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Il vescovo incontra bimbi e disabili coratini: «Continuerò a esservi vicino con la mia preghiera»

La Redazione
Il vescovo in visita nelle strutture gestite dalla cooperativa Solidarietà
La visita del vescovo è servita per far vivere ai bambini e alle persone con disabilità un momento di gioia
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È con la presenza del vescovo D’Ascenzo che Società Cooperativa Solidarietà ha celebrato la giornata internazionale delle persone con disabilità. Durante la mattinata di martedì 3 dicembre la cooperativa rappresentata dalla presidente Antonella Robortaccio ha accolto con gioia la visita dell’arcivescovo di Trani, del vicario generale dell’arcidiocesi don Peppino Pavone e del vicario episcopale zonale don Peppino Lobascio. Il clero ha visitato l’asilo nido comunale Belvedere e la Comunità e Centro Diurno Socio-Riabilitativo che si trova in via Fausto Coppi, entrambe affidate in gestione alla predetta cooperativa.

La visita del vescovo è servita per far vivere ai bambini e ai disabili un momento di gioia, di condivisione e di preghiera in attesa dell’ormai prossimo Natale. Dalle 10 alle 11 l’arcivescovo si è trattenuto con i bambini dell’asilo nido interagendo con loro, accarezzandoli e partecipando attivamente alle attività che le educatrici hanno appositamente pensato per l’occasione. Dopo aver visitato le varie sezioni del nido e aver conosciuto ad uno ad uno i bambini presenti, l’arcivescovo, coinvolgendo attivamente quest’ultimi, ha inaugurato il Calendario dell’Avvento; ha benedetto le statuette di Gesù Bambino che il giorno di Natale ogni bimbo posizionerà nel presepe di casa. L’atmosfera di festa e di gioia è stata allietata anche da un canto natalizio e dai dolcetti realizzati dalle manine laboriose dei più piccoli.

La visita nell’asilo nido si è conclusa con il dono all’arcivescovo, da parte della Robortaccio e di tutto lo staff, di una tela raffigurante l’albero della vita simboleggiato da due mani, una benedicente a richiamare la santissima trinità e l’altra semiaperta a richiamare la carezza della mamma; intorno all’albero della vita i bambini hanno impresso, con diversi colori, l’impronta della loro mano. «Desidero ringraziare l’artista Giuseppe Cartolano per aver realizzato la tela» commenta la presidente Robortaccio.

Nella struttura di via Coppi il vescovo ha poi incontrato i ragazzi disabili, si è trattenuto con loro per più di un’ora: «ha ascoltato le loro storie di vita, le loro emozioni, le loro difficoltà e non mancando di dispensare a ciascuno un sorriso, un abbraccio ed una parola di conforto, così contribuendo, seppur per un solo giorno, ad illuminare i loro occhi e a riscaldare i loro cuori» raccontano dalla cooperativa.

L’arcivescovo ha concluso la sua visita rassicurandoli con queste parole: «Continuerò ad esservi vicino con la mia preghiera. Anche voi continuate ad essermi vicino pregando per me e per il mio ministero» ha detto il vescovo prima di andare via.

sabato 7 Dicembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 9:40)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Ammiro il gesto del vescovo. Non come rappresentante del clero, ma come uomo. Egli ha dimostrato una sensibilità che esula dall'abito che indossa, non forzata dalla carica che riveste, poiché, se così fosse stato, frotte di preti avrebbero dovuto affollare i vari istituti dove vivono le persone più bisognose. L'unica cosa che mi lascia perplesso è la tendenza a “pregare” sempre, dato che non ne ho mai capito il motivo. E' proprio l'atto della supplica che non trovo dignitoso. E' un'invenzione dell'uomo, legata al concetto di padre-padrone. Un vero Padre non si fa mai pregare, né Gli piace che lo si faccia: sarebbe la dimostrazione del suo fallimento. Va lodato o deplorato, come si ammira o si critica, fra sé e sé, un'opera d'arte: senza ricamarci su, senza prostrarsi, senza “schifarla”.