Si è parlato di racket e usura nella prima giornata del “Festival della Legalità” organizzato da Nuova Umanità. Ieri sera sul palco di piazza Mentana sono saliti ospiti che ogni giorno si occupano di questo terribile fenomeno. Visioni che hanno analizzato il tema da diverse angolature.
A partire da Angela Castellano, presidente Fai Antiracket di Bitonto e vittima di estorsione, che ha trovato la forza di denunciare i suoi aguzzini grazie ai figli. Il suo invito a imprenditori e commercianti è quello di fare altrettanto per «ricominciare a vivere».
Giuseppe Gatti, sostituto procuratore della DDA di Bari e Gianni Bianco, giornalista e vice caporedattore di Raitre, hanno scritto assieme “Alle mafie diciamo NOi”. Il libro racconta il racket e l’usura attraverso gli occhi di chi le mafie le combatte con la legge e con la penna, esortando alla condivisione delle esperienze e ovviamente alla denuncia, perché insieme è più facile affrontare questa guerra.
Guerra che il Fai Antiracket conosce bene, visto che da anni fa gruppo con gli imprenditori coraggiosi, offrendo sostegno economico, legale e morale per chi decide di rivolgersi alle forze dell’ordine. Renato De Scisciolo, vice presidente Fai e Maurizio Altomare, avvocato e responsabile dell’ufficio legale, hanno poi fatto il punto sulla situazione nel nostro territorio. «Sebbene i numeri non siano alti – spiega De Sciosciolo – una decina di imprenditori coratini ha denunciato con conseguente processo e condanna dei loro estorsori».
Questa sera, in collaborazione con Legambiente, via alla seconda e ultima giornata del festival in cui sarà analizzato il rapporto tra mafia ed ecologia. Si parlerà di come il fenomeno mafioso si è addentrato nel mercato dello smaltimento dei rifiuti e verranno illustrate le zone di criticità e le varie esperienze positive di contrasto attraverso l’economia circolare del riciclo e riutilizzo dei rifiuti.
Con la giusta dose di “pathos” sembrerebbe, anzi lo è senz'altro, un'iniziativa degna di lode. Analizzando bene, dà invece tutto il senso dell'impotenza della società dinanzi a fenomeni che normalmente, seguendo cioè i canoni etici universalmente riconosciuti e propugnati, dovrebbero esistere solo nella fantasia di qualche malato mentale. Ed invece l'illegalità, ma anche qualunque comportamento che esuli da ciò che la gente normale si attende, è una realtà negativa, digerita ormai tranquillamente, salvo sporadiche e perciò improduttive alzate di testa, da quelle stesse persone che, nel corso dei nostri decenni repubblicani e cosiddetti “democratici”, nulla hanno fatto di davvero consistente per impedire la nascita ed il susseguente propagarsi da fiume in piena, di tale cancro sociale.
Bellissima iniziativa! Complimenti all’ Associazione Nuova Umanità che ha organizzato questo evento su un tema così scottante ed importante. Purtroppo anche la nostra Corato (è stato detto ieri che era un’isola felice..) è interessata da questo fenomeno sociale negativo. Anche nelle cose più piccole e giornaliere…
La legalità è come l'ecologismo alla Greta, ormai tutti la cavalcano per autopromuoversi, compresa questa “Nuova Umanità” di cui non si capiscono le finalità.
“Nuova Umanità”? Non sarà mica la sede distaccata di Corato del “Nuovo Umanesimo” tanto propagandato dal premier Conte ma altrettanto nebuloso nei contenuti è negli scopi?