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Il pane di S. Antonio, buono due volte: ogni mercoledì in dono ai bisognosi

La Redazione
Pane
Grazie alla collaborazione con cinque panifici (Tricarico, La Sfornata, Toscano, Marcone e Tarricone), ogni mercoledì il pane invenduto viene donato a chi è in difficoltà
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La tradizione del pane di Sant’Antonio affonda le radici nella storia del miracolo di Tommasino. Durante la costruzione della grande basilica padovana dedicata al santo, il piccolo Tommaso affogò in un mastello d’acqua. La madre, disperata, invocò l’intervento del Santo facendo voto di donare ai poveri tanto pane quanto il peso del figlio.

Tommasino resuscitò e di lì nacque la “pondus pueri”, ovvero la preghiera, rivolta a Sant’Antonio, di protezione dei figli in cambio di pane per i poveri equivalente al loro peso. Una tradizione che nel tempo si è rafforzata soprattutto in prossimità della festa del Santo, il 13 giugno e che a Corato continua a vivere tutto l’anno grazie all’iniziativa dell’Istituto delle Figlie del Divino Zelo.

Ogni mercoledì dalle 10 alle 11, le suore dell’Istituto consegnano il pane alle famiglie più bisognose. Un appuntamento cominciato quattro anni fa e che permette a circa trenta nuclei famigliari in difficoltà economica, di ricevere pane gratuitamente. Grazie alla collaborazione di cinque panifici (Tricarico, La Sfornata, Toscano, Marcone e Tarricone), ogni martedì sera vengono ritirati tutti i prodotti non venduti che vengono imbustati e ritirati da chi ne ha bisogno.

«In passato erano proprio le suore a confezionare il pane da donare ai poveri», racconta suor Milena che è diventata madre superiora dell’Istituto da circa un anno. «Oggi ci affidiamo al buon cuore di chi ci aiuta a perseguire questo atto di carità cristiana, nel solco dell’opera di Sant’Antonio».

martedì 21 Gennaio 2020

(modifica il 21 Luglio 2022, 8:06)

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