Anche a Corato ci si appresta a festeggiare il patrono d’Italia, San Francesco. Per avvicinarsi al 4 ottobre, data in cui il calendario prevede la ricorrenza del poverello di Assisi, nelle parrocchie di San Francesco e Maria SS. Incoronata sono stati organizzati due tridui.
Si comincia oggi nella parrocchia San Francesco dove, a conclusione della celebrazione eucaristica, si terrà la benedizione dei nonni. Sempre oggi, alle 20, nella parrocchia Maria SS. Incoronata, verrà invece recitato il santo rosario francescano con la presenza del ministro provinciale dei frati minori conventuali, fra’ Vincenzo Giannelli.
Giovedì 3 ottobre alle 20.30 le due comunità vivranno insieme la veglia del transito, alle 20.30 nella parrocchia San Francesco.
Venerdì 4 nella parrocchia Maria SS. Incoronata alle 19 è poi prevista una messa solenne, mentre alle 20 seguiranno i vespri francescani.
Nella parrocchia San Francesco, invece, alle 17.30 ci sarà l’esposizione del Santissimo, poi la messa alle 18.30. Quindi alle 19.30 l’immagine del Santo verrà portata in processione lungo le vie del quartiere. Alle 20.30 si terrà infine la festa della comunità nell’atrio della stessa parrocchia.
Conclusione sabato 5 con la benedizione degli animali che si terrà alle 17.30 sempre a San Francesco.
San Francesco ci ha insegnato ad amare Dio nelle sue creature. Ad amare Dio in ogni cosa e sopra ogni cosa, come recita il Messale.
Una bella differenza “teologica” con i cortei di questi giorni e l'ecologismo.
L'amore verso il prossimo, gli animali ed il rispetto per l'ambiente e delle norme sociali, non sono nati spontaneamente nell'uomo, distruttore, anarchico ed inquinatore per natura, ma sono sorti in seguito, con l'affermarsi della cultura e, più che altro, con la consapevolezza che, seguendo l'inclinazione istintiva, non saremmo più andati da nessuna parte, anche se gli insensibili e gli ignoranti continuano a comportarsi da cavernicoli. Riguardo al primo punto (“amore” per il prossimo), espressione assai esagerata, proprio perché forzata e sorta con l'influenza religiosa, esso viene giustamente sostituito da concetti come la solidarietà, la comprensione, l'aiuto, la collaborazione, la tolleranza e l'accoglienza, sentimenti decisamente più realistici.
Che dire, speriamo bene. Speriamo che invece non si voglia sostituire il Creatore con il Creato e che non si voglia scambiare la teologia con l'ecologia.
Non mi pare proprio che la tutela dell'ambiente sia stata la prima preoccupazione di san Francesco. Era una conseguenza dell'amore a Dio non un ecologismo.