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Supermercati riforniti grazie agli “eroi dei camion”. Luigi Varesano: «Eppure abbiamo paura»

La Redazione
Supermercati riforniti grazie agli eroi dei camion
La nostra redazione ha raggiunto telefonicamente Luigi Varesano, titolare della Varesano trasporti srl. Insieme alla sua squadra attraversa l'Italia da nord a sud e trasportano generi alimentari, deperibili e non
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C’è chi li definisce “eroi” e chi chiude loro le porte dei servizi igienici o gli accessi ai distributori automatici. Di fatto sono le persone, gli uomini e le donne, che con il loro lavoro assicurano a tutti noi la possibilità di recarci nei supermercati e nei negozi di generi alimentari (ma non solo) e trovare ciò di cui abbiamo bisogno. Sono gli autotrasportatori.n

Ieri la nostra redazione ha raggiunto telefonicamente Luigi Varesano, titolare della Varesano trasporti srl. Insieme alla sua squadra attraversa l’Italia da Nord a Sud trasportando generi alimentari, deperibili e non, e merci di ogni genere.n

Com’è cambiato il suo lavoro dopo l’inizio dell’emergenza?
«La differenza più evidente la notiamo nel traffico: praticamente è inesistente; le forze dell’ordine sono più impegnate a controllare le auto in circolazione invece dei camion. Nelle scorse settimane c’è stato un notevole aumento dei volumi di merci da trasportare a causa dell’assalto ai supermercati, alcune aziende del nostro sud Italia non riuscivano a reggere i ritmi della preparazione della merce. In più, soprattutto in certi casi, si sono complicate le operazioni di carico e scarico della merce: noi scendiamo dal camion sempre, solo e soltanto, muniti di guanti e mascherine. Ma a volte non basta: in certe aziende non ci fanno più nemmeno entrare».

“Non possiamo concederci un po’ di ristoro durante le ore lavorative” ha detto qualche giorno fa un autotrasportatore pugliese. Lei direbbe la stessa cosa?
«In non trovo questa grande discriminazione nei nostri confronti, in molte occasioni vedo l’ammirazione in quel che facciamo. Anche a noi, non posso fare a meno di ricordarlo, qualche episodio poco piacevole è capitato. Giorni fa uno dei miei collaboratori più stretti ha trovato “ad accoglierlo” due cartelli non propriamente piacevoli: su uno c’era scritto “A tutti i trasportatori: è vietato l’accesso ai locali aziendali, compresi bagni e distributori automatici. Ci scusiamo per il disagio temporaneo”. Su un altro “Non si servono pasti agli autisti”».n

Cosa ha provato la prima volta in cui l’ha visto?
«Ci siamo sentiti “trattati come bestie”, mi dissero i miei collaboratori: non vi nascono che leggere quel messaggio mi fece molto male. Tuttavia per certi versi capisco chi ha pensato di scrivere quel cartello, è un modo per poter cautelare i propri dipendenti».n

Di cosa avverte maggiormente il bisogno?
«Sarebbe un grande vantaggio per noi, in questa situazione particolare, vedere ricompensato il nostro sacrificio magari con una diminuzione del prezzo del carburante e magari con la riduzione o l’azzeramento del pedaggio autostradale. Per il resto credo che ci sono mestieri e professioni indispensabili, in questa emergenza ognuno deve fare la sua parte. Il mio pensiero va a chi sta peggio di noi, mi riferisco a medici e infermieri. Noi siamo chiamati a dare il nostro contributo alla Nazione e i piccoli sacrifici che ci vengono chiesti dobbiamo essere disposti a farli: penso al fatto di non poter bere un caffè al banco o il non poter avere un pasto caldo alla fine del nostro lavoro. Dentro di noi sappiamo che dobbiamo farlo e basta, lo facciamo con il cuore e la passione che ci fa andare avanti ogni giorno».

