Si è discusso di bullismo e reati contro le diversità nell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi nell’auditorium della scuola De Gasperi, guidata dalla dirigente Maria Rosaria De Simone.
Nel convegno, a cura della Polizia di Stato, sono intervenuti il dirigente sindacale del Siap, Cosimo Leonetti, l’avvocato Tiziana Tandoi, il sovrintendente Giovanni Conticchio e il comandante della polizia locale, Paolo Milillo.
«Il problema del bullismo e del cyberbullismo richiede una costante attenzione – hanno spiegato i relatori – posto che la sua rilevanza ha addirittura, richiesto un intervento legislativo. Parlarne, direttamente, ai ragazzi protagonisti e vittime dell’odioso fenomeno è utile e doveroso».
I relatori hanno affrontato il problema partendo dalla sua definizione e poi hanno concluso spiegando ai ragazzi come il sistema risponde agli atti di bullismo. L’ intervento dell’avvocato Tandoi ha coinvolto i ragazzi in prima persona, sollecitandoli a parlare delle loro esperienze e conducendoli a riflessioni mature sulle esigenze di non rispondere alla violenza, ma di percorrere la strada della legalità e della giustizia.
I due rappresentanti della Polizia di Stato, hanno mostrato ai ragazzi video significativi che sono riusciti a riassumere il contenuto della relazione e a mantenere viva l’attenzione degli studenti, rimasti profondamente impressionati dalle immagini.
Probabilmente “bisognava” tenere alta l'attenzione, prima cioè che il fenomeno scoppiasse. E' la prevenzione, e questo vale per ogni negatività, trasformatasi inesorabilmente in emergenza sociale, che ci è mancata, e ci manca. Chiudere la classica stalla quando i classici buoi sono scappati (alludo alla ormai incontrollata e non educata tendenza prevaricatrice di molti ragazzi), serve poi a qualcosa..? Infatti, anche in questo caso, si analizza il fenomeno, ma non leggo realistiche soluzioni al problema.