Coronavirus

Donato, coratino a Hong Kong: «Qui stiamo tornando alla normalità. Fate come noi»

Francesco De Marinis
Francesco De Marinis
Donato alle 8 di mattina in centro a Hong Kong
«Sono rimasto impressionato dalla loro organizzazione. Hong Kong è una città sovraffollata e piena di gente che in poco tempo si è svuotata»
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L’ultimo bollettino da Hong Kong recita 5 nuovi casi di Covid-19, l’altroieri ne riportava soltanto uno. Ad oggi, in quello che è uno dei più grandi agglomerati umani del globo (6.500 persone per chilometro quadrato), si contano “soltanto” 120 contagi (con 3 morti) e la piccola, ricca e popolosa regione cinese sta lentamente tornando alla normalità.

«La gente qui è più preparata e sa contenerlo», dice Donato Altamura, coratino di 28 anni, che da un anno e mezzo vive ad Hong Kong. Lì ha avviato la ZeroPlastic HK, azienda che si occupa di imballaggi per il food in materiale biodegradabile dopo aver lavorato per un anno da Cipriani, arcinoto ristorante italiano.

Hong Kong è stata tra le prime regioni a venire infettata. Il 23 gennaio viene confermato il primo caso, un uomo arrivato in treno da Wuhan. Il 25 gennaio, due giorni dopo, il governo regionale dichiara lo stato di massima allerta. Il 30 gennaio l’amministratore delegato Carrie Lam ha chiuso quasi totalmente la frontiera con la Cina. Anche le grandi proteste contro il governo centrale cinese, che per mesi hanno visto scendere per le strade tanti cittadini, si sono placate. Merito della vittoria simbolica dei partiti pro-democrazia a novembre, ma anche della disciplina degli hongkonghesi nel seguire le direttive governative.

«La risposta all’epidemia è arrivata da un giorno all’altro. La mia ragazza – hongkonghese – ha portato a casa mascherine e disinfettanti, il governo ha imposto la serrata e il popolo ha obbedito. D’altronde hanno già vissuto la Sars nel 2003». La regione-stato cinese fu duramente colpita dal virus con 1.755 contagi e 299 decessi per una mortalità molto alta, del 17%.

«Sono rimasto impressionato dalla loro organizzazione. Hong Kong è una città sovraffollata e piena di gente che in poco tempo si è svuotata. Tutti hanno adottato le stringenti misure adottate dal governo senza lamentarsi. Nei ristoranti rimasti aperti e nei centri commerciali la security misura la temperatura ai clienti. I medici di base hanno attrezzato gli studi con sale di quarantena. Il gel disinfettante è ovunque e cambiano la pellicola ai tasti dell’ascensore ogni ora. Piccole cose che fanno la differenza».

Anche Hong Kong ha dovuto fare i conti con scene già viste in Italia come quelle dei supermercati svuotati. Poi, pian piano, la crisi è rientrata. «Io ho continuato a lavorare tranquillamente – commenta Donato – spostandomi solo quando necessario e munito di mascherina e igienizzante. Qui il servizio a domicilio funziona molto bene e la gente ha iniziato a mangiare a casa propria».

In Italia, invece, si fa ancora fatica ad accettare questa nuova ed insolita quotidianità. «Ho condiviso con qualche amico la rabbia per come si sia affrontata l’emergenza nel nostro Paese. È sconcertante che indicazioni così semplici da seguire abbiano generato panico e delirio. Sono convinto che anche i media abbiano fatto la loro parte con notizie allarmistiche, superflue e inutili. Devi dare informazioni, non creare panico. Quando il contagio si è diffuso in Cina, c’era più allarmismo in Italia che qui».

E le ripercussioni economiche non spaventano? «Il governo locale ha regalato soldi ai negozi rimasti chiusi per aiutarli a superare la tempesta, circa 1.000 euro. Inoltre le attività si sono unite per resistere insieme, reinventandosi e trovando soluzioni comuni».

L’alba torna a sorgere ad Hong Kong. Anche questa mattina Donato va a lavoro. A parte le scuole, la grande metropoli si sta risvegliando e sta tornando alla normalità, continuando ad adottare le misure sanitarie del governo. «Fate come qui ad Hong Kong. Seguite scrupolosamente le regole e rimanete quanto più possibile a casa per tornare subito alla vita di tutti i giorni».

giovedì 12 Marzo 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 5:50)

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