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Dalla passione di Emmanuel una start up per “cucire” inclusione e sostenibilità

Francesco De Marinis
Francesco De Marinis
Dalla passione di Emmanuel una start up per "cucire" accoglienza e integrazione
If in Apulia ha creato un laboratorio sartoriale all'interno del Corato Open Space, destinato a migranti, diversamente abili e non solo. Con un occhio attento all'ecologia
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Tutto è nato dalla curiosità che ha spinto Emmanuel, giovane migrante nigeriano di 24 anni, ad abbracciare il mondo del cucito. La sua voglia di imparare è stata l’embrione che ha portato l’associazione If in Apulia a creare una piccola start up dedicata alla sartoria, ovvero un laboratorio dove il mestiere e l’integrazione si mescolano tra le mura del Corato Open Space.

«Emmanuel è venuto da noi in associazione – racconta il presidente Roberto D’Introno – e ha subito preso familiarità con la stampa serigrafica, prima di innamorarsi della macchina da cucito. Angela Salvatorelli, una sarta ruvese che lavorava in un’azienda di confezioni, si è offerta di insegnarli a tenere ago e filo in mano. Di qui è nato il progetto che ora coinvolge una decina di volontari tra cui cinque sarte esperte che si occupano di produzioni e riparazioni».

A sostenere da subito l’iniziativa ci ha pensato Buoncampo, incubatore di idee attraverso la sinergia di persone e no profit. Messe in fila le prime macchine, un’altra è stata donata dalla Fondazione Casillo. Pian piano il laboratorio ha cominciato a prendere forma includendo sempre più persone: altri migranti, ragazze desiderose di imparare il mestiere, giovani che convivono con storie difficili e non solo. Tutti insieme, accompagnati dall’incalzante rumore delle macchine da cucire. «Diverse associazioni che si occupano di disabilità ci hanno chiesto di far partecipare i loro ragazzi».

«Emmanuel ha cominciato da qualcosa di semplice – ricorda Roberto – ovvero da borse di tessuto riciclato, le Sbag che abbiamo anche realizzato per il Centro Aperto Diamoci una Mano. Tra i nostri obiettivi c’è la sostenibilità. Far bene all’ambiente riducendo al minimo la plastica. Per questo consigliamo le Sbag ai commercianti coratini in sostituzione del sacchetto di plastica. Vorremmo che questo progetto diventi impresa sociale producendo benessere per chi ci lavora rispetto al profitto».

Intanto oggi verrà firmata una convenzione con l’Itc che significa ampliare ufficialmente una collaborazione già esistente tra l’associazione e la scuola. Convenzione patrocinata dall’immancabile Buoncampo, dal Rotary Club cittadino e dalla Fondazione Casillo. Gli alunni dell’istituto tecnico hanno già svolto alternanza scuola lavoro all’interno dell’open space. «Vogliamo porre le basi per una serie di progetti che non si limiti solo a questa start up, formando i ragazzi attraverso incontri con professionisti per affinare la loro preparazione».

Carnevale è alle porte e Corato Open Space si propone per “vestire” grandi e piccini. «Se avete bisogno di mani esperte per realizzare il vostro costume di carnevale e non solo, non dovete che contattarci!» è la call to action lanciata dall’associazione per una festa colorata, ecologica e solidale.

giovedì 23 Gennaio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 7:59)

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