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“Being european citizens”, gli studenti dell’Oriani per 3 settimane in Scozia

La Redazione
“Being european citizens”
Quindici ragazzi del liceo classico Alfredo Oriani, sono stati protagonisti attivi di una meravigliosa esperienza oltre Manica
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Quindici ragazzi del liceo classico Alfredo Oriani, selezionati per titolo ed esame nelle loro competenze linguistiche in Inglese (certificazioni da B1 a C1) e accompagnati dalle docenti Rosalia Montenero e Mara Maggiulli, sono stati protagonisti attivi di una meravigliosa esperienza oltre Manica tra luglio ed agosto per 3 settimane, grazie anche ai Fondi Strutturali Europei.

Il progetto, finalizzato e strutturato per il potenziamento della “Cittadinanza Europea”, in formula Clil (Content and Language Integrated Learning ) , ovvero completamente in inglese avanzato, ha previsto 60 ore di lezione sulle istituzioni della Unione Europea, sui valori fondanti dei Paesi membri, sui diritti umani che li legano e su alcuni problemi emergenti nella società attuale (Brexit, legal sistem, knife crime).

Gli studenti, frequentanti il terzo e quarto anno del liceo, a giugno avevano già fatto tesoro, in sede, di 30 ore di approfondimento sui diritti umani e sull’Europa, a cura della tutor Arianna D’Introno e della interprete Lara Maroccini, eccellenza coratina nella comunicazione in lingue straniere. Il 16 luglio sono partiti per Edimburgo dove li ha accolti lo splendido campus della Heriot Watt University.

«Ventuno giorni trascorsi nella terra delle cornamuse, dei kilt, di miti e tradizioni antiche ti cambiano profondamente – asserisce Aldo Basileo, alunno dell’Oriani – E che dire di Edimburgo, la capitale della Scozia? Il prototipo di città perfetta ai miei occhi: movimentata e tranquilla allo stesso tempo, dove gli affanni quotidiani vengono smorzati dalla quiete trasmessa dalla natura che circonda interamente l’abitato».

Entusiasti, curiosi, attenti, i ragazzi hanno frequentato le lezioni del prof. Ian Patterson in college ma anche le attività ludico-sportive calendarizzate dall’agenzia Mla (responsabile della residenza, della didattica e degli spostamenti) e le visite guidate e gli eventi organizzati per il progetto.Particolarmente interessanti sono risultate le esperienze all’interno del tribunale civile (Low Court o Court of Session) e del tribunale penale (Sheriff Court) , dove gli studenti hanno assistito de visu ad un vero processo in aula.

A concretizzare la sensibilità rivolta da alunni e docenti agli studi sociali, è stata preparata una serata di beneficenza con lotteria a premi, dedicata all’associazione no profit Hopscotch, che si occupa di bambini disagiati.

«Viaggiare vuol dire avere il coraggio di uscire dalla propria comfort zone e quindi doversi adattare – racconta Francesca Natilla, altra alunna dell’Oriani – e non è stato sempre facile: cibo, ambienti e soprattutto persone nuove con cui convivere. In fondo, però, abbiamo applicato la stessa intelligenza pragmatica, mista ad un pizzico di arguzia, tanto narrata da Omero nell’Odissea, la famosa Metis con cui Ulisse riesce ad abbattere ogni barriera sociale e a sopravvivere in ogni dove. Noi, i ragazzi che gireranno il mondo, non possiamo permetterci di non conoscere la cultura ed il sistema economico-giuridico-politico dei Paesi in cui andremo a studiare, a lavorare, a vivere».

L’esperienza all’estero ha conquistato gli animi degli studenti, ha rafforzato e stimolato conoscenze, sensibilità e legami di amicizia, ha confermato e vinto in pieno la scommessa che il Liceo Oriani (nella persona della Dirigente Angela Adduci e di tutta la comunità), lancia ogni volta che prepara i suoi ragazzi per il futuro.

mercoledì 4 Settembre 2019

(modifica il 21 Luglio 2022, 14:12)

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