibile perché fa veramente impressione vedere che lasci
Grazie commissario Di Pietro.
In lei riconoscevo una professionalita' maturata sul campo,nutrita di studi per il bene della comunita'. Spero che l'attuale corpo di polizia municipale si doti di persone come lui, laureate ma umili,presenti sul territorio come lo era lui,evitando facili presunzioni solo perche recanti una divisa(quest'ultimo non un suo habitus,ma di altri e per fortuna direi). Allora auguri per una serena pensione. Formi,se le va,agenti seri da inviare nelle nostre citta. Abbiamo bisogno di maestri competenti. Auguri
Caro Peppino,
ho avuto il piacere di conoscerti circa 34 anni fa, quando ho iniziato a muovere i primi passi da libero professionista.
Ti ho avuto nei procedimenti penali, quando svolgevo le funzioni di Pubblico Ministero Onorario, teste dalla mia parte e nei processi in cui ero difensore eri teste “contrario” alla posizione dei miei assistiti.
In entrambe le circostanze hai dimostrato alta professionalità, preparazione, correttezza ed equilibrio, doti molto rare in soggetti che svolgono la tua professione, ma certamente ciò che conserverò nel mio scrigno segreto è la tua cara AMICIZIA.
Ora ti auguro di goderti a pieno il tuo meritato riposo.
Con stima e affetto.
Carissimo, ho sempre ammirato la tua professionalità e l'autorevolezza con la quale ti ponevi nei rapporti con i cittadini.
Le attestazioni di stima che mi hanno preceduto, ne sono ampia testimonianza.
Auguroni per il traguardo raggiunto e goditi con la famiglia, questo nuovo percorso di vita.
Auguri di ogni bene e di una Santa Pasqua.
La signorilità, la disponibilità continua e grande professionalità hanno caratterizzato la vita lavorativa e civile del commissario Giuseppe Di Pietro. Auguri di buona vita da pensionato carissimo.