Attualità

Il 110 e lode di Carmela, prima laureata “a distanza” dell’Università di Bari

La Redazione
Il 110 e lode di Carmela (in alto a sinistra)
Lunedì, alle 9 in punto, Carmela era seduta in soggiorno, davanti allo schermo del pc per ottenere la sua seconda laurea in scienze della formazione
3 commenti 7659

Immaginate di sostenere la seduta di laurea nel salotto di casa vostra. Nessuna aula gremita, niente amici e parenti, immersi in una surreale e artificiale austerità. E alla fine, invece di indossare la corona d’alloro e festeggiare, spegnere il computer e tornare ad occuparsi delle faccende di casa.

Carmela Amorese è stata la prima studentessa a laurearsi telematicamente all’Università di Bari dall’attivazione della didattica a distanza a causa del Coronavirus. Nella sessione di lunedì, la prima dell’ateneo barese, ha discusso la sua tesi assieme ad altri sette colleghi ed è stata proclamata (nuovamente) dottoressa con 110 e lode.

Carmela, 43 anni e due figli ormai adolescenti, ha ottenuto la seconda laurea in scienze della formazione primaria dopo essersi laureata nel 2001 in scienze dell’educazione. «Dopo aver lavorato per diversi anni come educatrice nel settore privato – racconta – ho deciso di ritornare sui libri per diventare docente di scuola primaria. Mi ha sempre affascinato insegnare ai bambini le prime nozioni e ricevere in cambio sorrisi e abbracci di gratitudine per quello che hanno imparato. È un lavoro di grande responsabilità».

Il suo secondo percorso nel mondo universitario si è protratto per cinque anni, tra lavoro (lasciato nel 2017), studio e la gestione di casa e figli. «All’inizio non tutti hanno condiviso la mia scelta – ammette Carmela – ho dovuto studiare di notte, la mattina all’alba o in treno, fino a quando è arrivata la fatidica data della seduta di laurea che avevamo deciso di anticipare al 16 marzo già da ottobre, per poter partecipare al concorso Tfa di sostegno».

La gioia del traguardo raggiunto è stata doppia quando le hanno detto che, nonostante la chiusura dovuta all’epidemia, avrebbe comunque sostenuto l’esame finale nella data prevista. «Eravamo convinti che sarebbe slittato – spiega – ed eravamo pronti ad accettare serenamente qualsiasi soluzione. L’università ci ha rassicurati, spiegandoci che ci saremmo potuti laureare con questa nuova modalità per tutelare i nostri diritti di studenti. Un plauso spetta sicuramente a loro. Sono riusciti a organizzarsi in pochissimo tempo e a permettere a noi di continuare a coltivare i nostri sogni».

Lunedì, alle 9 in punto, Carmela era seduta nel soggiorno di casa sua, davanti allo schermo del pc e si è collegata alla piattaforma. Mezz’ora più tardi è cominciata la seduta di laurea, introdotta dalle parole del rettore Stefano Bronzini che ha promesso una grande festa al termine dell’emergenza. «Mi sono commossa, il discorso del rettore è stato toccante». Il presidente della commissione – Giuseppe Elia – ha ricordato Aldo Moro, al quale l’ateneo è intitolato, a 42 anni dalla sua morte.

Carmela è stata la seconda ad intervenire, con la sua relatrice Angela Carbone. Collegati da remoto pochi amici e parenti che hanno potuto vederla sugli schermi di computer e telefonini. «Il momento più bello è stato quello della proclamazione. La commissione e il rettore si sono alzati in piedi e ci hanno applaudito come se fossimo davvero in auditorium. Poi ho ricevuto le feste di mio marito e dei miei figli che hanno seguito la seduta vicino a me».

«Tesa? No, direi più emozionata per aver raggiunto l’obiettivo in un modo così surreale – conclude la novella dottoressa – Questa storia può essere senz’altro un invito a non mollare e non demordere in questo periodo così cupo».

mercoledì 18 Marzo 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 5:34)

Notifiche
Notifica di
guest
3 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Cataldo Ferrara
Cataldo Ferrara
4 anni fa

Davvero Congratulazioni. Non servono tante parole. Complimenti

carlo mazzilli
carlo mazzilli
4 anni fa

Auguri a quella figlia!!! Certo speriamo che le difficoltà di questo momento ti siano di sprono per il raggiungimento di mille e mille grandi soddisfazioni. non potendo farlo di persona e con le braccia ti abbracciamo con il cuore!!!

Eva becchio
Eva becchio
4 anni fa

Ho 44 anni e 3 figli! anche io l'anno prossimo diventerò maestra. So cosa hai provato in questi anni…tanta fatica ma anche tante soddisfazioni. Complimenti.