“Che giovi!”. Questo volevano dire gli antichi quando pronunciavano il verbo “prosit” per accompagnare un brindisi. E lo stesso dicono oggi dalle cantine Torrevento, innalzando i calici e guardando al futuro nei mercati internazionali. Da qualche tempo per la realtà coratina che è stata premiata come prima azienda sostenibile europea dalla migliore stampa del settore, è iniziata una nuova avventura, quella all’interno di Prosit appunto.
Cosa è Prosit? Cosa rappresenta? Quali risvolti avrà sul territorio e sul vino che produce? Avrà conseguenze dal punto di vista occupazionale? Sono alcune delle domande a cui ha risposto nella videointervista Francesco Liantonio, presidente di Torrevento, nonché componente del consiglio di amministrazione in Prosit.
L’obiettivo della spa Prosit, nel giro di 3-4 anni, è la creazione di un polo di cantine italiane di fascia Premium e super Premium che costituiscano un portafoglio di vini rappresentativi di eccellenze vinicole italiane: marchi complementari e sinergici da esportare in tutto il mondo.
Torrevento è tra i promotori di Prosit, è un’azienda vinicola di fascia premium con circa 15 milioni di fatturato (di cui l’80% è quota export): è la prima società con cui parte il gruppo. Al suo fianco c’è Collalbrigo Grandi Vini, realtà con sede a Conegliano, nel cuore della Docg del Prosecco.
«Per affrontare mercati sempre più complessi, esigenti e competitivi, in continua evoluzione, occorre avere obiettivi ben precisi, strategie mirate e risorse importanti da destinare agli investimenti commerciali – ha dichiarato Liantonio – Occorre che le aziende rappresentative del vino italiano facciano “sistema”, creando sinergia e capacità di sviluppo. Dar vita ad una partnership con Prosit per noi è una importante opportunità di crescita e di consolidamento del ns brand nel mondo.
Torrevento è portavoce di valori importanti su cui si fonda l’intera filiera produttiva, dalla vigna alla cantina, una visione portata avanti con passione e con un approccio produttivo etico-sostenibile, al fine della valorizzazione del territorio e delle denominazioni che lo rappresentano. Questo percorso contribuirà allo sviluppo del brand e alla ulteriore promozione dei vini di Puglia, regione oggi in prima fila nel panorama mondiale del vino italiano e con grandi potenzialità e prospettive da esprimere».
congratulazioni
La passione, l'abnegazione e soprattutto la professionalità del dott. Francesco Linantonio con tutto il suo staff hanno fatto di questa azienda una primula rossa del vino in Puglia, in Italia e nel mondo portando in ogni dove il nome di Corato. Francesco è un uomo di grandissime qualità umane e professionali, gli va riconosciuto un grande merito ed è quello di averci creduto nel suo progetto. Gli andrebbe proposto la cittadinanza onoraria. Congratulazioni.????????????????????
francesco liantonio bella persona, bella la sua azienda, grandi vini…. corato sulle tavole del mondo. complimenti x quello che fai.
Il “prosit”, alquanto “colto”, è purtroppo poco usato da noi. Ma vediamo per curiosità, nella storia, gli altri termini relativi alle libagioni. “Brindisi”: deriva dallo spagnolo “brindis” (augurio), a sua volta proveniente dal tedesco “bring dir's” (porto a te il bicchiere, ergo il saluto), Ricordiamo che la Spagna fu invasa dai visigoti, popolo proveniente dal centro Europa. “Cin cin” ha origini cinesi: dal “ch'ing ch'ing” (prego prego) derivò il “chin chin” del pidgin english (idioma usato in epoca vittoriana, specie nella zona di Canton, dai commercianti e naviganti inglesi), e portato in Europa, dove attecchì, specialmente in Italia, per il suo allegro suono onomatopeico. Oggi “ch'ing ch'ing”, in Cina, significa “bacio”. Auguri, anche da parte mia, alla casa vinicola “Torrevento”.