«Cosa ne pensi della connessione 5G?» A chiederlo – attraverso un questionario proposto ai coratini, ma non solo – è il gruppo di lavoro della Rete dei medici sentinella dell’ambiente della provincia di Bari.
Venti interrogativi che mettono al centro dell’attenzione alcuni aspetti relativi all’introduzione della nuova rete di connessione e trasmissione veloce (che utilizza onde radio tra 30 e 300 GHz) già sperimentata nella zona di Bari, come previsto dal piano del Ministero dello Sviluppo Economico.
Si va da domande sulle abitudini (minori inclusi) legate all’utilizzo di connessioni e dispositivi mobili, ad altre che invece riguardano più strettamente da vicino questa nuova tecnologia, a cominciare dall’eventuale legame con l’inquinamento da radiofrequenze.
«È utile conoscere il pensiero dei cittadini, basta compilare il questionario in assoluto anonimato» spiega il medico Giovanni Riganti, presidente dell’associazione scientifica coratina e componente del gruppo di lavoro della Rete dei medici sentinella dell’ambiente della provincia di Bari.
«Con queste domande vogliamo raccogliere le impressioni della gente per capire se e quale informazione è stata data sulla nuova tecnologia 5G, se c’è una percezione dell’inquinamento da radiofrequenza, l’eventuale ricaduta su questo del 5G e, soprattutto, se la sperimentazione di un nuovo sistema sul territorio doveva essere preceduta dal consenso del cittadino residente».
Attualmente in città non sono ancora state attivate antenne 5G, ma, precisa il medico coratino, «è terminata la sperimentazione nell’area metropolitana di Bari e molto presto saranno coperte tutte le altre aree a livello regionale. Le previsioni parlano di una copertura totale entro il 2020».
Occhi aperti, dunque. Anche grazie al progetto della Rete dei medici sentinella dell’ambiente che nasce dalla collaborazione tra l’associazione italiana medici per l’ambiente e la federazione nazionale degli ordini dei medici.
«È nota da tempo l’esigenza di una sorveglianza delle patologie correlate all’ambiente – illustra Riganti – ma solo recentemente è stata proposta la figura del medico sentinella per l’ambiente, prevalentemente rappresentata da un medico di medicina generale o da un pediatra di libera scelta, avente compiti di guardia, cioè a protezione della popolazione dai rischi per la salute provocati dall’ambiente. Oggi quegli stessi medici hanno capito che la sorveglianza non basta più, ma che occorre andare oltre, passando dall’azione di sorveglianza al sostegno decisionale in merito a questioni riguardanti la saluti dei singoli e delle comunità. Questo al fine di intervenire al meglio nella programmazione delle politiche della salute delle amministrazioni locali.
L’idea è che i medici possano essere utili alle amministrazioni per fronteggiare urgenze o minacce ambientali, per fotografare lo stato di salute della città, oltre che fare educazione sanitaria e ambientale. Sarebbe molto utile essere chiamati a collaborare prima di prendere decisioni, permettendo di fornire elementi utili ai processi decisionali. Se necessario – conclude Riganti – i medici sentinella possono assumere atteggiamenti critici ma mai polemici, nei confronti di enti e istituzioni che a volte operano evidenti distorsioni o addolcimenti delle evidenze scientifiche».
A mio parere, ritengo che il questionario serve a poco.
Sono dell'idea di OBBLIGARE i gestori ad apporre, nelle immediate vicinanze delle celle radio (picocelle), che col 5G saranno tante, degli appositi cartelli di pericolo per emissioni di onde elettromagnetiche, con tanto di informazioni su potenza radio, frequenza nome del gestore e su eventuali danni alla salute umana. Non mi sembra giusto aspettare il bus, il treno o gustarmi un gelato sotto un piccolo “microonde”.
il 5g va assolutamente fermato!! esistono già dei dati EPIDEMIOLOGICI che indicano che frequenze e le onde elettromagnetiche influenzano la vita delle cellule, col 5g si andrà ad esporre la gente ad onde più elevate 24 h al giorno con conseguente rischio di aumento di cancro del cervello e del cuore, quindi infarti nonchè danno biologico e danno al DNA, la gente non è stata informata e le compagnie vanno fermate! “l'istituto oncologico ramazzini” di bologna e non solo, parla chiaro stiamo andando incontro a una situazione senza precedenti per la salute umana, animale e ambientale! STOPPATE IL 5G!! INFORMATEVI e ribellatevi fatelo per i vostri figli!!
Sono ormai quarant'anni che il telefonino e nato .
puntualmente alla vigilia del varo di una nuova frequenza ci sono popò di scienziati che avvertono del pericolo ché possono causare. La nostra risposta a tutto questo??
Smartphone in una mano, sigaretta nell'altra.
Ma per favore…
Buongiorno, il 5g se limitato a strutture sanitarie potrebbe essere utile per salvare la vita di tutti noi in caso di bisogno. Ma se venduto a tutti nasce un bel problema. ..
Immaginate in ogni angolobdi strada si troverà un antennina quasi a direzione uomo von un rimbalzo di radio frequenza. …Questo sarebbe dannoso per la nosta salute e quella dei nostri figli….Buona giornata.
Ho compilato il questionario,ma temo che di esso,così come anche del pensiero dei coratini,non interesserà a nessuno..personalmente del 5G mi importa ; ZERO / ZERO. Anzi, NON LO VOGLIO PER NIENTE !! Anche perchè sono anni che (purtroppo) “assisto” a decessi,causati dal cancro,di ventenni,trentenni,quarantenni nella nostra città. E anche di bambini…Corato,nel circondario,ha questo triste primato. Le peggiori neoplasie (se ne parlava anche in una ricerca scientifica di ieri) sono causate dall'inquinamento elettromagnetico. E' stato provato.
Non vale la pena di perdere tempo a scrivere la lettera aldottore il problema è sempre serio la troppa tecnologia porta a problemi seri di tumore in avanzato sistema di allarme la salute dei nostri bambini e la nostra salute e fondamentale che il nostro futuro è in pericolo noi stessi pensiamo di essere onnipotenti poveri noi cittadini che fine faremo tutti al 7 vigniali
Tutti ingegneri delle telecomunicazioni qui? Stessa storia del 4g. Sarebbe bello sapere se chi ha commentato contro lo ha scritto da smartphone.
Dimenticavo poi che le frequenze “incriminate” sono quelle dell'attuale tv digitale. Non ricordo levate di scudi a difesa della TV analogica. Ed aggiungo che nessuna rete wifi è presente nelle case o nelle vicinanze di ciascuno di noi.
Per la cronaca ho abitato 30anni su via prenestina a 20m dall'alta tensione.
stavo pensando: ma quando si faceva tutto con il telefono a gettoni … si stava così male?
nooooooooo !!!!!!!! non lo vogliamo il 5G !!!!!!!