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Tra storia e attualità, la “speranza” è il motore del 41° Carnevale Coratino

Angela Iannone. Foto di Francesco De Marinis
Ha vinto "Save the planet" del gruppo Rocket King
I 4mila partecipanti che hanno formato i 16 gruppi privati e scolastici hanno portato in scena tematiche molto attuali e ricordato gli anni Venti
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“Save the planet”. Il messaggio del gruppo Rocket King ha trionfato nella 41esima edizione del Carnevale Coratino, aggiudicandosi il primo premio di 800 euro. Un tema fortemente attuale, quello degli incendi che hanno investito l’Australia, con 8,4 milioni di ettari bruciati e l’uccisione di oltre un miliardo di animali tra cui koala, canguri, wallaby, petauri e uccelli melifagi. Così i costumi del gruppo vincitore riescono meticolosamente a rendere l’idea delle fiamme divoratrici, della speranza dell’acqua e della disperazione degli animali. Questi ultimi, danzando, si stringono in un cerchio di speranza, da cui hanno origine i germogli di una nuova vita: la natura caparbia, che non si arrende.n

Secondo posto, con un valore di 600 euro per Carnival Dance di Egidio Tarricone “Tra vizio e virtù… Notre Dame bruci anche tu”, che si è fatto portavoce del triste episodio che ha visto il crollo del tetto della cattedrale di Notre Dame a causa di un incendio, assieme alla rappresentazione dei vizi e delle virtù. Segue la parrocchia San Francesco con il suo messaggio di gioia e speranza che colorano la vita, che si aggiudica un premio di 400 euro.n

Così ha deciso la giuria composta da Rosita Tedone, Vincenzo Mascoli, Giusy Caterina, Nunzia Mazzilli e Lucrezia Colucci. Inoltre, ad ogni gruppo partecipante è stato assegnato un premio di 100 euro. Degna di nota il lavoro compiuto dalle forze dell’ordine, polizia locale, Asipu e associazioni di volontariato che hanno presidiato le zone ospitanti la sfilata, garantendo lo scorrevole svolgimento della manifestazione.n

I 4mila partecipanti che hanno formato i 16 gruppi privati e scolastici, provenienti anche dal Liceo “Tedone” di Ruvo e dal Polo Liceale di Terlizzi, hanno portato in scena tematiche molto attuali legate alla sensibilizzazione dell’ambiente e ai tristi episodi degli incendi che stanno invadendo diverse zone del mondo (In fondo al mar di Agorà 2.0, Save the planet di Rocket King, Tra vizio e virtù… Notre Dame brucia anche tu di Carnival Dance Egidio Tarricone e Figli dei fiori del polo liceale di Terlizzi), ma non hanno dimenticato di omaggiare i personaggi che hanno segnato la storia, come Fellini di cui ricorre il centenario (Omaggio a Fellini-tra poesia e musica dell’IISS “Oriani-Tandoi”), Beethoven, di cui si celebrano i 250 anni dalla sua nascita (Beethoven-dove le parole non arrivano… la musica parla dell’Istituto Comprensivo “Tattoli-De Gasperi”), le Charleston nei loro ruggenti anni ’20 ( liceo scientifico “Tedone” di Ruvo Di Puglia, Club “Buena Vista).

Degna di una speciale nota di riconoscimento il tema della caduta del muro di Berlino dell’ Itet “Tannoia” con i suoi Colori della Libertà. Non sono mancate le celebrazioni delle scuole paritarie “Fata Zucchina-Sacra Famiglia-Peter Pan”, con Buon compleanno a noi, e della scuola elementare “Fornelli”, arrivata ad un secolo di vita, con Gli anni ruggenti del Fornelli- I nostri 100 anni. Anche le fiabe, infine, hanno trovato portato a sognare grandi e piccini con Quel che la fiaba ha inventato, noi lo faremo diventare realtà dei Sognatori, mentre gli Spartani, che questa volta si sono presentati come ingestibili neonati, hanno parlato di rigenerazione della speranza.

Ad impreziosire lo spettacolo carnascialesco non potevano mancare le maschere storiche del Carnevale Coratino: le Vecchierelle, gli Sceriffi e gli impertinenti Gonzales. A queste si è aggiunta quest’anno una nuova maschera destinata a diventare simbolica,“L melune de Velase”.n

“La speranza” è il fil rouge che ha legato le tematiche di tutti i gruppi scolastici e privati. La speranza di un mondo migliore, più sostenibile, più rispettoso verso l’ambiente, la speranza che la cultura e la storia continuino ad essere i fari luminosi soprattutto per le nuove generazioni. D’altronde, come affermava Plutarco, “i giovani sono fiaccole da accendere e non vasi da riempire”. Per questo il Carnevale non è uno scherzo. È un’occasione utile, irripetibile affinché tutte le età si fondono, affinché tematiche e messaggi vengono riscoperti, affrontati, incarnati e reinterpretati.n

Ancora una volta il Carnevale si conferma il pretesto utile per dare sfoggio alla propria creatività tra coreografie e costumi, ma soprattutto per stringere nuove amicizie, rinnovare legami, per dimenticare le difficoltà che attanagliano la nostra quotidianità e, al contrario, trasformarle, rovesciarle affinché leggerezza e goliardia diventino per poche ore, le vere protagoniste.

mercoledì 26 Febbraio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 6:36)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

…curiosa l'allusione a Plutarco, se correlata al tema dei vincitori: i giovani sono delle “tabulae rasae”, delle lavagne intonse, cioè, sulle quali ottimi educatori devono “scrivere” cose egregie. Imprudente ed azzardato quindi, il riferimento alle “fiaccole da accendere”: possono divampare dei roghi, assai difficili poi da domare…

carlo mazzilli
carlo mazzilli
4 anni fa

u melaun d'v'las … (l' melun è plurale)

Speriamo
Speriamo
4 anni fa

Con tanti visitori e coratini venuti dalla Lombardia é stato dimenticato la necessaria prevenzione , ne pagheremo il risultato ? le petresene sonde cundende