C’è qualcuno che si è distinto in senso diverso, che vi ha chiamato “eroi”. Questo che effetto ha avuto su di lei e sulla sua squadra? Qualcuno ha realizzato anche dei gesti concreti oltre che usare belle parole?
«Sì, mi è capitato di accorgermi che la gente ci guarda in modo diverso nelle stazioni di servizio, c’è chi offre il caffè a noi autisti. Le persone più sensibili comprendono l’importanza del nostro lavoro. Restando in tema di cartelli, per esempio, un supermercato di Carpiano (Milano) ha realizzato una iniziativa che si chiama “Un cestino per il pranzo” scrivendo “a tutti gli autisti un profondo ringraziamento a tutti voi che, con sforzo ed impegno, in questi giorni complicati continuate a trasportare, sui vostri automezzi, le merci ai Supermercati Il Gigante”. Dalle 12 alle 14 ci offrono un sacchetto con due panini imbottiti, dell’acqua e una merendina. È un gesto semplice ma molto significativo per noi che siamo solo e lontani da casa».

Vi sentite in pericolo?
«Certo, impossibile negarlo. Specialmente quando torniamo a casa dalle nostre mogli, dai nostri figli. Abbiamo una voglia matta di abbracciarli, come tutti, ma ci tratteniamo per ovvie ragioni. E poi non manca la paura di veder crollare tutto quello che si è costruito con i sacrifici, i progetti e i sogni. Tutti stiamo risentendo l’effetto di questa crisi: se non arriveranno presto le risorse economiche attraverso le misure urgenti del Governo, tanta gente non avrà neanche più i soldi per poter comprare i generi di prima necessità. Speriamo con tutto il cuore che si possa tornare quanto prima alla normalità. E non certo per poter prendere con calma il caffè al banco di una stazione di servizio».n

domenica 29 Marzo 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 5:05)

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Antonio Mangione
Antonio Mangione
4 anni fa

Grandissime persone gli autotrasportatori e grande lavoro il loro.Senza il trasporto su gomme sarebbe un vero casino .Grazie per quello che fate.

Aldo Scaringella
Aldo Scaringella
4 anni fa

Ne usciremo ma senza il vostro prezioso contributo e quello di tante altre categorie indispensabili, sarà quasi impossibile!
Grazie per quello che avete fatto ma che continuerete a fare.
Perdonate quelle persone che non presteranno la giusta attenzione nei vostri confronti, non è gente cattiva!
La loro è una reazione fisiologica ma scomposta, determinata dal momento che stiamo vivendo.
CE LA FAREMO!!!

M.D
M.D
4 anni fa

In questa situazione non si può non chiamarli “eroi”arrivare a destinazione e non potersi concedere un pasto caldo e..tornare a casa e dover stare comunque a distanza da i propri cari non è bello!..grazie….
A voi che fate questo duro lavoro……e poi “andrà tutto bene “

Giuseppe Bovino
Giuseppe Bovino
4 anni fa

Dio vi benedica!

Adalberto Lucchini
Adalberto Lucchini
4 anni fa

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Michele C.
Michele C.
4 anni fa

Grazie anche a voi per tutto quello che fate….. In questo momento ci rendiamo conto di quanto importanti sono tutte quelle persone che lavorano per la collettività… E che pur volendo stare a casa non possono farlo…. Anche voi come categoria fate parte di quel gruppo di eroi che ci permettono di andare avanti….. #restate a casa

M.g
M.g
4 anni fa

Si renda conto del lavoro prezioso che fatto tutti quanti nella vita …senza queste figure professionali non potremmo avere ciò che abbiamo oggi nelle nostre case

giuseppe scaringella
giuseppe scaringella
4 anni fa

Se noi Italiani ce la faremo, come dobbiamo augurarci e volere con l'aiuto della Divina Providenza e con lo spirito d iservizio di chi ci governa e di chi ci amministra, anche voi avrete il merito e il diritto ad un grande GRAZIE, che personalmente vi anticipo.

Paolo Tortora
Paolo Tortora
4 anni fa

Anche i camionisti in questo frangente sono diventati degli eroi.
Chi li ha mai considerati sino ad ora quando sono stati sottoposti a turni massacranti secondo la regola se vuoi lavorare è così. Senza alcun controllo e senza il rispetto delle regole,facendoli rischiare in prima persona.
Ora sono eroi !
State in silenzio e abbiate la decenza di ricordare che il lavoro non è un atto di eroismo ma un diritto che deve essere tutelato e rispettato sempre!

Angela  Mazzilli  Ventura-Corato
Angela Mazzilli Ventura-Corato
4 anni fa

semplicemente grazie…