Attualità

Velostazione, il 29 ottobre la presentazione pubblica del progetto

La Redazione
La piazzetta su cui sorgerà la velostazione
Consentirà di parcheggiare le biciclette e sarà anche provvista di spazi dedicati ad una ciclo-officina per offrire assistenza e piccoli interventi di riparazione
4 commenti 1544

Della velostazione si parla da tempo e, per martedì 29 ottobre alle 17.30, finalmente è in programma la presentazione pubblica del progetto nella consiliare del Comune.

Per la realizzazione della velostazione, lo ricordiamo, Corato ha ottenuto un finanziamento regionale Por Puglia 2014-2020, Asse IV “Energia sostenibile e qualità della vita”, Azione 4.4 “Interventi per l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub-urbane”.

La velostazione – che sorgerà in viale Diaz, tra via Ardigò, via Mercalli e via Bernini, nei pressi della stazione ferroviaria – consentirà di parcheggiare le biciclette e sarà anche provvista di spazi dedicati ad una ciclo-officina per offrire assistenza e piccoli interventi di riparazione, oltre a svolgere un utile ruolo di presidio diurno e serale del nuovo manufatto edilizio. In più con una app si potrà entrare nel deposito e parcheggiare in sicurezza la propria bici pagando per il servizio attraverso “sistemi online”.

«Attraverso questo intervento viene confermata la volontà da parte del Comune di lavorare nella direzione della mobilità sostenibile attraverso interventi infrastrutturali di miglioramento della ciclo-pedonalità» chiarivano a settembre dal Palazzo di città.

giovedì 17 Ottobre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 12:08)

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Taken
Taken
4 anni fa

Ma perché spendere soldi inutilmente per fare un lavoro sprecato di soldi pubblici tanto a corato la cultura di andare in giro con la bicicletta non si può fare nulla perché manca la cultura i coratini non si possono muovere senza la macchina asfaltate le strade fate lavori di bonifica x il verde pubblico No r kiakkr

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
4 anni fa

Ho sempre diffidato delle opere, magnificate come interventi di interesse pubblico, attuate in quei luoghi dove non è ancora giunto quel livello di emancipazione che serva a stabilire il grado di civiltà di quella data zona. E tale livello emerge dal generico comportamento sulle strade o altrove e dalla quantità di immondizia abbandonata dove capita. Tornando alle bici, benché il codice prescriva l'uso dei fanali, del campanello, di un procedere ossequioso delle regole, del rispetto della direzione di marcia, noto come esista la massima e pericolosa anarchia, specie da parte di frotte di ragazzi che, quando formano gruppo, esasperano la prepotenza e l'indisciplina. Quindi occorre, prima di offrire un servizio alla città, preparare anticipatamente il suo substrato sociale a tale evento.

fc
fc
4 anni fa

Il Comune lavora nella direzione della mobilità sostenibile. Lavora chi?
1 – Manca la segnaletica orizzontale e verticale sulle strade;
2 – Strade cittadine ridotte in uno stato al limite delle praticabilità;
3 – Non sono state eliminate i semafori, fonte di inquinamento;
4 – Entrano liberamente Bus e grossi camion in città dove di regola dovrebbe essere vietato;

Ed è un minimo estratto di quanto non è stato fatto, non si farà e non potrà essere più pianificato. Esattamente come le piste ciclabili.
E parlate di mobilità?

Aldo via San vito
Aldo via San vito
4 anni fa

Anche se i fondi sono stati finanziati x la valutazione, xché non si fa richiesta x la manutenzione delle strade, ma non di spauracchi ma bensì la realizzazione del manto stradale vendesi via da BORMIDA, traversa a dx di via San vito ho addirittura dell'intero quartiere tanto x citarne uno.
Al pagamento delle imposte comunali siamo i primi, per avere un servizio che ci spetta seeee
Aspetta e spera.