Inizierà lunedì prossimo, 21 ottobre, il percorso di formazione sociopolitica dal titolo “Ma cosa pensano i politici?”. Ad organizzarlo è l’associazione “Cercasi un fine” onlus, in collaborazione col Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Sarà «un itinerario per conoscere e scegliere» che segue la filosofia di don Lorenzo Milani: «io non sono un sognatore sociale e politico: io sono un educatore di ragazzi vivi, e educo i miei ragazzi vivi a essere buoni figlioli, responsabili delle loro azioni, cittadini sovrani».
La finalità del percorso di formazione è quella di educare all’impegno sociale e politico nel quadro delle scienze umane, dei valori fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana e del Magistero Sociale della Chiesa. «Ciò che manca ai miei figlioli è dunque solo questo: il dominio sulla parola. Sulla parola altrui per afferrarne l’intima essenza e i confini precisi, sulla propria perché esprima senza sforzo e senza tradimenti le infinite ricchezze che la mente racchiude» diceva don Lorenzo Milani.
«Ideologia, destra e sinistra, partiti e movimenti, ambientalismo, sovranismo, populismo, parlamento, istituzioni. Usiamo tante parole quando parliamo di politica e questioni sociali ma di quante comprendiamo effettivamente il valore? – si legge nella presentazione del corso – Prendiamo posizione, simpatizziamo per alcuni, diffidiamo di altri: quanto incidono le nostre precomprensioni, cosa sappiamo davvero delle diverse proposte politiche tra le quali abbiamo il compito di scegliere, almeno in quell’ultimo estremo istante, davanti ad una scheda elettorale?
Scegliere è un’operazione meravigliosa ed inevitabile: anche se ci rifugiassimo lontano dal dibattito politico, dalla partecipazione, dal voto, ci ritroveremmo comunque protagonisti di una scelta – la più grave, probabilmente – con tutte le responsabilità ad essa legate. Ma allora come scegliere? Cosa ascoltare? A quali riferimenti ancorare la propria fiducia?
Il discernimento, anche in campo politico e sociale, rappresenta un compito difficile ed urgente, momento di libertà e maturità, un rischio ed un’avventura. Il percorso di formazione socio-politica organizzato dai giovani della parrocchia Sacra Famiglia in sinergia con l’Associazione “Cercasi un fine” e in collaborazione col Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” si propone quale strumento per l’arte del discernimento, in vista di una attiva partecipazione alla vita politica. Si affronteranno le diverse tradizioni politiche, da quelle storiche a partiti, movimenti e ideologie più recenti, con l’intento di conoscerne lo sviluppo, comprenderne gli elementi caratteristici, poter correttamente giudicare di interventi e proposte davanti alle questioni sociali emergenti.
L’itinerario, nato dal bisogno dei giovani della parrocchia, è messo a disposizione di tutti i giovani, tra i diciotto e i trentacinque anni, desiderosi di esercitare le proprie responsabilità politiche da protagonisti, con consapevolezza e libertà, in uno stile di dialogo, confronto e fraternità».
Il calendario e i temi
1. Lunedì 21 ottobre: “Il ‘900 tra storia e luoghi comuni”
Seminario interattivo con Saverio Di Liso, Facoltà Teologica Pugliese
2. Lunedì 4 novembre: “Che vuol dire essere di destra”
Rocco D’Ambrosio, Pontificia Università Gregoriana
3. Lunedì 11 novembre: “Che vuol dire essere di sinistra”
Rocco D’Ambrosio, Pontificia Università Gregoriana
4. Lunedì 2 dicembre: “C’erano una volta i partiti”
Onofrio Romano, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
5. Lunedì 20 gennaio: “Nuovi movimenti e aggregazioni politiche”
Onofrio Romano, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
6. Lunedì 3 febbraio: “Ambientalismo cercasi”
Michele Di Gregorio, Assessore Ambiente Trani
7. Lunedì 24 febbraio: “Populismo, mai così di moda”
Rocco D’Ambrosio, Pontificia Università Gregoriana
8. Lunedì 2 marzo: “Sovranismo tra nazioni e leader”
Luigi De Pinto, Facoltà Teologica Pugliese
9. Lunedì 16 marzo: “Il parlamento italiano”
dialogo con Michele Nitti, Deputato
10. Domenica 29 marzo: “Il discernimento: arte personale, sociale e politica”
Ritiro spirituale, aperto a tutti, guidato da Rocco D’Ambrosio
11. Lunedì 20 aprile: “Il parlamento europeo”
dialogo con Giovanni Procacci, già Europarlamentare
12. Lunedì 4 maggio: “Partecipare: come, dove e perché”
Giuseppe Moro, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Per informazioni
Parroco Don Fabrizio Colamartino, tel: 340 745 4897; e-mail: scuolapolcorato@cercasiunfine.it</a>; web: http://www.cercasiunfine.it/scuole/corato</a> ; parrocchia Sacra Famiglia, via dei Mille 1; associazione "Cercasi un fine" onlus, www.cercasiunfine.it.
Come iscriversi
La quota di iscrizione per l’intero programma è di 10 euro. Per l’iscrizione è sufficiente inoltrare domanda via e-mail a scuolapolcorato@cercasiunfine.it, oppure compilare il modulo di iscrizione, disponibile presso la Parrocchia Sacra Famiglia, consegnandolo in sacrestia: la consegna potrà essere effettuata ogni sera, dal 14 al 20 ottobre 2019, dalle 20.00 alle 21.30. La quota prevista dovrà essere corrisposta presso la segreteria, anche in occasione del primo incontro.
La sede degli incontri
Tutti gli incontri – fatta eccezione per il ritiro – si terranno di lunedì, secondo il calendario allegato, dalle ore 20.30 alle ore 22.00, presso i locali della Parrocchia Sacra Famiglia, in Via dei Mille, 1, a Corato.
Attestato di partecipazione e crediti formativi
Il percorso si inserisce nel circuito di Scuole promosse dall’Associazione “Cercasi un fine”; il direttore scientifico è il prof. rev. Rocco D’Ambrosio, ordinario di Filosofia Politica della Pontificia Università Gregoriana di Roma. Al termine del percorso formativo sarà consegnato il relativo attestato di partecipazione. A domanda, potrà essere consegnata l’attestazione utile alla richiesta di riconoscimento di crediti formativi, da presentarsi alla personale facoltà universitaria o scuola superiore.
E ti pareva che non ci mettevano una lezione “teologica” su sovranismo e populismo, ormai vera ossessione delle gerarchie ecclesiastiche e non si capisce il perché.
Niente, almeno a Corato i politici non pensano assolutamente niente! Non ne sono capaci!
Molta carne al fuoco, che potrebbe bruciare. La Costituzione ha i suoi limiti, a cominciare dall'art. 139, che non ammette altri sistemi politici all'infuori della repubblica: e se la maggioranza del popolo, stanca dell'anarchia partitocratica, desiderasse il ritorno del re? E tale articolo, come tutti gli altri, può essere modificato? Poi si parla di “politici”. Ma quali sono i requisiti per essere un “politico”? Ora anche un pregiudicato o un abissale ignorante in materia, possono farlo. E cosa c'entra la religione con la politica? Non sono mai andate d'accordo, nel mondo. E il “sovranismo”, che altrove viene chiamato “patriottismo”,perchè solo da noi viene considerato una “bestia nera”? La risposta è semplice: siamo una miscellanea eterogenea di tribù, incuranti del bene dell'Italia.
Manca completamente la voce dell'opposizione,come politici ci sono solo Nitti e Procacci che sono del governo e non è un bel modo per fare scuola.