Attualità

Festa della mandorla: un viaggio tra tradizione, economia e alimentazione

La Redazione
Un momento della festa della mandorla
Un convegno, stand e la ricostruzione di un monolocale degli anni '50 e '60 adibito alla lavorazione della mandorla
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La mandorla, tanto saporita quanto ricca di nutrienti, è diventata molto importante nell’economia agricola del nord barese, rinverdendo l’antica tradizione della raccolta, scemata negli anni settanta e ottanta. La Pro Loco coratina l’ha celebrata con la terza edizione della “Festa della mandorla” che si è tenuta ieri sera in largo Abbazia.

«Come molte manifestazioni che creiamo così, quasi per gioco – dice il presidente della Pro Loco, Gerardo Strippoli – cerchiamo di farle diventare stabili e durature nel tempo. Questa è la terza edizione della “Festa della mandorlia” e la porteremo avanti ancora per molti anni».

«Un aspetto importante è quello della sinergia – continua Strippoli – sia con i ragazzi dell’Ipc Tandoi, che partecipano spesso alle nostre iniziative, sia con le altre Pro Loco. In questo caso è intervenuta quella di Toritto, città dove la mandorla “Filippo Cea” è un’istituzione. Fare rete è importante e noi della Pro Loco ne siamo pienamente soddisfatti».

La festa è stata introdotta da un convegno dedicato al frutto, al quale hanno preso parte la professoressa Zocco dell’alberghiero, il professor Tandoi dell’agrario e De Benedittis, agronomo e coltivatore diretto. I visitatori hanno potuto girare tra gli stand che presentavano anche dolci alle mandorle e il classico caffè leccese a base proprio di sciroppo di mandorla (il caffè è stato fornito dai salentini di Quarta, lo sciroppo dai rutiglianesi di Beltion). Bella anche la ricostruzione di un monolocale tipico degli anni cinquanta e sessanta, dove si dormiva e si lavorava la mandorla per la vendita.

domenica 20 Ottobre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 12:02)

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